Il Papa ha dedicato l’Udienza Generale in Piazza San Pietro di questa mattina alla pace e alla preghiera, con un messaggio che ha toccato vari temi di attualità e spiritualità. Dopo aver salutato i presenti, il Pontefice ha invitato i fedeli a pregare per la pace, ricordando i luoghi afflitti da conflitti e violenze. “Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, che soffre tanto, Gaza, Israele… L’altro giorno sono stati mitragliati 153 civili che andavano per la strada. Molto triste”, ha Bergoglio, aggiungendo poi un pensiero anche per il Myanmar, un Paese che affronta difficoltà e sofferenze. In un momento di particolare emozione, Francesco ha rivolto una preghiera speciale alla Madonna dei poveri di Valencia, conosciuta come Virgen de los Desamparados, la patrona della città spagnola, chiedendo ai presenti di unirsi nella recita di un’Ave Maria. Questa invocazione è stata ispirata dalla recente situazione di difficoltà della città spagnola, colpita da gravi alluvioni. Prima dell’inizio dell’Udienza, Papa Francesco si era fermato davanti a una piccola statua della Madonna e le ha offerto una rosa bianca come segno di vicinanza a Valencia e ai suoi abitanti. “Oggi preghiamo per Valencia e per chi sta soffrendo per l’acqua”, ha spiegato.
Spirito Santo
La riflessione del Papa ha poi toccato il tema dello Spirito Santo, una figura centrale nella fede cristiana che rappresenta la presenza di Dio tra gli uomini e la forza che ispira la preghiera. Il Papa ha sottolineato che lo Spirito Santo “è Colui che dona la preghiera” e invita a pregare con libertà e sincerità. “Dobbiamo pregare per ricevere lo Spirito Santo… e lui ci insegnerà a pregare veramente”, ha affermato Francesco, spiegando come lo Spirito Santo sia visto dalla Chiesa non solo come colui che “intercede” per noi, ossia che parla a Dio in nostro favore, ma anche come una guida che insegna a pregare con il cuore. Papa Francesco ha anche riflettuto sull’importanza di pregare per gli altri, citando Sant’Ambrogio, un importante teologo cristiano, che diceva: “Quando ognuno prega per tutti… tutti pregano per ognuno; la preghiera si moltiplica”. Il Papa ha esortato a evitare preghiere meccaniche, senza sentimento, paragonando queste a “parole da pappagallo”, e ha invitato invece a una preghiera vissuta con autenticità.
San Bernardo di Aosta
Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario di San Bernardo di Aosta, il Santo patrono degli alpinisti e delle popolazioni delle Alpi, una delegazione valdostana sarà presente all’Udienza generale dell’11 novembre. Guidata dal vescovo di Aosta, Monsignor Franco Lovignana, la delegazione includerà rappresentanti delle istituzioni locali, guide di montagna e maestri di sci. La Valle d’Aosta ha una lunga tradizione di devozione a San Bernardo, con cappelle, statue e opere d’arte dedicate a lui. Ogni anno il santo viene celebrato con una solenne messa nella cattedrale di Aosta, seguita da un momento di condivisione per i presenti. Il Papa ha inoltre accennato al tema dell’intelligenza artificiale, esprimendo l’importanza di preservare le emozioni e l’umanità nel contesto educativo. “Nessun algoritmo potrà sostituire la poesia, l’ironia e l’amore”, ha detto, aggiungendo che l’università dovrebbe “avere odore di carne di popolo”, cioè essere un luogo aperto alle diversità e non timoroso del confronto con culture e idee differenti.