Il presidente cinese Xi Jinping ha comunicato al presidente russo Vladimir Putin che la situazione globale è nel caos, ma che la collaborazione strategica tra Cina e Russia rappresenta una forza stabilizzante nel contesto dei cambiamenti più significativi degli ultimi cento anni. A maggio, Xi e Putin hanno annunciato una “nuova era” di partenariato tra i due principali rivali degli Stati Uniti, descritti come un egemone aggressivo della Guerra Fredda che diffonde caos globale. “Il mondo sta attraversando cambiamenti senza precedenti in un secolo, con una situazione internazionale caotica – ha dichiarato Xi a Putin a Kazan, in apertura del vertice BRICS – Sono convinto che l’amicizia tra Cina e Russia perdurerà per generazioni e che la responsabilità dei grandi paesi verso il loro popolo rimarrà immutata”. La Russia, impegnata in un conflitto con le forze ucraine sostenute dalla NATO, e la Cina, sotto pressione dagli USA per la sua crescente forza militare ed economica, hanno trovato una causa geopolitica condivisa. Entrambi i paesi descrivono l’Occidente come decadente e in declino. Il presidente USA, Joe Biden, ha definito Xi un “dittatore” e ha accusato Putin di essere un “assassino” e un “folle”. Pechino e Mosca hanno criticato questi commenti. “La cooperazione russo-cinese negli affari mondiali è un fattore chiave di stabilità sulla scena mondiale – ha dichiarato Putin – Intendiamo rafforzare ulteriormente il coordinamento su tutte le piattaforme multilaterali per garantire la sicurezza globale e un ordine mondiale equo”. Xi ha sottolineato che la cooperazione all’interno del gruppo BRICS è “la piattaforma più importante per solidarietà e cooperazione tra paesi emergenti e in via di sviluppo”, aggiungendo che rappresenta “una forza fondamentale nella promozione di una multipolarità globale equa e ordinata, nonché di una globalizzazione economica inclusiva e tollerante”.