È ufficiale: Gibellina sarà la ‘Capitale italiana dell’arte contemporanea’ per il 2026. La città siciliana ha prevalso su altre quattro finaliste – Carrara, Gallarate, Pescara e Todi – conquistando il prestigioso titolo che la vedrà protagonista del panorama artistico e culturale nazionale per un intero anno. L’annuncio è stato dato dal Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che ha lodato Gibellina, cittadina della provincia di Trapani,per la sua unicità, definendola “una città opera e da abitare”, un luogo dove l’arte si fonde con la vita quotidiana. Grande soddisfazione ha espresso il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani: “Questo riconoscimento celebra una città simbolo di rinascita culturale e architettonica, un luogo che, dalla tragedia del terremoto, ha saputo risorgere come punto di riferimento internazionale per l’arte contemporanea e l’innovazione creativa”, ha detto, sottolineando il valore di Gibellina come emblema di resilienza e rinascita.
Gibellina, distrutta dal terremoto del 1968 e ricostruita grazie a una visione artistica e architettonica innovativa, è diventata nel corso dei decenni un museo a cielo aperto, dove le opere di artisti di fama internazionale si integrano nel tessuto urbano. La città ospita installazioni iconiche come il Cretto di Alberto Burri, che copre le rovine della vecchia Gibellina e rappresenta uno dei più celebri esempi di land art al mondo. Per Schifani, la scelta di Gibellina come Capitale dell’arte contemporanea “sottolinea non solo l’’importanza storica e culturale di questo Comune siciliano, ma anche l’incredibile contributo della nostra regione al panorama artistico nazionale”.
Occasione unica
La designazione a Capitale dell’Arte contemporanea rappresenta un’occasione unica per Gibellina di attrarre visitatori, investimenti e nuovi progetti culturali. “Ci impegneremo affinché Gibellina, al di là del contributo statale, possa contare su ulteriori risorse finanziarie per dare impulso a iniziative che valorizzino il territorio e promuovano l’arte contemporanea in tutte le sue forme”, ha spiegato Schifani. Il Presidente ha fatto riferimento anche ad Agrigento, che nel 2025 sarà Capitale italiana della Cultura, sottolineando la volontà di sostenere entrambe le città in questo percorso, così da rafforzare la posizione della Sicilia come terra di cultura e innovazione artistica. Si è detto profondamente emozionato il Sindaco di Gibellina, Salvatore Sutera, “soprattutto perché questo segna una tappa importante per il rilancio di qualcosa che era già grandioso”. Per il primo cittadino questo riconoscimento rappresenta il culmine di un percorso iniziato decenni fa, quando la cittadina, distrutta dal terremoto del 1968, rinacque come simbolo di rinascita culturale e sperimentazione artistica grazie all’ambiziosa visione di Ludovico Corrao, l’allora sindaco: “Questa è la consacrazione che quella utopia è diventata realtà e che si può soltanto crescere aiutando non solo Gibellina,ma tutto il territorio circostante”.
Prestigioso riconoscimento
L’Assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, si è detto orgoglioso per la proclamazione di Gibellina. “Dopo Agrigento Capitale italiana della Cultura, la Sicilia ottiene un nuovo e prestigioso riconoscimento”, ha detto. Due città siciliane, in anni consecutivi, rappresenteranno il cuore pulsante della cultura italiana, a testimonianza della straordinaria ricchezza culturale dell’Isola. “Un segno tangibile – ha proseguitol’Assessore – della straordinaria ricchezza culturale della Sicilia, che rappresenta uno scrigno a cielo aperto dove si fondono e convivono etnie e tradizioni in una unicità irripetibile”.