Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato ieri mattina al Parlamento europeo, dove è stato ricevuto dalla presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola. A dare il benvenuto al presidente ucraino all’ingesso protocollare dell’Eurocamera la vicepresidente del Pe ed eurodeputata del Pd, Pina Picierno, l’eurodeputato tedesco verdi Sergey Lagodinky e la presidente della sottocommissione difesa, l’eurodeputata tedesca, Marie-Agnes Strack-Zimmermann. Zelensky, dopo un bilaterale a tre, incontrerà anche i capigruppo del Parlamento europeo.
Metsola: pronto Pe su aiuti a Ucraina, chi distrugge paga
“Stiamo mandando il più chiaro dei segnali: chi ha cercato di distruggere l’Ucraina pagherà per ricostruirla”. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola confermando che martedì prossimo 22 ottobre il Parlamento europeo voterà le norme di competenza sul prestito da 35 miliardi dell’Ue a Kiev.
Borrell, sbloccare aiuti militari a Kiev entro fine mandato
In vista della visita di Zelensky al parlamento Ue, l’Alto Rappresentante Josep Borrell, sottolineando la necessità di una “maggiore capacità di supporto aereo per evitare che il sistema elettrico venga completamente distrutto”, ha ribadito: “Dobbiamo sostenere l’Ucraina, non solo dal punto di vista militare, ma anche dal punto di vista civile, per garantire la fornitura di elettricità, nessun Paese può funzionare senza. Il 70% della capacità di produzione di energia elettrica è stata distrutta. Forniamo nuovi generatori, ma i nuovi generatori vengono distrutti nei giorni successivi. Dobbiamo fermare il ciclo: loro distruggono, noi ripariamo. Questo significa più supporto aereo. Significa maggiore capacità di supporto aereo, per evitare che il sistema elettrico venga completamente distrutto”. “.
“Questa è una guerra esistenziale” ha aggiunto Borrell, auspicando che “gli Stati membri continuino a sostenere l’Ucraina”. “Da parte mia – ha concluso – continueremo con la missione di addestramento e spero che finalmente, prima della fine del mio mandato, otterrò un accordo per sbloccare i pagamenti del Fondo europeo per la pace e per fornire maggiore sostegno militare all’Ucraina”.
La Nato è la nostra unica speranza di sicurezza
“L’invito all’adesione” alla Nato “non supera nessuna linea rossa”. Lo ha assicurato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in una conferenza stampa a margine del lavori del Consiglio europeo, invitando “i partner a rispettare le promesse”. “Per noi la Nato è un ombrello di sicurezza, è l’unica speranza. Se i partner non rispetteranno le promesse per noi sarà molto difficile nei confronti della Russia”.
Rutte, Kiev entrerà nella Nato ma non si sa quando
Arrivando alla riunione dei ministri della Difesa dell’organizzazione iniziata ieri a Bruxelles il segretario generale dell’Alleanza atlantica Rutte ha ribadito che l’Ucraina sarà uno stato membro della Nato, anche se non si sa quando. Qualche altro Paese potrebbe entrare nell’organizzazione transatlantica prima di Kiev, ma è sicuro che “l’Ucraina sarà membro della Nato in futuro”, e che le iniziative di sostegno a Kiev che l’Alleanza stessa ha accettato e il sostegno e le garanzie di sicurezza bilaterali degli Stati membri all’Ucraina costituiscono “un ponte” per l’ingresso del paese nella Nato.
Per quanto riguarda le relazioni della Nato con la Russia, Rutte ha detto che nel breve termine si tratta di garantire che Mosca non raggiunga il suo obiettivo in Ucraina. Sui legami a lungo termine, ha detto di non voler anticipare il dibattito, anche se “è in corso”. “È una relazione che dobbiamo costruire sul lungo termine”, ha aggiunto. Rutte ha anche invitato la Bielorussia a cessare il suo sostegno all’aggressione russa in Ucraina, e si è detto convinto che Minsk stia dando questo sostegno “da una posizione di debolezza”. Rutte ha anche ricordato che al vertice dei leader dell’Alleanza tenutosi l’estate scorsa a Washington è stato stabilito che il percorso dell’Ucraina verso l’adesione è “irreversibile”. Zelensky parteciperà oggi alla riunione della Nato per riferire della situazione sul fronte orientale della guerra e nella regione russa di Kursk. L’Alleanza, da parte sua, lo informerà sui progressi nelle decisioni prese a sostegno di Kiev.
