venerdì, 27 Dicembre, 2024
Esteri

Morte del rabbino Kogan, Netanyahu: faremo giustizia su assassini e sui mandanti

Il cordoglio delle Comunità ebraiche italiane. Raid su Beirut 55 vittime

Il rabbino della corrente ultraortodossa di Chabad, Zvi Kogan potrebbe essere stato rapito e assassinato da una cellula terroristica uzbeka che avrebbe agito su ordine dell’Iran. È la pista indicata dai media israeliani dopo che ieri mattina è stato ritrovato, negli Emirati, il corpo del religioso, israeliano-moldavo, scomparso da giovedì scorso. Il veicolo di Kogan è stato scoperto in una città a circa un’ora e mezza da Dubai, ha riferito Ynet. Le autorità sospettano che sia stato rapito da tre cittadini uzbeki poi fuggiti in Turchia. Secondo le informazioni in possesso di Israele, come riportato da Jerusalem Post, Kogan potrebbe essere stato sotto sorveglianza iraniana, secondo quanto riportato.

Il suo assassinio è considerata una ritorsione della Repubblica islamica per i recenti attacchi ai vertici del Partito di Dio in Libano.

Netanyahu: assassinio di Zvi Kogan, faremo giustizia

In apertura della riunione di governo, il premier Benyamin Netanyahu ha affermato che “Israele userà tutti i mezzi necessari e farà giustizia dei rapitori e assassini del rabbino Zvi Kogan negli Emirati Arabi uniti e dei loro mandanti”.

“Profondo shock – a nome mio, di tutti i membri del governo e dei cittadini di Israele” è stato espresso dal primo ministro israeliano. “L’omicidio di un cittadino israeliano, un rappresentante della comunità ebraica Chabad, è un atto terroristico antisemita e malvagio”, ha dichiarato il primo ministro. “Apprezzo molto la collaborazione con gli Emirati nell’indagine sull’omicidio. Rafforzeremo i legami tra di noi, proprio in risposta ai tentativi dell’asse del male di danneggiare le relazioni di pace”. “L’omicidio di Zvi Kogan, sia benedetta la sua memoria, è un atto abominevole di terrorismo antisemita. Lo Stato di Israele userà tutti i mezzi e tratterà i criminali responsabili della sua morte con il massimo rigore della legge”.

Le Comunità ebraiche italiane

L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane “si unisce al dolore e allo strazio dei familiari di Rav Tzvi Kogan assassinato brutalmente negli Emirati Arabi – si legge in una nota – come l’intera comunità di Chabad, emissari di bene e di luce nel mondo, per ogni bisognoso di cure, per ogni giorno che inizia e tramonta ha dedicato la vita ad aiutare ogni correligionario e rintracciare e ringraziare il Creatore per i piccoli e grandi miracoli della vita. Menti e mani assassine lo hanno perseguitato perché ebreo, perché portatore di pace e di convivenza tra comunità religiose. Lui e molti altri della sua organizzazione valgono Mille e una Onu, veramente dediti al benessere sociale, in un paese dove libertà di credo religioso e convivenza sono divenute esemplari anche rispetto alle libere democrazie europee. Noi, assieme ai Chabad continueremo sempre a salvaguardare il precetto della vita e vita ebraica, nonostante le minacce e gli odiatori che purtroppo anche nelle nostre città si fanno forza di una costante distorsione mediatica e di organizzazioni internazionali dominate da queste menti esecutrici del diffuso odio antisemita. Che il suo ricordo sia di benedizione e protezione delle vite in Israele e nel mondo”.

Tel Aviv, evitare i viaggi negli Emirati

Il Consiglio di sicurezza nazionale israeliano ha ribadito l’invito ai connazionali a evitare i viaggi non essenziali negli Emirati a seguito del ritrovamento nel Paese arabo del corpo senza vita del rabbino Chabad, Zvi Kogan. Il Consiglio, riporta il Times of Israel, attribuisce agli Emirati un livello di allerta 3 in quanto persiste una minaccia per gli israeliani e gli ebrei che si trovano nel Paese. “Evitate di visitare attività commerciali, luoghi di ritrovo e luoghi di intrattenimento identificati con la popolazione israeliana ed ebraica”, si sottolinea nel ‘warning’ in cui si chiede anche di “mantenere una maggiore vigilanza nei luoghi pubblici (inclusi ristoranti, hotel, bar, ecc.) ed evitare di esporre simboli israeliani”. I viaggiatori sono inoltre invitati a evitare di pubblicare sui social media e a bloccare i propri profili online.

Missili da Libano contro Israele

In seguito alle sirene che hanno suonato tra le 8:43 e le 8:45 nelle aree dell’Alta e della Galilea Occidentale, sono stati identificati circa 30 missili che attraversavano il Libano verso il territorio israeliano. Alcuni di essi sono stati intercettati e sono stati identificati i proiettili caduti. Lo rende noto il Sistema di difesa israeliano.

Libano: oltre 55 morti per i raid israeliani su Beirut

L’esecutivo libanese ha riferito che gli attacchi aerei israeliani hanno ucciso più di 55 persone, molte L’esecutivo libanese ha riferito che gli attacchi aerei israeliani hanno ucciso più di 55 persone, molte delle quali nel centro di Beirut. L’attacco a un edificio del quartiere popolare di al-Basta ha ucciso almeno 20 persone e ferito altre 66 ed è stato seguito da altri nei sobborghi meridionali della città, nell’est e nel sud del Libano. Israele ha fatto sapere che il massiccio attacco con bombe anti-bunker, senza preavviso, mirava a vertici Hezbollah ma l’operazione sarebbe fallita. preavviso, mirava a vertici Hezbollah ma l’operazione sarebbe fallita.

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