Da martedì, la Borsa di Tokyo ha esteso i suoi orari di negoziazione di 30 minuti. L’obiettivo è attrarre investitori internazionali e stimolare l’attività di trading. Si tratta della prima estensione dell’orario di chiusura in 70 anni. La borsa sarà aperta dalle 9.00 alle 15.30, con una pausa pranzo di un’ora, come indicato dal Japan Exchange Group Inc., la società madre del gestore della borsa. L’ultima modifica degli orari di mercato risale al novembre 2011, quando l’orario di chiusura della sessione mattutina fu esteso di 30 minuti. Gli analisti rimangono incerti se questa modifica porterà a un aumento delle attività di trading. Martedì, secondo i dati JPX, il volume degli scambi sul Prime Market si è attestato intorno a 1,9 miliardi di azioni. L’estensione mira anche a offrire agli investitori più tempo per fare trading in caso di problemi, come un’interruzione del sistema. Nel 2020, un problema tecnico costrinse la Borsa di Toronto a chiudere per un’intera giornata, alimentando il dibattito sull’estensione degli orari di negoziazione per mitigare l’impatto di malfunzionamenti del sistema. Anche con questa modifica, la Borsa di Tokyo continuerà ad avere orari di negoziazione più brevi rispetto ad altre borse principali, come New York, aperta per sei ore e mezza, e Londra, aperta per otto ore e mezza. Tokyo ha introdotto un nuovo sistema di “asta di chiusura”, dove gli ordini degli ultimi cinque minuti saranno utilizzati solo per determinare i prezzi di chiusura. Masahiro Ichikawa, capo stratega di mercato presso Sumitomo Mitsui DS Asset Management Co., ritiene che la misura possa attrarre investitori esteri, soprattutto in Asia. “Per incrementare il volume degli scambi, è essenziale dimostrare che il Giappone è un mercato attraente, sostenuto dalla crescita delle aziende nazionali”, ha affermato Makoto Sengoku, analista senior presso Tokai Tokyo Intelligence Laboratory Co, aggiungendo che potrebbero volerci alcuni anni per raggiungere questo obiettivo.