L’agenzia statale Ukrinform ha pubblicato ieri un articolo firmato dal ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov in cui si legge: “I missili da crociera e balistici ucraini permetteranno alle nostre Forze Armate di agire in modo indipendente, sferrando colpi di precisione su obiettivi nemici chiave. Questo non solo rafforza la nostra difesa, ma crea anche un meccanismo efficace per dissuadere l’aggressore. Tra i progetti principali vi sono un programma congiunto con l’Italia che coinvolge i produttori ucraini nell’aumento della capacità produttiva; un progetto con il Belgio volto a localizzare la produzione di sistemi antiaerei e missili presso le imprese ucraine. Queste iniziative consentono l’accesso a sviluppi avanzati e creano opportunità per la modernizzazione dell’industria della difesa ucraina”. Il ministro Umerov ha ricordato che quest’anno l’Ucraina ha già prodotto i primi 100 missili grazie al lavoro del Ministero della Difesa, e che è stata ripristinata e potenziata la produzione di massa dei missili da crociera R-360, in grado di colpire bersagli a una distanza maggiore.
Il piano Trump prevede ampie parti dell’Ucraina a Mosca
Da un’analisi dell’agenzia di stampa Reuters basata su dichiarazioni e interviste con diverse persone vicine al presidente eletto degli Stati Uniti emerge che “I consiglieri di Donald Trump, pubblicamente e privatamente, stanno avanzando proposte per porre fine alla guerra in Ucraina che cederebbero ampie parti del Paese alla Russia nel prossimo futuro”. Le proposte di tre consiglieri chiave – tra cui l’inviato di Trump per la Russia-Ucraina, il tenente generale dell’esercito in pensione Keith Kellogg – condividono alcuni elementi, tra cui l’esclusione dell’Ucraina dalla Nato, sottolinea l’agenzia sul suo sito. Secondo quanto riferito, i consiglieri di Trump cercheranno di costringere Mosca e Kiev a negoziare, anche con la minaccia di interrompere gli aiuti militari a Kiev se si rifiuta di negoziare e di aumentarli in caso di rifiuto da parte del presidente russo Vladimir Putin. Nel loro insieme, le dichiarazioni di consiglieri del presidente eletto Trump danno un’idea dei potenziali contorni del suo piano di pace, commenta l’agenzia
Capo ufficio presidenziale Yermak da Trump
Il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak si è diretto ieri verso gli Stati Uniti per negoziati con l’entourage di Donald Trump. Della delegazione potrebbero far parte anche il ministro della Difesa Umerov e la ministra dell’Economia Sviridenko. “Lo scopo principale di questo viaggio – è un incontro con i trumpiani, persone della cerchia del neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump”.
Mosca: Nessun compromesso con Kiev
Ieri il vicepremier russo, Sergey Ryabkov, intervistato dalla Cnn, ha ribadito: “Non abbiamo mai sentito nulla direttamente da Trump o dalla sua squadra: abbiamo solo visto quanto detto pubblicamente da persone del suo entourage”. Mosca sia pronta a considerare qualsiasi proposta ma non a fare compromessi sui propri interessi nazionali fondamentali, ha aggiunto Rybakov, che ha poi messo in chiaro: “Le possibilità di un compromesso al momento sono pari a zero. Quando le persone a Kiev inizieranno a capire che non c’è modo che la Russia segua il percorso che hanno suggerito, potrebbero aprirsi spiragli e opportunità”.
Rutte: “Chiaro accordo sul tavolo”, priorità a Ucraina.
Entra nel secondo giorno la ministeriale Nato a Bruxelles: “C’è un bisogno specifico sulle infrastrutture energetiche, perché ciò che la Russia sta cercando di fare è trasformare l’inverno in un’arma, di nuovo in questa sua lotta contro l’Ucraina: è stato discusso ieri sera”. Così il segretario generale della Nato Mark Rutte. “Come sapete, nel mondo, non abbiamo abbondanza di fornitura di sistemi di difesa aerea, quindi significa che devi sempre assicurarti di dare la priorità. Ma c’è stato un chiaro accordo sul tavolo ieri sera che aiutare l’Ucraina, in particolare con questa infrastruttura, deve essere una priorità. E sono fiducioso che gli alleati seguiranno nei prossimi giorni e settimane per assicurarsi che tutto ciò che possono fornire all’Ucraina sarà fornito” ha aggiunto Rutte, sottolineando come l’Ucraina abbia resistito all’aggressione russa anche se “la situazione sul campo di battaglia è difficile e dobbiamo fare tutto il possibile per far arrivare più aiuti militari in Ucraina”.
Cambiare la traiettoria della guerra, Ue partner essenziale
Al termine della ministeriale esteri il segretario generale ha poi ricordato: “Sia la Russia che la Cina hanno cercato di destabilizzare i nostri Paesi e di dividere le nostre società con atti di sabotaggio, attacchi informatici e ricatti energetici. Oggi i ministri hanno quindi concordato una serie di misure proattive per contrastare le attività ostili e informatiche della Russia”. “Queste includono un maggiore scambio di informazioni, più esercitazioni, una migliore protezione delle infrastrutture critiche, una migliore difesa informatica e un’azione più dura contro la flotta ombra russa di navi esportatrici di petrolio. Su questi temi lavoreremo in stretta collaborazione con l’Ue”, ha aggiunto Rutte. “L’Ue è un partner essenziale e collaboriamo su una serie di questioni: dal sostegno all’Ucraina, alla mobilità militare, al potenziamento della produzione nel settore della difesa. Sono impaziente di sviluppare questa cooperazione”.”Dobbiamo fare di più che mantenere l’Ucraina nella lotta. Dobbiamo fornire un sostegno sufficiente a cambiare la traiettoria di questo conflitto una volta per tutte”.