Sabato 23 novembre l’aula Pirrotta dell’Università La Sapienza ospiterà un evento che intreccia teatro, letteratura e medicina per ridefinire il concetto di cura. Durante il convegno Il teatro e la cura, Rosalba Panzieri, scrittrice, attrice e ideatrice del progetto di umanizzazione della medicina, presenterà la ‘Cartella clinica umanizzata’, un protocollo innovativo per sostenere la psiche del paziente e favorire un rapporto più empatico e profondo tra medico e malato. Il progetto, sostenuto da prestigiose istituzioni come il CNR e la FNMCeO, punta a trasformare la medicina tradizionale attraverso la sinergia tra arte e scienza. La ‘Cartella clinica umanizzata’, che riprende il suo tour di sperimentazione negli ospedali italiani, sarà presentata agli studenti non solo con una discussione teorica, ma anche con una performance teatrale, per dimostrare il potenziale del teatro come strumento di cura. “Uno degli scopi primari del progetto,” spiega la Panzieri, “è creare una nuova cultura dell’uomo che rivoluziona e, al contempo, restituisce alle origini, la relazione medico-paziente. Arte e scienza devono cooperare per restituire una cura autentica e rispondente al concetto di salute sancito dalla Costituzione”.
Il convegno
Il convegno si articolerà in due giornate, il 22 e 23 novembre, e vedrà la partecipazione di importanti esponenti della medicina, dell’arte e della formazione. La giornata di domani si terrà presso l’Università Internazionale degli Studi, mentre sabato sarà la volta della Sapienza. Organizzato dalla professoressa Sonia Bellavia, docente di storia del teatro, in collaborazione con Rosalba Panzieri, Alessandro Frolli, professore associato di psicologia dello sviluppo e della comunicazione, e la dottoressa Palma Guida, docente presso la stessa università, il convegno rappresenta una piattaforma per un dialogo virtuoso tra discipline diverse. “La rivalutazione globale dell’umano,” spiega la Bellavia, “passa attraverso il dialogo tra saperi differenti. Solo superando la frammentazione è possibile formare medici e operatori sanitari capaci di rispondere alle richieste complesse di cura e di relazione.” Un obiettivo che coinvolge anche gli studenti, rendendoli partecipi di una riflessione collettiva che promuove una nuova cultura della cura.
Le voci
Tra i relatori d’eccezione della giornata di sabato, Paolo Petralia, già Direttore Generale del Gaslini di Genova e Vicepresidente Vicario della Fiaso, sottolinea l’importanza del legame umano nella pratica medica: “Nella relazione medico-paziente si esprime la necessità del prendersi cura, che precede e moltiplica gli effetti delle cure”. Cristoforo Pomara, professore di Medicina Legale all’Università di Catania, evidenzia un aspetto cruciale: “Come sancito dalla legge, la comunicazione è tempo di cura ed è lo strumento più efficace nella prevenzione dei conflitti”.
Teatro e cura
Il cuore del progetto risiede nella convinzione che arte e scienza siano strumenti complementari e imprescindibili per una cura autentica. Attraverso il teatro, la letteratura e la musica, il progetto Cartella Clinica Umanizzata intende superare la mera personalizzazione della medicina per restituire centralità alla dimensione umana del malato.
Il convegno rappresenta una risorsa unica non solo per i professionisti della salute, ma anche per studenti e cittadini che desiderano partecipare alla costruzione di una medicina più empatica e dialogica. Un’iniziativa che, come ha affermato la Panzieri, “rivoluziona e insieme riporta alle origini il rapporto medico-paziente, trasformandolo in una relazione autentica e rigenerante per entrambi”.