Le principali organizzazioni agricole europee e i consorzi di prodotti alimentari di qualità, tra cui Coldiretti e Filiera Italia, hanno lanciato un allarme rivolgendosi direttamente all’Agenzia europea per la sicurezza alimentare. In una lettera indirizzata al Direttore esecutivo dell’Efsa, Bernhard Url, le organizzazioni esprimono forte preoccupazione per l’aggiornamento delle linee guida sui requisiti scientifici necessari per la richiesta di autorizzazione di nuovi alimenti. Secondo i firmatari, l’aggiornamento proposto dall’ Efsa non risponde alle aspettative espresse nella nota n. 5469/24, supportata da 17 ministri dell’agricoltura di diversi Paesi europei. In particolare, la nota fa riferimento a un principio cardine della politica europea in materia di sicurezza alimentare: il principio di precauzione, considerato essenziale per garantire la tutela dei cittadini e dei consumatori. Un punto di particolare rilievo nella contestazione è la gestione degli alimenti a base cellulare, prodotti mediante coltivazione di cellule isolate da piante e animali. Le organizzazioni agricole evidenziano come il regolamento sui nuovi alimenti non sia attualmente adeguato per affrontare le sfide etiche, sociali, ambientali ed economiche poste da questi prodotti innovativi. Il Parlamento Europeo, infatti, ha già sollevato dubbi in merito alla strategia europea per le proteine, sottolineando la complessità di questo nuovo scenario alimentare.
Il mancato allineamento
Tra le critiche mosse all’ Efsa, c’è la mancata considerazione della richiesta avanzata dai ministri di allineare la valutazione degli alimenti prodotti in laboratorio con le rigorose procedure previste per i medicinali. I firmatari della lettera lamentano che siano stati ignorati aspetti cruciali come gli studi preclinici e clinici, che dovrebbero essere inclusi tra i criteri di valutazione della sicurezza di questi prodotti. Ulteriori preoccupazioni sono state sollevate riguardo alla gestione degli ormoni, dei fattori di crescita e dei residui antimicrobici, questioni critiche che erano state sollevate durante la consultazione pubblica da parte del mondo scientifico. Alla luce di queste preoccupazioni, le organizzazioni agricole europee chiedono all’ Efsa di rivedere l’aggiornamento delle linee guida, tenendo conto delle richieste formali espresse dai ministri dell’agricoltura e dal Parlamento europeo. Se tali istanze non verranno accolte, le organizzazioni annunciano mobilitazioni, con l’obiettivo di ottenere il blocco delle procedure di autorizzazione per i prodotti alimentari coltivati in laboratorio. I firmatari ribadiscono che la loro posizione si basa sul principio di precauzione, descritto come “un pilastro essenziale delle politiche alimentari perseguite dall’Unione europea”. Tale principio è ritenuto fondamentale per garantire la sicurezza non solo degli agricoltori, ma anche dei consumatori europei, in un contesto che sta cambiando radicalmente con l’introduzione di nuovi metodi di produzione alimentare.
L’appello
Tra i firmatari della lettera vi sono figure di spicco del panorama agricolo europeo, tra cui Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti, e Luigi Scordamaglia, Ceo di Filiera Italia e Presidente di Eat Europe. L’appello punta a richiamare l’attenzione delle istituzioni comunitarie su un tema di grande importanza per il futuro del settore agroalimentare e della sicurezza alimentare.