Si è conclusa alla Farnesina la riunione del Comitato di Presidenza del Consiglio generale degli italiani all’estero. Durante l’incontro, sono stati fissati i temi centrali che costituiranno l’agenda del 2025, attraverso un confronto costruttivo con rappresentanti istituzionali, tra cui il Sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli e il Direttore generale della Dgit del Maeci, Luigi Maria Vignali. Tra le principali questioni affrontate, spicca la preoccupazione per la mancata rivalutazione delle pensioni superiori alle minime per i cittadini italiani residenti all’estero, misura inserita nella legge di Bilancio e ritenuta discriminatoria. Silli ha ascoltato le osservazioni del Comitato, che ha inoltre richiesto il ripristino dei fondi pre-Covid per il Cgie, portandoli dagli attuali 548 mila euro a 1,1 milioni di euro. Un adeguato finanziamento, secondo il Comitato, è indispensabile per svolgere appieno il ruolo istituzionale del Cgie, che include consultazioni territoriali con le comunità italiane nel mondo. Vignali, da parte sua, ha illustrato lo stato dei servizi consolari e del progetto ‘Turismo delle radici’, evidenziando il ruolo strategico dei Com.It.Es. e delle Consulte regionali dell’emigrazione nella promozione della cultura e dell’identità italiana.
Diritti acquisiti
Il Comitato ha ribadito con forza che il diritto di voto degli italiani all’estero non deve essere messo in discussione. Al contrario, servono interventi mirati per migliorare la partecipazione elettorale, prevenire irregolarità e promuovere una rappresentanza più inclusiva. A tal fine, sarà redatto un documento da sottoporre all’Assemblea plenaria del 2025, contenente proposte concrete di riforma. Sul tavolo anche la riforma della legge istitutiva del Cgie, già avviata per i Com.It.Es., per adattare la rappresentanza all’evoluzione della diaspora italiana, oggi molto più complessa rispetto al passato. Si è discusso, inoltre, di politiche per favorire il rientro in Italia dei nuovi emigranti attraverso incentivi lavorativi e industriali, contribuendo così al rilancio economico e alla mitigazione della crisi demografica. Un altro tema cruciale è stato quello della cittadinanza, per il quale il Cgie si impegna a presentare al Parlamento una proposta che riaffermi il principio che chi nasce da genitori italiani è italiano. In quest’ottica, il Consiglio sottolinea l’importanza di un accesso consapevole alla cittadinanza, che richiede conoscenze linguistiche, culturali e costituzionali. Particolare attenzione è stata dedicata al sostegno dei corsi di lingua italiana all’estero, ritenuti essenziali per mantenere il legame con l’italianità delle nuove generazioni di oriundi. Tuttavia, i finanziamenti statali si rivelano insufficienti per far fronte alle necessità degli enti gestori, una situazione che il Cgie considera urgente risolvere.
Verso la V Assemblea plenaria
Il Comitato ha sollecitato la convocazione della V Assemblea plenaria della Conferenza permanente Stato-Regioni-Pa-Cgie, prevista per legge ogni tre anni. Questo appuntamento è fondamentale per definire le linee guida delle politiche governative e regionali per gli italiani all’estero, garantendo così un indirizzo condiviso e strategico per il prossimo triennio.