Un forte appello per un approccio costruttivo nelle relazioni internazionali è stato lanciato ieri da Sergio Mattarella in occasione del forum culturale Italia-Cina a Pechino, dove era presente anche il Presidente cinese Xi Jinping all’interno della Sala del Popolo. Il Capo dello Stato ha sottolineato l’importanza di costruire un patrimonio comune tra le nazioni, evitando contrapposizioni anacronistiche e blocchi rigidi che frammentino la comunità globale: “Questo modo di porsi gli uni di fronte agli altri è un metodo fecondo”. Mattarella ha sottolineato l’importanza di un dialogo culturale che favorisca la conoscenza e la collaborazione tra i due Paesi, parlando dell’antico legame tra le due nazioni, ricordando figure come Marco Polo e Matteo Ricci, pionieri del dialogo tra Oriente e Occidente, e simboli di un rapporto che affonda le sue radici nella curiosità e nella stima reciproca.
Civiltà millenarie
Nell’intervento Mattarella ha evidenziato che Cina e Italia, entrambe culle di civiltà millenarie, condividono una storia di scambio e arricchimento culturale. Ha espresso fiducia che il lavoro del Forum Culturale possa dare vita a nuove iniziative che incentivino la collaborazione in ambito accademico. Gli scambi tra università, lo studio delle rispettive lingue, la cooperazione tra istituzioni museali e la valorizzazione dei siti Unesco sono alcuni degli ambiti in cui si potrebbe rafforzare la cooperazione: “La cultura è il fondamento di un’amicizia vera, che si nutre di conoscenza reciproca, ascolto, dialogo e comprensione, ha detto il Presidente, indicando che solo attraverso questi valori è possibile costruire relazioni durature e positive. Il dialogo tra i popoli, secondo Mattarella, non è solo un’opportunità per crescere insieme, ma è anche uno strumento essenziale per affrontare le sfide globali, che richiedono solidarietà e cooperazione.
Mattarella ha quindi ribadito l’importanza di un multilateralismo fondato su regole condivise e sul rispetto reciproco: “Occorre sempre preservare un’interlocuzione costruttiva, senza alzare ingiustificati steccati”, le sue parole. Per il Presidente, il dialogo tra i popoli è essenziale per costruire una pace duratura, fondata su buona fede e adesione a norme comuni, come il divieto dell’uso della forza nei rapporti tra Stati.
Tra conoscenza e dialogo
Citando Matteo Ricci, che definiva l’amicizia come “più utile al mondo che non le ricchezze”, Mattarella ha affermato che la vera amicizia tra i popoli si nutre di conoscenza reciproca, ascolto e dialogo. In questo spirito, ha auspicato che il Forum e la cooperazione tra i rettori delle università italiane e cinesi possano rafforzare i legami tra i due Paesi, costruendo un patrimonio culturale comune e stimolando una convivenza pacifica e collaborativa.
Dossier dazi
Durante l’incontro tra i due leader, uno dei temi centrali è stato il ‘dossier dazi’ e la possibilità di costruire un mercato globale più aperto, senza barriere. Mattarella ha espresso l’auspicio che la collaborazione economica tra Italia e Cina possa essere intensificata, in un momento in cui le tensioni commerciali globali richiedono un maggiore impegno per il libero scambio. Il Presidente italiano ha evidenziato l’importanza di un commercio mondiale senza ostacoli, sottolineando come la riduzione delle barriere doganali possa favorire una crescita economica più equa e inclusiva. L’Italia vede nella Cina un partner strategico per rafforzare non solo gli scambi commerciali bilaterali, ma anche per promuovere un modello di mercato che sostenga l’innovazione, la competitività e lo sviluppo sostenibile.
Parla Xi Jinping
Il presidente Xi Jinping, dal canto suo, ha riconosciuto l’Italia come partner strategico e come “una delle grandi e antiche civiltà” che, insieme alla Cina, può contribuire a promuovere un dialogo internazionale che superi le divergenze. Ha osservato che il mondo sta attraversando cambiamenti senza precedenti, e che Cina e Italia dovrebbero lavorare insieme per risolvere i conflitti e raggiungere una “coesistenza armoniosa”. Xi Jinping ha definito la visita di Mattarella come “un’occasione per infondere energia più dinamica nei rapporti bilaterali” e un’opportunità per aprire un “nuovo punto di partenza” nella cooperazione.
Gli accordi
Da segnalare infine che sempre ieri il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha inaugurato la terza riunione plenaria del Forum Culturale Italia-Cina, insieme al Ministro della Cultura cinese SunYeli. Con il tema centrale della cultura come promotrice di pace, il Vicepremier ha sottolineato l’importanza del dialogo e della comprensione reciproca in un mondo che ha sempre più bisogno di relazioni costruttive, anziché di conflitti. “La cultura unisce i nostri popoli”, ha dichiarato Tajani, evidenziando come Italia e Cina siano chiamate a svolgere un ruolo di “portatori di pace”, promuovendo la cooperazione culturale come strumento di stabilità e conoscenza reciproca.
Al termine del Forum, alla presenza di Mattarella e Xi Jinping, Tajani ha firmato tre accordi di rilievo per la collaborazione culturale tra i due Paesi: protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Università e della Ricerca italiano e il Ministero dell’Istruzione cinese, per l’istituzione di un meccanismo di consultazione periodica; programma esecutivo di collaborazione culturale tra Italia e Cina, volto a rafforzare gli scambi culturali e promuovere attività congiunte; memorandum d’intesa sulla traduzione di opere classiche italiane e cinesi, per favorire la diffusione delle rispettive letterature e il dialogo culturale attraverso le grandi opere.