domenica, 22 Dicembre, 2024
Economia

Bilancio. Confcommercio: bene le conferme degli interventi di riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro

Conftrasporto: "Nessun impatto delle accise sull'autotrasporto".

Con il disegno di legge di bilancio da 30 miliardi per il 2025, varato dal Consiglio dei Ministri, si avvia il percorso di riduzione del deficit illustrato nel Documento programmatico di bilancio trasmesso a Bruxelles. “Percorso sfidante”, rileva nella sua analisi la Confcommercio, “perché si tratta di tenere sotto stretto controllo l’aggregato della spesa netta e, al contempo, di recuperare spazi di intervento per sostenere la crescita e gli investimenti pubblici e privati necessari per affrontare transizione digitale e transizione ambientale. Per quanto è fin qui emerso, bene, intanto, nell’impianto della legge di bilancio per il prossimo anno, conferme ed efficientamento ”, evidenzia la Confederazione, “delle misure di riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro, nonché degli interventi in materia di detassazione di premi di produttività e fringe benefits, di super-deduzione del costo del lavoro per assunzioni a tempo indeterminato, di decontribuzione per l’occupazione di giovani e donne nel Mezzogiorno, di decontribuzione Zes e di incentivazione dell’autoimpiego”.

Irpef ridurre seconda aliquota

“Quanto all’Irpef”, prosegue l’analisi della Confcommercio, “se ne conferma l’impianto a tre aliquote. Occorre, però, il massimo impegno per pervenire, anche con il supporto degli esiti del concordato preventivo biennale, all’attesa riduzione al 33% della seconda aliquota. Andranno, inoltre, attentamente valutati gli impatti del processo di riordino delle spese fiscali attraverso l’applicazione di un meccanismo di “quoziente familiare”, della revisione delle accise – fermo restando l’impegno all’esclusione di ripercussioni negative per l’autotrasporto professionale – e dei rivisti bonus per ristrutturazioni edilizie. Importanti l’impegno per l’allineamento delle risorse per la sanità con la crescita del PIL nominale e, sul versante previdenziale, l’incentivazione della permanenza al lavoro”.

Crescita, Pnrr e riforma fiscale

“In generale, per sostenere la crescita”, osserva ancora la Confederazione, “restano determinanti la messa a terra degli interventi del Pnrr, l’avanzamento della riforma fiscale ed una spending review orientata alla riqualificazione della struttura della spesa pubblica”.

Niente aumento delle accise

Commentando la conferenza stampa del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sulle misure prese dal Consiglio dei Ministri, il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, Pasquale Russo esprime soddisfazione. “Bene le dichiarazioni del Ministro Giorgetti che confermano che non ci saranno impatti per le imprese di autotrasporto rispetto a possibili interventi di natura fiscale sui carburanti”. “Confidiamo, di conseguenza”, evidenzia Russo, “che tale impostazione verrà seguita anche durante l’iter parlamentare della Legge di Bilancio e del decreto fiscale annunciato dal Ministro. Conftrasporto-Confcommercio ha già evidenziato la contrarietà a interventi di natura fiscale sulla tassazione energetica, e anche i richiami alla legislazione europea appaiono una forzatura rispetto alle disposizioni normative in vigore”.

Discutere di governance portuale

In tema di obblighi europei, Conftrasporto rileva come “nel Documento Programmatico di Bilancio 2025 in ottemperanza al Piano Strutturale di Bilancio di medio termine, con riferimento agli investimenti per i trasporti, vengono evidenziate misure fondamentali per il nostro settore, quali lo Sportello unico doganale dei controlli, cold ironing e finanziamento del trasporto ferroviario che rientrano nell’ambito del Pnrr e dei fondi collegati, e su cui Conftrasporto-Confcommercio auspica, più che la ripetizione in nuovi documenti, la realizzazione e la messa in funzione in breve tempo, superando le criticità che si riscontrano”. “Infine”, puntualizza Russo, “richiederebbe qualche ulteriore dettaglio quanto previsto per l’aggiudicazione competitiva delle concessioni nelle aree portuali, che appare una formulazione poco chiara e su cui invece, come su tutto il tema della governance portuale, sarebbe opportuno una operazione di confronto e trasparenza sulle intenzioni del Governo”.

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