giovedì, 28 Novembre, 2024
Salute

Dipendenza da cibi ultra-trasformati: l’82% delle famiglie italiane chiede un piano per salvare la salute dei figli

La salute dei bambini italiani è a rischio, e la causa principale sembra risiedere in un nemico silenzioso, ma onnipresente: i cibi ultra-trasformati. Merendine, energy drinks e snack industriali stanno creando una vera e propria dipendenza, preoccupando genitori, medici e scienziati. Secondo il rapporto Coldiretti/Censis, presentato durante la giornata inaugurale del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Villa Miani a Roma, l’82% delle famiglie italiane ritiene urgente un piano pubblico per affrontare questa emergenza sanitaria e culturale. I dati parlano chiaro: quasi un genitore su due (48%) si è reso conto che i propri figli, appena ne hanno la possibilità, scelgono cibi ultra-trasformati. Eppure, il 37% delle famiglie ha già tentato di arginare il problema imponendo divieti su merendine, caramelle, bibite gassate e junk food, ma con scarsi risultati. Questo fallimento riflette una realtà difficile da ignorare: le strategie coercitive non bastano a contrastare una cultura alimentare che premia il consumo di prodotti industriali.

L’allarme arriva forte anche dal mondo scientifico, con esperti come Matteo Bassetti, Alberto Villani ed Esmeralda Capristo, che hanno partecipato al Forum, sottolineando i rischi associati al consumo continuativo di cibi ultra-trasformati. Dalla crescita irregolare all’obesità, fino a problemi metabolici e psicologici, le conseguenze sono molteplici e gravi.

La dieta mediterranea

In risposta a questa emergenza, Coldiretti ha allestito durante il Forum due grandi tavole: una ricca di cibi ultra-trasformati e l’altra ispirata alla Dieta Mediterranea, simbolo di equilibrio, salute e sostenibilità. Questo stile alimentare, ampiamente riconosciuto come uno dei più salutari al mondo, è considerato dalle famiglie italiane una priorità educativa. Tuttavia, il desiderio di trasmettere ai figli buone abitudini alimentari si scontra con la realtà: la pubblicità aggressiva, la diffusione capillare dei distributori automatici e l’assenza di educazione alimentare nelle scuole rendono il cambiamento difficile da realizzare. Il rapporto Coldiretti/Censis evidenzia un appello corale: l’82% delle famiglie italiane chiede una grande campagna educativa che coinvolga scuole, famiglie e social media per insegnare ai ragazzi a “mangiare bene”. Questa educazione dovrebbe essere integrata da misure concrete come l’etichettatura chiara per distinguere i prodotti ultra-trasformati, divieti nelle mense scolastiche e negli edifici pubblici, a partire dalle scuole, limitazioni alla pubblicità di junk food, seguendo l’esempio del Regno Unito, che ha vietato queste promozioni nelle fasce orarie più frequentate dai giovani.

Queste richieste trovano pieno sostegno nel progetto Educazione alla Campagna Amica, promosso da Coldiretti. Coinvolgendo oltre mezzo milione di bambini ogni anno, il programma mira a sensibilizzare i giovani verso un’alimentazione consapevole, valorizzando i prodotti naturali e locali.

Un problema collettivo

La dipendenza dai cibi ultra-trasformati non è solo un problema di salute individuale ma una questione di sostenibilità sociale e ambientale. Il crescente consumo di prodotti industriali apre la strada ai cibi artificiali, allontanando i giovani da una dieta equilibrata e naturale. Come sottolineato dai relatori del Forum, è necessario un impegno collettivo per contrastare questa tendenza.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Export e agricoltura. Il vino italiano crolla sui mercati. Coldiretti: effetto Coronavirus, ma la vendemmia 2020 sarà da record per quantità e qualità

Gianluca Migliozzi

Summit africano sulla crisi climatica: serve un sistema che funzioni per tutti

Valerio Servillo

Sanità, Fnopi “Gli infermieri le prime vittime delle aggressioni”

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.