giovedì, 21 Novembre, 2024
Esteri

Raid di Israele a nord di Gaza, 87 morti e oltre 40 feriti. Meloni: “Serve un cessate il fuoco”

Netanyahu a Trump: "Israele prende le decisioni in base ai suoi interessi"

“Io penso che la proposta di un cessate il fuoco, anche temporaneo, che l’Italia porta avanti insieme ad altri Paesi possa essere la chiave di volta. Sappiamo che da parte libanese c’è un’adesione, adesso lo sforzo va fatto da parte di Israele e credo che l’uccisione di Sinwar, simbolo degli attacchi del 7 ottobre, possa oggettivamente fornire una finestra per aprire una storia nuova”. Così la premier Giorgia Meloni a In Mezz’ora in un intervista raccolta durante la missione in Libano di due giorni fa. “Non ho fatto mistero di essere molto preoccupata della situazione in Medio Oriente ed è per questo che chiunque possa fare qualcosa deve il massimo sforzo. Noi abbiamo solamente l’arma della diplomazia ed è per questo che sono venuta a parlare con il primo ministro libanese, il presidente del Parlamento libenaese, parlo spesso con Netanyahu e con tutto i leader della zona”.

Netanyahu: “Israele prende decisioni in base al suo interesse”

Parlando ieri con l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che tiene in conto le argomentazioni degli Stati Uniti, ma prenderà le sue decisioni nell’Interesse esclusivo di Israele. Lo riferisce Times of Israelcitando l’ufficio del primo ministro israeliano. “Il primo ministro Netanyahu ha ribadito ciò che ha detto anche pubblicamente: Israele tiene conto delle questioni sollevate dall’amministrazione statunitense, ma alla fine prenderà le sue decisioni in base ai suoi interessi nazionali”, ha riferito l’ufficio.

Il numero 2 di Hezbollah si è trasferito a Teheran

Il vice segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, si è trasferito a Teheran il 5 ottobre. Lo riferisce il sito di notizie emiratino Aram News citando una fonte iraniana a conoscenza dei fatti. Qassem sarebbe partito da Beirut su un aereo iraniano accompagnato dal ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araqchi.

Teheran: “Nessun ruolo nell’attacco a residenza Netanyahu”

Sabato un alto funzionario del governo israeliano, rimanendo anonimo e non apportando alcuna prova, aveva riferito alla tv Channel 12 che “l’Iran ha cercato di eliminare il primo ministro Benyamin Netanyahu”. Per tutta risposta ieri il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha respinto le accuse così: “Il regime sionista si è formato sulla base di menzogne e di distorsioni dei fatti. Diffondere menzogne è il metodo attuale e permanente del regime e dei suoi leader criminali”.

Oltre 170 razzi dal Libano, “Quattordici attacchi da Israele in quindici minuti”

Secondo l’esercito israeliano oggi sono stati lanciati più di 170 razzi dal Libano verso il nord di Israele. L’agenzia di stampa statale libanese segnala allo stesso tempo che nella giornata di oggi sono stati effettuati “14 attacchi israeliani” in 15 minuti su un villaggio di confine.

Idf, colpiti 175 obiettivi terroristici a Gaza e in Libano

L’Aeronautica militare israeliana, ha reso noto ieri un comunicato dell’Idf, ha colpito nella sola giornata di sabato circa 175 obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza e in Libano, mentre proseguono gli scontri ravvicinati sul terreno sia in Libano sia nella Striscia. Tra gli obiettivi colpiti ci sono depositi di armi, pozzi di lancio e infrastrutture terroristiche di Hamas ed Hezbollah, si legge nella nota pubblicata su Telegram. L’Aeronautica “ha colpito ed eliminato oltre 65 terroristi Hezbollah nel sud del Libano e ha colpito decine di obiettivi terroristici di Hezbollah, comprese cellule terroristiche, lanciatori diretti verso civili israeliani e siti di infrastrutture terroristiche. Le truppe dell’Idf continuano l’attività operativa nelle parti settentrionale, meridionale e centrale della Striscia di Gaza”.

