Circa 95 persone hanno perso la vita in quella che viene considerata la più devastante inondazione nella storia moderna della Spagna. Le piogge torrenziali hanno colpito la regione orientale di Valencia, distruggendo ponti ed edifici. I meteorologi hanno riportato che in alcune zone della regione è caduta in otto ore la quantità di pioggia di un intero anno, causando incidenti sulle autostrade e sommergendo i terreni agricoli. La regione produce due terzi degli agrumi coltivati in Spagna, uno dei principali esportatori mondiali. Il ministro della Difesa, Margarita Robles, ha dichiarato alla radio Cadena Ser che un’unità militare specializzata inizierà le operazioni di soccorso nelle aree più colpite, setacciando fango e detriti con l’aiuto di cani addestrati. Alla domanda sul possibile aumento del numero delle vittime, ha risposto: “Purtroppo non siamo ottimisti”. Sono stati messi a disposizione 50 obitori mobili. Il primo ministro Pedro Sanchez ha promesso di ricostruire le infrastrutture distrutte e ha dichiarato in un discorso televisivo: “Per coloro che stanno ancora cercando i propri cari, tutta la Spagna piange con voi”. Cancellati treni per Madrid e Barcellona mentre scuole e altri servizi essenziali sono stati sospesi nelle zone più colpite. La compagnia elettrica i-DE, parte di Iberdrola, ha riferito che circa 150.000 clienti a Valencia sono rimasti senza corrente. I servizi di emergenza hanno esortato i cittadini a evitare gli spostamenti e a seguire le indicazioni ufficiali. Alcune aree di Valencia, come Turis, Chiva e Bunol, hanno registrato oltre 400 mm di pioggia, portando l’agenzia meteorologica AEMET a dichiarare un’allerta rossa martedì, poi ridotta a gialla mercoledì con il miglioramento delle condizioni meteo. Inondazioni si sono verificate anche in Andalusia. I meteorologi avvertono di ulteriori maltempi mentre la tempesta si sposta verso nord-est.