Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato, in un’intervento a un convegno organizzato dal centro studi britannico International Institute for Strategic Studies ha dichiarato: “In Afghanistan non era la stessa cosa che combattere i russi in Ucraina. I Talebani non avevano armi nucleari. I russi sì. E di nuovo, non sto dicendo che sia impossibile. Come alleanza corriamo un rischio, ed è una decisione politica correre questo rischio”. Ora che l’Ucraina ha ricevuto quasi l’intera gamma di armi fino agli F-16, ha spiegato Bauer, è logico chiedersi perché ci sia voluto così tanto tempo per prendere la decisione, ma all’inizio i leader hanno davvero esitato su dove fossero le “linee rosse” del Cremlino: “È sempre semplice guardare indietro e dire che avere paura sia stata stupida, ma se devi assumerti la responsabilità di quel rischio, allora il discorso cambia… Sono assolutamente sicuro che se la Russia non avesse avuto armi nucleari, saremmo entrati in Ucraina per cacciarli. Ma loro hanno le armi nucleari. Non è come in Afghanistan”.
Blinken (Usa) vede Rutte (Nato): “Risposta ferma” allo schieramento di soldati nordcoreani
Incontrando il Segretario Generale della Nato Mark Rutte a Bruxelles, il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha assicurato mercoledì alla Nato che l’amministrazione Biden rafforzerà il suo sostegno all’Ucraina e “continuerà a rafforzare tutto ciò che stiamo facendo per l’Ucraina” nei pochi mesi che precedono il ritorno di Donald Trump alla presidenza, il prossimo gennaio. Blinken ha anche detto che lo schieramento di soldati nordcoreani a sostegno della Russia nella guerra in Ucraina “richiede e otterrà una risposta ferma”. Durante l’incontro i due hanno discusso del continuo sostegno all’Ucraina, dove le forze russe hanno guadagnato terreno sulle linee del fronte orientale, e del lavoro che la NATO deve fare per rafforzare la sua base industriale di difesa.
Biden “userà ogni giorno per continuare a fare ciò che abbiamo fatto negli ultimi quattro anni, cioè rafforzare questa alleanza”, ha affermato Blinken, aggiungendo che i funzionari di Biden stanno lavorando per consegnare tutti gli aiuti approvati dal Congresso degli Stati Uniti per l’Ucraina prima di lasciare l’incarico. Parlando del dispiegamento di truppe nordcoreane a sostegno della Russia, Blinken ha detto ai giornalisti che il rapporto tra Mosca e Pyongyang è una “strada a doppio senso” e che c’è “profonda preoccupazione per ciò che la Russia sta o potrebbe fare per rafforzare le capacità della Corea del Nord”, compresa la sua capacità nucleare.
Rutte ha affermato che “la Russia non ha vinto” in Ucraina, che ha invaso nel febbraio 2022. “Ovviamente dobbiamo fare di più per assicurarci che l’Ucraina possa rimanere nella lotta e sia in grado di respingere il più possibile l’assalto russo e di impedire al (Presidente Vladimir) Putin di avere successo in Ucraina”, ha detto. Blinken dovrebbe incontrare il Ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha più tardi, secondo il programma del Dipartimento di Stato.
Maria Zakharova minaccia una “risposta distruttiva”
Se Kiev avrà il permesso di colpire in profondità il territorio russo Mosca considererà questo via libera come l’ingresso dei paesi membri della Nato in un conflitto armato diretto e la risposta sarà “inevitabile e distruttiva per l’Occidente”. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Se il regime di Kiev otterrà il permesso per gli attacchi menzionati, lo considereremo come l’effettivo ingresso dei paesi della Nato in un conflitto armato diretto con la Russia”, ha dichiarato. “Ciò cambierà l’essenza del conflitto, la sua natura con tutte le conseguenze che ne conseguiranno. L’uso dei sistemi occidentali a lungo raggio sul territorio del nostro Paese sarà per loro inevitabile e distruttivo”, ha concluso.
Autobomba a Sebastopoli operazione dei servizi ucraini, “obiettivo legittimo”
L’Ucraina ha organizzato una “operazione speciale” per “liquidare” un ufficiale della flotta russa del Mar Nero, ex comandante di una brigata di navi portamissili, ucciso nell’esplosione di un’autobomba nella Crimea occupata. La vittima, 47 anni, è stato identificato come Valery T. Il militare è rimasto ucciso quando la sua auto è saltata in aria sulla via Taras Shevchenko per l’esplosione di un ordigno piazzato sotto la carrozzeria.
Lo ha reso noto una fonte dei servizi di sicurezza all’agenzia France-Presse. Si è trattato di una “operazione speciale dell’SBU” di successo, ha dichiarato la fonte. L’ufficiale era “un criminale di guerra che aveva ordinato il lancio di missili da crociera dal Mar Nero contro obiettivi civili in Ucraina” ed era “un obiettivo assolutamente legittimo”, ha aggiunto. Il Comitato investigativo russo ha detto di avere aperto un’inchiesta per un “atto terroristico”.
Inaugurata in Polonia una base di difesa missilistica statunitense
È stata inaugurata ieri in Polonia una base militare che fa parte del sistema di difesa missilistico balistico statunitense, attivo già in Turchia, Romania e Spagna. “Questo è un evento di importanza storica per la sicurezza della Polonia, degli Stati Uniti e della NATO”, ha dichiarato il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz durante una cerimonia nella base di Redzikowo, nel nord del paese, alla presenza di numerosi altri politici polacchi di alto livello e di capi militari americani. Operativo dallo scorso luglio e parte del progetto di difesa collettiva dell’Alleanza Atlantica, questo sito fa parte di una rete di radar e intercettori missilistici che Washington ha iniziato a creare quindici anni fa per proteggersi dalle minacce di missili balistici provenienti dall’esterno dell’area euro-atlantica, in particolare dall’Iran.
Il Cremlino minaccia “misure appropriate” in risposta a una nuova base Usa in Polonia
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che l’apertura di questa nuova base missilistica statunitense in Polonia fa parte di un tentativo di contenere la Russia avvicinando le infrastrutture militari americane ai suoi confini. Putin, spiega il portavoce, si era opposto ai piani per la base già negli anni 2000, quando George W. Bush era presidente degli Stati Uniti. All’epoca Putin aveva affermato che gli Stati Uniti mentivano quando dicevano che lo scopo era quello di intercettare potenziali missili iraniani. “Questa è la conferma che il Presidente Putin aveva ragione. Questi piani continuano ad essere attuati. Si tratta dell’avanzamento delle infrastrutture militari americane sul territorio europeo verso i nostri confini”, ha detto Peskov. “Questo non è altro che un tentativo di contenere il nostro potenziale militare e, naturalmente, questo porta all’adozione di misure appropriate per garantire la parità”. Peskov non ha specificato quali misure la Russia potrebbe adottare in risposta.