“Soluzioni condivise per contrastare i fenomeni criminali”. È questo lo spirito che ha animato l’incontro tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che assicura un “presidio del territorio e dialogo con le associazioni” e il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli, che indica di “rafforzare il presidio del territorio”. Presente all’incontro la vicepresidente Di Dio che auspica di: “puntare sulla Polizia di prossimità”
Crescente preoccupazione
I temi della legalità e della sicurezza per l’Associazione sono diventati sempre più urgenti per le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti. “Le aziende di questi settori stanno vivendo con crescente preoccupazione la diffusione dei fenomeni criminali, in particolare dei reati predatori, che coinvolgono molte città e aree del Paese, con impatti diretti sulla sicurezza e sulla fiducia dei consumatori e sui bilanci aziendali. Come emerge dalla indagine di Confcommercio in occasione della Giornata nazionale della legalità.
Peggiorati i livelli di sicurezza
Circa un’impresa su cinque (il 18,9%), emerge dalla ricerca, ha percepito un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2023 (+8,6 punti percentuali sul 2022), un imprenditore su tre teme il rischio di esposizione a fenomeni criminali come furti, rapine, atti vandalici, aggressioni e c’è preoccupazione per la sicurezza personale, dei propri collaboratori e della propria impresa. Inoltre, quasi otto imprese su dieci hanno investito in misure di sicurezza, principalmente in sistemi di videosorveglianza e di allarmi antifurto. Secondo l’Ufficio Studi della Confederazione, lo scorso anno l’illegalità è costata alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi 38,6 miliardi di euro e ha messo a rischio 268mila posti di lavoro regolari.
Estendere i sistemi di controllo
Commentando l’esito dell’incontro con il presidente Sangalli, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sottolinea che è stata “un’utile occasione per confrontarsi sul tema della sicurezza e per illustrare tutte le iniziative messe in campo dal nostro Governo al fine di contrastare le varie forme di criminalità. Si tratta in particolare di misure come l’estensione dei sistemi di videosorveglianza e di potenziamento dei vari dispositivi di prossimità che garantiscono un concreto impatto sul piano della prevenzione dei reati. Il Governo fin dal suo insediamento ha incrementato la presenza delle forze di polizia nei luoghi ad alta frequentazione per rafforzare il presidio del territorio e proseguirà su questa strada dialogando con le istituzioni locali e le realtà associative come Confcommercio che rappresentano interlocutori fondamentali”.
Intensificate il dialogo
Ringraziando il Ministro Piantedosi per l’incontro, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli sottolinea: “l’importanza di intensificare il dialogo con il Ministero dell’Interno e tutte le Istituzioni interessate per individuare soluzioni efficaci e condivise di contrasto ai fenomeni criminali”. A questo proposito la Confederazione ha portato all’attenzione del Ministro una serie di proposte che vanno nella direzione di rafforzare la legalità e la sicurezza all’interno del Paese anche tramite la cooperazione e il coinvolgimento delle categorie economiche che operano quotidianamente sul territorio.
Lotta a contraffazione e abusivismo
La vicepresidente di Confcommercio Patrizia Di Dio, osserva che “la Confederazione propone la crescita delle varie modalità della Polizia di prossimità, una misura peraltro già attuata in alcune realtà con il poliziotto di quartiere, che dovrebbe avere un’ampia diffusione a livello nazionale a partire dalle aree più critiche. Inoltre, auspichiamo la partecipazione delle associazioni di categoria alle sedute dei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, la diffusione del numero unico di soccorso 112 su tutto il territorio nazionale con centrali operative in tutte le regioni, il contrasto all’abusivismo e alla contraffazione tramite un maggior controllo del territorio da parte delle Amministrazioni locali e delle Forze dell’Ordine”, evidenzia infine Patrizia Di Dio, “soprattutto riguardo al fenomeno dell’occupazione abusiva di suolo pubblico che, oltre ad alterare la concorrenza, contribuisce in maniera significativa al degrado delle città”.