Gaza, 87 morti e 40 feriti a Beit Lahiya: “Bimba estratta viva dalle macerie”

Un massiccio attacco israeliano ha ucciso 87 persone e ferite almeno 40 radendo al suolo l’intero quartiere di Beit Lahia, nel nord del territorio palestinese, “e ci sono ancora morti sotto le macerie”, ha detto ieri nel primo pomeriggio all’AFP il portavoce della Protezione Civile Mahmoud Bassil. L’esercito israeliano ha negato che il bilancio delle vittime fornito dalle autorità di Gaza corrisponda alle informazioni in suo possesso.

Nelle prime ore di domenica mattina, i soccorritori hanno estratto una bambina ancora viva. L’attacco, scrive Al Jazeera, fa parte dell’assedio israeliano in corso nel nord di Gaza e del tentativo dell’esercito di liberare l’area da circa 400.000 residenti. Molti palestinesi si rifiutano di andarsene perché ritengono che non gli sarà mai più permesso tornare e che saranno presi di mira ovunque vadano.

Msf, “Ospedali assediati a nord di Gaza, pazienti intrappolati”

“Mentre il nord della Striscia di Gaza è sotto assedio da oltre 2 settimane, è assolutamente fondamentale garantire la protezione delle poche strutture sanitarie ancora funzionanti”, avverte Medici Senza Frontiere (Msf). “La popolazione deve continuare ad accedere alle cure mediche e ai trattamenti salvavita. Chiediamo alle forze israeliane di fermare immediatamente gli attacchi contro gli ospedali nel nord di Gaza” afferma Anna Halford, coordinatrice delle emergenze di Msf a Gaza.

Onu: “L’incubo a Gaza si intensifica, scene orribili”

Il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente Tor Wennesland ha lanciato l’allarme: nella Striscia nessun luogo è sicuro per i civili per sfuggire ai bombardamenti. “L’incubo a Gaza si sta intensificando. Scene orribili si stanno svolgendo nella Striscia settentrionale, tra conflitti, incessanti attacchi israeliani e una crisi umanitaria in continuo peggioramento. A Beit Lahiya la scorsa notte, decine di persone sarebbero state uccise in raid aerei israeliani. Ciò segue settimane di operazioni che hanno causato decine di vittime civili e una quasi totale mancanza di aiuti umanitari al nord”.

L’esercito israeliano ordina di evacuare l’area a sud di Beirut

L’esercito israeliano ha chiesto ai residenti di due quartieri nella periferia sud di Beirut di evacuare, in previsione di un attacco a due edifici che a detta israeliana, ospiterebbero strutture di Hezbollah. Gli edifici si trovano nei quartieri di Haret Hreik e Hadath Beirut, ha detto l’IDF in un messaggio alla popolazione. “Siete nelle vicinanze di strutture e interessi affiliati a Hezbollah, contro i quali le Forze di Difesa Israeliane agiranno nel prossimo futuro”, ha avvertito. “Per la vostra sicurezza e quella dei vostri familiari, dovete evacuare immediatamente l’edificio e gli edifici adiacenti e spostarvi di una distanza di almeno 500 metri da essi”, ha aggiunto, con le foto satellitari dei due edifici a supporto. 3.40

Arrestato a Berlino un libico, pianificava un attacco all’ambasciata israeliana

Un uomo libico sospettato di appartenere all’organizzazione dello Stato islamico (IS) e di pianificare un attacco all’ambasciata israeliana in Germania è stato arrestato vicino a Berlino. Il sospetto è sospettato di “sostenere un gruppo terroristico all’estero”, secondo la stessa fonte, che ha specificato che si trattava di IS. Il quotidiano Bild ha riferito che i commando della polizia hanno fatto irruzione in serata in un appartamento a Bernau, a nord di Berlino, e hanno preso in custodia il 28enne. Il giornale ha detto che le autorità tedesche hanno agito in seguito a una soffiata di un’agenzia di intelligence straniera e che l’uomo non era stato inserito in nessuna lista di controllo dei militanti in Germania.

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