domenica, 22 Dicembre, 2024
Esteri

Confermato il primo scontro con truppe NordCoreane. Kiev, ‘Ci aspettiamo 15.000 soldati Corea Nord in Ucraina’

G7, ‘pericolosa espansione del conflitto’, ma il Cremlino ritorce l’accusa: ‘Kiev porta avanti internazionalizzazione’

Confermato ieri dal ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov il primo ingaggio con le truppe nordcoreane. Si è trattato di uno scontro “su piccola scala”, ha detto in un’intervista di lunedì all’emittente pubblica sudcoreana Kbs senza specificare quando e dove. Ma Kiev prevede che almeno cinque unità del Nord, ciascuna con circa 3.000 soldati, saranno schierate nelle località di nordest, est e sudest sulla linea del fronte con la Russia lunga 1.500 chilometri, per un totale di almeno 15.000 militari.

Tajani e Barrot: “Nordcorea preoccupa”

I ministri degli Esteri di Italia e Francia, Tajani e Barrot, hanno avuto ieri un colloquio telefonico in cui hanno discusso delle prospettive e priorità del nuovo ciclo Istituzionale europeo anche alla luce delle elezioni americane, evidenziando l’esigenza che l’UE rafforzi la competitività del suo mercato unico, oltre ad affrontare con misure sempre più concrete il tema dell’immigrazione irregolare. I due ministri si sono soffermati sulla situazione in Ucraina, ribadendo che “Dobbiamo proseguire nel nostro sostegno in favore di Kiev anche in vista dell’imminente inverno. Oltre all’aiuto militare, l’Italia ha previsto 15 milioni di euro di aiuti immediati per le infrastrutture critiche e siamo impegnati anche per la futura ricostruzione, con la preparazione della Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina del prossimo 10 e 11 luglio a Roma” ha indicato Tajani.

G7, pericolosa espansione conflitto

Sulla stessa linea gli altri paesi del G7: Il dispiegamento di truppe nordcoreane, si legge in una nota pubblicata sul sito della Farnesina, “segnerebbe una pericolosa espansione del conflitto, con gravi conseguenze per la pace e la sicurezza europea e dell’Indo-Pacifico e un’ulteriore violazione del diritto internazionale e dei principi Onu”. Per questo, “I ministri degli Esteri di Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Repubblica di Corea, Nuova Zelanda, Regno Unito, Stati Uniti e l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea hanno espresso grave preoccupazione in merito allo spiegamento di truppe della Corea del Nord in Russia, per il potenziale utilizzo sul campo di battaglia contro l’Ucraina”.

Il Cremlino: “Kiev cerca di coinvolgere Seul”

Da parte sua Mosca muove la stessa accusa agli occidentali: l’Ucraina e i Paesi europei stanno cercando di “portare avanti il processo di internazionalizzazione del conflitto ucraino” e Kiev in particolare “sta cercando di fare di tutto per coinvolgere la Corea del Sud”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alla possibilità che Seul decida di fornire armi letali a Kiev in risposta alla presenza denunciata di migliaia di militari della Corea del Nord in Russia, che potrebbero essere impiegati nei combattimenti con le truppe ucraine nella regione di Kursk. Peskov non ha tuttavia commentato le ultime dichiarazioni del Dipartimento di Stato americano, secondo le quali già 10.000 soldati nordcoreani sarebbero dislocati nella regione russa. “Non dirò nulla su questo argomento – ha detto il portavoce – perché tutti i rappresentanti degli Stati Uniti che ne parlano, aggiungono sempre di non avere una conferma definitiva”.

Putin: “La Russia è pronta al negoziato”

Contemporaneamente la Russia si è detta non solo pronta ai negoziati, ma sostiene di averli condotti fin dall’inizio del conflitto: “Ho ripetutamente affermato che la Russia non solo è pronta per i negoziati, ma che a un certo punto, proprio all’inizio del conflitto, ha condotto questi negoziati e che è stato siglato anche un accordo reciprocamente accettabile” ha detto Putin durante la cerimonia di presentazione delle credenziali agli ambasciatori stranieri, “La parte ucraina, su consiglio esterno, ha però rifiutato questo accordo”. In caso contrario, ovvero in caso di una aggressione Nato, “La Russia userebbe tutti i mezzi possibili in risposta”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un’intervista all’agenzia di stampa RIA Novosti. “Nessuno sarà al sicuro, né quelli oltre l’Atlantico, né quelli oltre la Manica”, ha detto Lavrov.

Ue, “Abbassare prezzi energia e indipendenza da Russia”

Il commissario designato per l’Energia e le politiche abitative, Dan Jorgensen, nella sua audizione di conferma al Parlamento europeo ha affermato: “Una delle ragioni per cui i prezzi sono cresciuti è ovviamente la guerra in Ucraina, e anche se siamo in una posizione di gran lunga migliore rispetto a dov’eravamo nei primi mesi della guerra, non siamo ancora dove dovremmo essere. Prima il 45% del nostro gas veniva dalla Russia, ora è il 18%. Ma il 18% è sempre troppo, dobbiamo essere indipendenti al 100% dai combustibili russi”.. “Se sarò nominato commissario – ha aggiunto – una delle mie principali priorità sarà abbassare i prezzi dell’energia, per la nostra industria, per le nostre persone”.

Distrutti quasi 50 droni russi, 6 morti e 23 feriti a Zaporizhzhia.

È di almeno sei morti e 23 feriti il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico russo più violento di ieri, che ha colpito “il sito di un’infrastruttura” a Zaporizhzhia. Lo denuncia via Telegram il governatore Ivan Fedorov. In tutto, tra ieri sera e la notte scorsa le difese aeree ucraine hanno abbattuto quasi 50 droni russi: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Ogni giorno e ogni notte, i nostri difensori del cielo fanno del loro meglio per proteggere lo Stato. Tutti i nostri soldati dei gruppi di fuoco mobili, la nostra aviazione e tutte le unità di difesa aerea dirigono tutta la loro precisione per far perdere il terrore russo, perché sanno quanto sia importante la loro efficacia per mantenere viva l’Ucraina. Grazie, guerrieri!”, si legge nel messaggio. “Questi attacchi avvengono ogni giorno. È importante che in questa lotta costante contro il terrore russo i nostri soldati sentano il sostegno dei loro partner – conclude Zelensky -. Con determinazione, sistemi di difesa aerea, pacchetti di difesa e una pressione costante sull’aggressore. Stiamo facendo di tutto per questo. Sono grato a tutti coloro che lo capiscono e ci aiutano a difenderci”.

I russi sono avanzati in diverse aree nel sud del Donetsk

Secondo il ministero della Difesa britannico, “La Russia continua a dare priorità al fronte meridionale di Donetsk, mantenendo rapporti di forza favorevoli in questo settore, il che spiega in parte l’accelerazione del ritmo della sua offensiva – conclude il rapporto -. Nonostante le pesanti perdite, la Russia continua a reclutare un gran numero di soldati per sostenere le sue operazioni nel sud dell’Ucraina”. Sulla base di informazioni di intelligence, si legge nel rapporto, durante la settimana i russi hanno preso il controllo di diversi piccoli insediamenti e in alcune aree sono avanzati fino a 9 chilometri. Inoltre, 15 km a sud-est di Pokrovsk, la Russia ha catturato Selidovo, il che probabilmente crea le condizioni affinché Mosca possa minacciare l’hub logistico di Pokrovsk.

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