domenica, 17 Novembre, 2024
Esteri

Ucraina, Zelensky: “Dobbiamo fare di tutto per porre fine alla guerra nel 2025”

Nota congiunta dei leader del G7: “La Russia è l’unico ostacolo alla pace”

Il Presidente Volodymyr Zelensky ha ribadito ieri a Radio Ucraina la necessità di porre fine alla guerra entro il 2025, facendo presente che ciò potrà avvenire solo attraverso una diplomazia sostenuta da una nazione (la sua) forte. Il numero uno di Kiev ha espresso scetticismo riguardo a negoziati diretti con Putin senza un rafforzamento della posizione ucraina: “Come possono esserci trattative semplicemente con un assassino? Se parliamo con Putin e non siamo rafforzati nelle condizioni in cui ci troviamo, non si tratta di una pace giusta”. Zelensky ha quindi ribadito che una pace equa non può essere raggiunta accettando compromessi che mettano in discussione la sovranità del Paese, un principio che guida la resistenza ucraina sin dall’inizio dell’invasione russa.

Zelensky ha inoltre evidenziato l’importanza della posizione americana nel sostenere l’Ucraina. Ha definito la postura degli Stati Uniti “cruciale” e ha menzionato l’influenza del futuro Presidente Donald Trump: “La sua posizione è molto importante. Gli americani sono dalla parte di Kiev”.

Sostegno all’Ucraina

Intanto su iniziativa del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i leader del Gruppo dei Sette hanno adottato una dichiarazione congiunta di sostegno all’Ucraina, a ridosso del millesimo giorno dall’inizio della guerra di aggressione russa. La nota riafferma l’impegno dei Paesi del G7 nel sostenere Kiev “per tutto il tempo necessario”, ribadendo solidarietà e unità nel condannare le azioni della Russia. I leader hanno quindi espresso ammirazione per il coraggio e la resilienza dimostrati dal popolo ucraino nel difendere il proprio territorio e la propria identità culturale, nonostante le immense sofferenze causate dal conflitto. Il G7 ha successivamente ha puntato il dito contro la Russia, definendola “l’unico ostacolo a una pace giusta e duratura”, ribandendol’impegno dei Paesi membri a imporre ulteriori pressioni economiche e diplomatiche su Mosca.

Il ringraziamento

La presa di posizione dei leader del G7 ha chiaramente trovato il benestare di Zelensky che ha espresso loro gratitudine ai leader del G7, definendo il loro sostegno “incrollabile” in un momento cruciale. Attraverso un post sul social X, ha elogiato l’impegno unito del G7, sottolineando in particolare il ruolo del Primo Ministro Giorgia Meloni: “Il loro sostegno aiuta l’Ucraina a proteggere il suo popolo dal terrore, salvando in ultima analisi innumerevoli vite”. La dichiarazione congiunta adottata dai leader del G7 riafferma, per Zelensky, il sostegno alla sovranità, libertà e integrità territoriale dell’Ucraina: “È giunto il momento che la comunità globale intensifichi gli sforzi e prenda decisioni decisive per garantire stabilità e pace a tutte le nostre nazioni”.

Intanto oggi a Roma il segretario di Azione, Carlo Calenda, parteciperà e terrà un intervento alla manifestazione ‘1000 giorni di crimini russi, 1000 giorni di resistenza ucraina’ promossa dalla Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia, da Europa Radicale e da Linkiesta, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana e dell’Ambasciata d’Ucraina presso la Santa Sede. L’appuntamento è alle 16 su viale Castro Pretorio, all’incrocio con via San Martino della Battaglia nei pressi dell’ambasciata della Federazione Russa.

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