Israele ha annunciato domenica che il corpo di un rabbino israeliano-moldavo, scomparso negli Emirati Arabi Uniti, è stato ritrovato dopo essere stato assassinato in quello che è stato definito un “atroce attacco terroristico antisemita”. L’ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele “utilizzerà ogni mezzo per perseguire i responsabili di questo crimine”. Zvi Kogan, un rabbino ultra-ortodosso di 28 anni, scomparso giovedì, gestiva un negozio di alimentari kosher a Dubai, una città nota per i suoi flussi commerciali e turistici dopo l’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi con gli Accordi di Abramo del 2020. L’accordo ha resistito per oltre un anno a crescenti tensioni regionali, che sono esplose dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele. Tuttavia, la violenta risposta di Israele a Gaza e l’invasione del Libano, seguite a mesi di scontri con Hezbollah, hanno esacerbato il malcontento tra gli emiratini, i cittadini arabi e altri residenti negli Emirati Arabi Uniti. L’Iran, sostenitore di Hamas e Hezbollah, ha minacciato di reagire dopo una serie di raid aerei israeliani in risposta a un attacco missilistico iraniano. La scomparsa di Zvi Kogan aveva indotto le autorità israeliane a sospettare un possibile rapimento come vendetta iraniana contro Tel Aviv. L’Iran era stata accusata di aver rapito e ucciso il cittadino britannico-iraniano Abbas Yazdi a Dubai nel 2013. Inoltre, nel 2020, Jamshid Sharmahd, iraniano-tedesco, fu rapito a Dubai e condotto a Teheran, dove è stato giustiziato a ottobre. Gli Emirati Arabi Uniti hanno instaurato relazioni diplomatiche con Israele nel 2020, e da allora numerosi israeliani hanno visitato il Paese per affari e turismo. Le compagnie aeree emiratine hanno rappresentato un collegamento cruciale per Israele con il resto del mondo, poiché altre compagnie hanno sospeso i voli verso l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv durante i conflitti.