I repubblicani manterranno il controllo della Camera dei rappresentanti. Questo risultato consegna al presidente eletto Donald Trump e al suo partito il controllo delle leve del potere a Washington. Un Congresso dominato dai repubblicani permetterà a Trump di formare rapidamente il suo gabinetto e di avanzare il suo programma per almeno i prossimi due anni. La vittoria alla Camera è stata favorita dal trionfo decisivo di Trump contro la vicepresidente Kamala Harris sia nel Collegio elettorale che nel voto popolare. Questo rappresenta un duro colpo per il leader della minoranza Hakeem Jeffries e i democratici. I repubblicani hanno conquistato i 218 seggi necessari per la maggioranza rispetto ai 208 seggi dei democratici. “È una bella mattina a Washington – ha dichiarato il presidente Mike Johnson festeggiando sui gradini del Campidoglio con il suo team di leadership – È un nuovo giorno in America”. Il trionfo di Trump, con vittorie in stati come Pennsylvania e Michigan, ha sostenuto i candidati repubblicani nei distretti importanti. Due delle vittorie più significative del GOP sono arrivate in Pennsylvania, dove hanno spodestato due democratici veterani. La vittoria alla Camera è cruciale, poiché i repubblicani avranno l’opportunità di far passare importanti iniziative politiche attraverso la “riconciliazione”, un processo che permette di accelerare la legislazione senza il supporto dei democratici. Trump ha promesso di “sigillare” il confine meridionale e avviare un programma di deportazione. Mike Johnson e i suoi principali alleati, Steve Scalise e Tom Emmer, sono stati rieletti senza opposizione ai loro incarichi. Johnson dovrà comunque ottenere 218 voti all’inizio del nuovo Congresso per il suo primo mandato completo come presidente della Camera.