L’opposizione in Corea del Sud ha avviato l’impeachment contro il presidente Yoon Suk Yeol dopo la dichiarazione e revoca della legge marziale che ha sollevato dubbi sulla democrazia. Sei partiti, guidati dal Partito Democratico, hanno accusato Yoon di azioni “incostituzionali e illegali”. La mozione richiede una maggioranza di due terzi in parlamento e potrebbe essere votata entro il fine settimana, con la Corte costituzionale che deciderà l’esito. I Democratici mirano anche all’impeachment del Ministro della Difesa e degli Interni, accusandoli di insurrezione, insieme al generale Park Ahn-soo. Han Dong-hoon, leader del PPP di Yoon, ha affermato che la legge marziale ha quasi paralizzato il paese. Il governo cerca di rassicurare la popolazione, con il Primo Ministro Han Duck-soo che si assume la responsabilità e promette stabilità. L’ufficio del presidente ha annunciato dimissioni del capo di gabinetto e dei segretari. Antony Blinken ha accolto la revoca della legge marziale, enfatizzando la risoluzione pacifica dei conflitti politici. Il mercato azionario ha aperto regolarmente, con il won leggermente rafforzato. S&P ha dichiarato che la breve legge marziale non influirà sul rating creditizio. Dall’inizio del suo mandato nel 2022, Yoon ha affrontato forte opposizione. Martedì, ha dichiarato la legge marziale accusando l’opposizione di ostacolare il governo, giustificando la necessità di proteggere l’ordine costituzionale. La dichiarazione ha proibito attività politiche e posto i media sotto controllo militare. Non accadeva dal 1980 e, all’epoca, gli Stati Uniti non vennero informati, confermando, tuttavia, la loro alleanza con la Corea del Sud. Dopo la revoca della legge marziale, Woo Won-sik ha elogiato le forze armate per la gestione della crisi, mentre Kim Min-gi ha criticato l’impedimento ai legislatori, considerandolo un danno alla democrazia.