Scholz: “Decisioni Germania non cambieranno”
Dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato il suo piano per risolvere il conflitto, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato che nulla cambierà nella posizione e nelle decisioni della Germania sull’Ucraina. “Conoscete la posizione della Germania sulle questioni toccate. Non cambierà nulla”, ha detto Scholz all’arrivo al summit Ue. “Ma voglio dire molto chiaramente che la cosa più importante è che siamo solidali e discutiamo di ciò che è possibile. L’attenzione è rivolta all’assegnazione di fondi in modo che l’Ucraina possa difendersi”, ha aggiunto il cancelliere.
“Kiev nella Nato? Scholz non dice né sì né no”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto, in conferenza stampa, che il cancelliere tedesco Olaf Scholz non ha risposto “né sì né no” alla possibilità di invitare l’Ucraina nella Nato, “ci stiamo lavorando”. Per quanto riguarda invece le armi a lungo raggio, Zelensky ha dichiarato: “La Germania non ce le ha mai date e quindi devo fare un passo indietro. Io rispetto le sue opinioni – ha aggiunto – e può scegliere se darcele o no, ma non può raccomandare se attaccare o no perché non ce le ha date. Io credo che ci possa dare le armi e non dare il permesso, dimostrando la volontà di sostegno al piano per la vittoria”. L’autorizzazione, in questo scenario, arriverebbe in un secondo momento, “quando la Russia dirà se è pronta a fermare la guerra o no”.
Dalla maggioranza dei leader Ue sostegno al piano tranne che da Orban e Fico
“La maggioranza dei leader Ue ha espresso pieno supporto al piano di pace e sono contento che abbiamo una strada chiara davanti. Sono molto grato a tutti per il sostegno al nostro percorso verso l’Ue: ci hanno supportato con aiuti finanziari e militari sin dall’inizio della guerra”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a margine del Consiglio europeo.
Lo riferisce una fonte diplomatica Ue. I leader dell’Ue hanno mostrato “forte sostegno” per il piano della vittoria illustrato da Volodymyr Zelensky durante il Consiglio europeo, con l’eccezione di due Paesi che sono l’Ungheria e la Slovacchia. Il premier ungherese, Viktor Orban, si è opposto in toto al piano ucraino, mentre lo slovacco, Robert Fico, ha espresso, prendendo la parola per un tempo molto più lungo, differenti vedute su alcuni aspetti del piano.
Orban: “Il piano vittoria di Zelensky spaventoso, l’Ue cambi strategia”
Il premier ungherese Viktor Orban ha commentato su Facebook: “Quello che è stato delineato ieri nel Parlamento ucraino è più che spaventoso. Sono tra coloro che chiedono all’Unione europea di cambiare la sua attuale strategia. L’Unione Europea è entrata in guerra con una strategia mal organizzata e mal eseguita costruita sulla base di calcoli sbagliati, di cui è responsabile primariamente la Presidente della Commissione. Stiamo perdendo questa guerra, quindi la strategia non funziona. Dobbiamo fare un cambiamento! Ma questo non vuol dire che abbiamo bisogno di più guerre, armi più pericolose e armi a lungo raggio, dobbiamo” virare su una “strategia di pace anziché alla strategia di guerra.
Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco e negoziati di pace!”, riafferma. Orban: “Chiederò a Macron e Scholz di riprendere il dialogo con Mosca a nome dell’Ue” Per questo in occasione del vertice dei capi di stato e di governo dei 27 il premier ungherese Viktor Orbán chiederà al presidente francese Emmanuel Macron, e al cancelliere tedesco, Olaf Scholz, di riprendere il dialogo con la Russia a nome dell’Unione Europea, con l’obiettivo di capovolgere una strategia che – a suo dire – non funziona. “Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco e di negoziati di pace”, ha aggiunto, in un messaggio in cui ha confermato che chiederà a Macron e Scholz di contattare Putin e avviare i negoziati ‘il prima possibile’, al fine di trovare una ‘via d’uscita’ alla situazione attuale.
Trump si è detto d’accordo su Kiev nella Nato
Rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa a margine del Consiglio europeo riguardo al suo colloquio con Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto “Non aggiungerò altro sul colloquio che ho avuto con Trump rispetto a quanto già detto, quel colloquio era tra me e lui. Abbiamo parlato della Nato, io gli ho presentato le mie argomentazioni” per l’ingresso dell’Ucraina “e lui ha detto che era d’accordo. Significa quel che significa”.