sabato, 22 Febbraio, 2025
Esteri

Dermer a Mar-a-Lago da Trump. L’Iran tratta la tregua in Libano

Hamas: "Pronti a cessate il fuoco, Trump prema su Israele". Idf ha distrutto l'impianto nucleare top secret di Parchin

Giovedì il Washington Post ha scritto che Ron Dermer, ministro per gli Affari strategici del governo Netanyahu, era arrivato domenica a Mar-a-Lago, la prima tappa del suo viaggio negli Stati Uniti per parlare della proposta israeliana di un cessate il fuoco, per poi andare a Washington ad aggiornare funzionari dell’Amministrazione Biden, compreso Amos Hochstein. Donald Trump ha “approvato” la proposta di un piano di cessate il fuoco per il Libano, riporta il Wall Street Journal, e ha “espresso la speranza che ciò venga fatto prima del suo ingresso nello studio ovale” il 20 gennaio.

Consigliere di Khamenei a Beirut dopo “ok Trump a piano per cessate fuoco in Libano”

La proposta prevede a grandi linee che Hezbollah sposti tutte le sue forze e le sue armi a nord del fiume Litani e l’Esercito libanese e i peacekeeper dell’Onu avrebbero il compito di impedire il ritorno del gruppo nell’estremo sud del Paese. Secondo funzionari israeliani citati dal giornale, Trump ha approvato il piano ed espresso la speranza che venga realizzato prima del suo ritorno nello Studio Ovale. Funzionari israeliani, scrive ancora il Wsj, indicano come nodo fondamentale la garanzia che Israele sia in grado di far rispettare l’accordo di cessate il fuoco se le Nazioni Unite e le Forze Armate libanesi non dovessero avere successo e Israele sta inoltre cercando strategie per escludere il riarmo di Hezbollah, anche con l’aiuto dei russi presenti in Siria in modo da impedire il contrabbando di armi.

E, aggiunge ancora il giornale citando una fonte informata sui negoziati, nonostante l’ottimismo da parte israeliana e statunitense, il governo libanese e Hezbollah avrebbero di recente respinto una richiesta di Israele di attuare un cessate il fuoco, proponendo invece che, oltre ai militari libanesi, israeliani e ai caschi blu, ci sia un quarto garante per lo stop alle ostilità, che – secondo la fonte del giornale – sarebbero probabilmente gli Usa.

Iran, a fianco del Libano in colloqui su cessate il fuoco

Ali Larijani, consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, ha promesso incrollabile sostegno del suo Paese al Libano. “Lo scopo principale della nostra visita è quello di dire a gran voce che saremo al fianco del governo e del popolo libanese”, ha dichiarato Larijani dopo incontri separati con il presidente del Parlamento Nabih Berri e il primo ministro ad interim Najib Mikati che si sono svolti mentre gli Stati Uniti continuano a spingere attivamente entrambe le parti ad accettare un nuovo accordo per il cessate il fuoco.

Iran: sì a un capo di stato libanese consensuale. Mikati: Teheran non favorisca un partito

In questo quadro, l’Iran è favorevole all’elezione di un presidente accettato da tutte le parti libanesi, ha detto ieri a Beirut Ali Larijani parlando con Najib Mikati. Tuttavia il primo ministro libanese uscente Mikati, ha invitato l’Iran a “non favorire un partito (libanese) a scapito di un altro”, e a evitare posizioni che rischino di incidere sulla “sensibilità dei libanesi”. Il riferimento di Mikati è evidentemente a Hezbollah, il partito armato libanese alleato dell’ Iran e attualmente in guerra con Israele. Durante l’incontro Mikati ha ribadito l’importanza di sostenere la posizione dello stato libanese riguardo all’attuazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, adottata nel 2006 per porre fine alle ostilità tra Hezbollah e Israele. Il premier ha sottolineato che Beirut dà priorità alla fine delle ostilità israeliane contro il libano e all’applicazione della risoluzione nella sua interezza, senza modifiche o interpretazioni. Mikati ha inoltre richiesto di sostenere “l’unità nazionale libanese” evitando divisioni interne.

La suprema carica dello stato in Libano è vacante da più di due anni. Osservatori indicano nel generale Joseph Aoun, attuale comandante delle forze armate, il candidato delle forze occidentali e di Israele, ostili alla permanenza di Hezbollah come forza politica e armata. In questo senso, affermano gli osservatori locali, la posizione espressa da Larijani indica che Hezbollah e i suoi alleati non potranno essere esclusi dai negoziati per l’elezione di un capo di stato in Libano.

Hamas: “Pronti per cessate il fuoco Gaza”, appello a Trump perché “prema su Israele”

Intanto, dal fronte palestinese Bassem Naim alto funzionario dell’ufficio politico di Hamas ha detto che “Hamas è pronto a raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza nel caso in cui venga presentata una proposta di cessate il fuoco e a condizione che (Israele) la rispetti” e ha esortato “l’amministrazione americana e Trump a fare pressione sul governo israeliano affinché fermi l’aggressione” a Gaza.

Distrutto impianto nucleare segreto in attacco Israele a Iran del 25 ottobre

Nella rappresaglia del 25 ottobre scorso, in risposta all’attacco iraniano del primo dello stesso mese, Israele ha distrutto un impianto di ricerca nucleare clandestino a Parchin. Lo hanno rivelato tre fonti americane e due israeliane ad Axios, secondo cui il raid – che ha colpito un sito che in precedenza si considerava inattivo – avrebbe danneggiato in modo significativo gli sforzi di Teheran dell’ultimo anno per riprendere la ricerca nucleare a scopo militare.

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