Il governo ha deliberato ieri lo stato di emergenza per i territori colpiti dagli eventi meteorologici avversi avvenuti in Piemonte e Toscana. Nello specifico, su proposta del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci il Consiglio dei Ministri (durato circa 40 minuti) ha stabilito uno stanziamento complessivo di 14 milioni e 500 mila euro dal Fondo per le emergenze nazionali per far fronte ai danni e avviare gli interventi più urgenti. In particolare, per i Comuni della Città metropolitana di Torino e della provincia di Vercelli, colpiti dalle violente precipitazioni del 4 e 5 settembre 2024, è stato approvato un finanziamento di 4 milioni e 800 mila euro. Per le aree della Città metropolitana di Firenze e delle province di Livorno, Pisa e Siena, che hanno subito danni ingenti a causa del maltempo del 17 e 18 ottobre 2024, il fondo stanziato ammonta a 9 milioni e 700 mila euro.
Musumeci ha spiegato che gli interventi verranno attuati con ordinanze del Dipartimento della Protezione civile, in coordinamento con la Regione interessata, seguendo procedure in deroga alle normative vigenti per garantire una risposta tempestiva alle esigenze delle comunità colpite.
Valorizzazione del mare
Durante la conferenza stampa post Cdm, il Ministro ha poi annunciato l’approvazione di un disegno di legge dedicato alla valorizzazione del mare come risorsa strategica per il Paese: “Questo è il primo strumento di coordinamento di cui si è dotata l’Italia sulle politiche del mare”, le sue parole, sottolineando il lavoro di ascolto svolto con oltre 280 protagonisti del settore e la ricezione di quasi 200 contributi. Il ddl punta a risolvere criticità storiche, come il riconoscimento delle patenti nautiche estere in Italia e la semplificazione burocratica per gli operatori della nautica da diporto. Particolare rilievo è stato dato al turismo subacqueo, con misure per incentivarne lo sviluppo. Inoltre, il provvedimento prevede l’istituzione della zona contigua, un’area marittima sotto la giurisdizione italiana, gestita in collaborazione con il Ministero degli Esteri per risolvere eventuali conflitti con Paesi stranieri.
Il Disegno di legge include misure dedicate alla pesca, settore strategico per l’economia italiana, come sottolineato dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida: “Con questi provvedimenti, fortemente attesi dal comparto, forniamo strumenti di sostegno economico e sociale che valorizzano l’occupazione e l’attività produttiva nella pesca”. Tra gli interventi principali, il regime previdenziale agevolato (sgravi contributivi del 50% per due anni per le imprese che assumono marittimi provenienti da navi rottamate); cassa integrazione agricola (estesa al settore della pesca, superando le difficoltà normative che ne avevano ostacolato l’applicazione).
Violenza di genere
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, ha annunciato l’avvio dei lavori per la redazione di un testo unico contro la violenza di genere: “È un passaggio fondamentale”, ha detto, spiegando che il documento non introdurrà nuove norme, ma avrà un valore compilativo e di coordinamento. Sarà un punto di riferimento per gli operatori del settore e per le donne, che potranno comprendere meglio il fenomeno e accedere più facilmente alle tutele esistenti.Il lavoro sarà completato entro l’8 marzo 2025, quando il testo sarà trasmesso al Presidente della Repubblica. L’iniziativa coinvolge anche la Commissione bicamerale contro il femminicidio, rafforzando così l’impegno delle istituzioni per contrastare un fenomeno che continua a rappresentare un’emergenza sociale.
I rinvii
La riunione del Cdm si è conclusa con alcuni punti chiave rinviati alla prossima seduta. Tra le decisioni più significative, su richiesta del Vicepremier Antonio Tajani, è stato rinviato l’esame del decreto in materia di giustizia all’ordine del giorno. L’assenza dei ministri di Forza Italia, impegnati in altre attività istituzionali, ha motivato lo slittamento del provvedimento per garantire un confronto pieno e condiviso all’interno della coalizione. Anche il voto in Commissione Bilancio del Senato sul Dl Fisco ha subito un rinvio. La Commissione si è aggiornata, chiedendo al Cdm di risolvere alcune questioni ancora aperte.