lunedì, 23 Dicembre, 2024
Esteri

Attacco russo su Mykolaiv, 1 morto e 23 feriti. Zelensky: piano di vittoria al vertice dell’Ue

ISW: la Russia sta colpendo il corridoio del grano. Turner: "Nessun rischio serio di escalation nucleare da parte di Mosca"

Sette missili S-300 hanno colpito la regione di Mykolayiv nell’Ucraina meridionale e due missili guidati Kh-59 sono stati lanciati contro le regioni di Chernihiv e Sumy. A partire dalle 2:30 i russi hanno lanciato missili balistici contro Mykolayiv. Si sarebbero contate sette esplosioni. Dopo gli attacchi missilistici, sono scoppiati incendi in diversi luoghi della città. Alle cinque del mattino è stato nuovamente annunciato l’allarme aereo nella regione. Una donna è morta e 23 persone sono rimaste ferite. Lo ha reso noto su Telegram il governatore dell’omonima regione, Vitaly Kim, come riporta Rbc-Ucraina. Le immagini diffuse dai primi soccorritori mostrano diversi edifici avvolti dalle fiamme e i vigili del fuoco al lavoro per spegnere gli incendi.

Nella notte abbattuti 12 droni russi su 17

Nel frattempo, l’aeronautica militare ucraina ha dichiarato di aver abbattuto 12 dei 17 droni d’attacco di progettazione iraniana partiti dalla Russia e diretti proprio sulla regione di Mykolaiv. Altri quattro velivoli senza pilota nemici sono dispersi. Le truppe ucraine hanno bombardato più volte Gorlovka e Donetsk secondo fonti russe la contraerea ha distrutto tre droni sulle regioni di Belgorod, Kursk e Tula.

Tre feriti a Mosca da una bomba piazzata sotto un’auto

Il Comitato investigativo all’agenzia Tass ha reso noto che tre persone, tra cui un imprenditore e suo figlio di sei anni, sono rimaste ferite ieri nell’esplosione di una bomba piazzata sotto un’automobile in un quartiere nel sud-ovest di Mosca. L’imprenditore vittima dell’attacco è Viktor Mishachev, amministratore delegato di Shaker Group, un’azienda che commercia cosmetici e gestisce attività di intrattenimento, ristoranti e bar a Mosca, San Pietroburgo e in altre città russe. Gli inquirenti ipotizzano diversi moventi per l’attentato, tra i quali rivalità economiche o rancori personali.

I russi avanzano nella città di Toretsk

L’esercito russo è avanzato nella città di Toretsk, nella regione di Donetsk, e sta distruggendo intere aree con l’artiglieria. “Il nemico – afferma l’addetta stampa del gruppo tattico-operativo “Lugansk” Anastasia Bobovnikova – usa l’artiglieria, distrugge la città, distrugge i quartieri a Toretsk”. Il portavoce ha anche detto che, secondo le informazioni dell’intelligence ucraina, i russi stanno cercando di approfittare del clima secco nella regione di Donetsk, utilizzando attivamente l’artiglieria e i droni per raggiungere i propri obiettivi prima che inizi il gelo.

Kiev chiama 900mila cittadini al servizio leva entro fine anno

Il governo ucraino prevede di inviare entro la fine dell’anno 900.000 convocazioni a cittadini soggetti al servizio militare e coloro che non risponderanno alla chiamata rischiano una multa da 17.000 a 25.500 grivnie (circa 378-567 euro). Lo riporta Ukrainska Pravda.

ISW: la Russia sta colpendo il corridoio del grano

In un rapporto dell’Istituto per lo studio della guerra (ISW) si legge che gli attacchi russi contro i tribunali civili e altre infrastrutture dei corridoi del grano sono quasi certamente mirati a minare la fiducia occidentale nella capacità dell’Ucraina di proteggere il corridoio. Il 14 ottobre, scrive l’ISW, le forze russe hanno attaccato navi civili ormeggiate nei porti ucraini per la quarta volta dal 5 ottobre. Ciò fa parte di una chiara strategia, che mira alle aree portuali “con l’obiettivo di minare il corridoio del grano ucraino, indebolire il sostegno internazionale all’Ucraina e spingere l’Ucraina a negoziati prematuri”, ritengono gli analisti dell’Istituto.

Zelensky presenta al Parlamento Kiev il piano della Vittoria

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky presenterà il suo ‘Piano della Vittoria’ durante un discorso alla Verkhovna Rada, il Parlamento del Paese. “Mercoledì 16 ottobre il presidente Volodymyr Zelensky parlerà alla Verkhovna Rada. Chiaramente c’è solo una ragione per questo evento: la presentazione pubblica del Piano della Vittoria”, ha annunciatoieri su Telegram un consigliere dell’ufficio presidenziale, Sergiy Leshchenko.

Piano di vittoria al vertice dell’UE del 17 e 18 ottobre

In seguito Volodymyr Zelensky parlerà al vertice dell’Unione europea del 17 e 18 ottobre per presentare anche lì il suo piano per la vittoria. “Il ministro degli Affari esteri dell’Ucraina Andrii Sybiga ci ha informato sulla situazione sul campo di battaglia e ha commentato gli elementi del piano di vittoria del presidente Zelensky presenterà al prossimo Consiglio europeo”, ha reso noto il capo della diplomazia europea Josep Borrell dopo la riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri dell’UE. Borrell ha sottolineato che l’Ucraina deve essere rafforzata politicamente e militarmente per costringere il dittatore russo Vladimir Putin ad avviare i negoziati. Ma una simile prospettiva di dialogo “è molto lontana”. Secondo lui nei colloqui è stata sollevata anche la questione della promozione e dell’integrazione della formula di pace ucraina. “Crediamo che la pace non possa essere confusa con la capitolazione”, ha aggiunto il capo della diplomazia europea. Finora non si conosce l’intero contenuto del piano di vittoria. Tuttavia, si prevede che il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, presenterà tale iniziativa durante il suo discorso alla Rada , che avrà luogo mercoledì 16 ottobre.

Turner: “Nessun rischio serio di escalation nucleare da parte di Mosca”

Secondo l’alto rappresentante della Nato a Kiev, Patrick Turner, in un’intervista a Ukrinform, non c’é attualmente alcun “rischio serio” di escalation nucleare da parte della Russia nel conflitto in Ucraina: lo ha detto. “La Russia sta “sventolando” le armi nucleari da un bel po’ di tempo – ha dichiarato – e ovviamente c’è la minaccia che ciò possa destabilizzare e indebolire le misure di deterrenza nucleare. Ma, prima di tutto, va notato chiaramente che, secondo le ultime valutazioni della Nato, attualmente non esiste alcun rischio serio di un’escalation nucleare da parte della Russia”. Ieri la Nato ha iniziato un’esercitazione nucleare che coinvolge più di 60 aerei, con voli di addestramento sull’Europa occidentale. Manovre, queste, che secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, “non portano a nient’altro che a una ulteriore escalation della tensione”.

Ue, nella risoluzione definitiva spunta una parte sulle sanzioni alla Russia

Confrontando il testo provvisorio della risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni al Senato con quello definitivo presentato oggi a Palazzo Madama, emerge che al punto 16, dove si chiede all’esecutivo di “lavorare con gli altri Stati membri e con le Istituzioni europee, anche sulla base delle proposte contenute nel ‘Rapporto Letta’ e nel ‘Rapporto Draghi'” è sparita la seguente dicitura: “per favorire la piena valorizzazione del potenziale del Mercato Unico ed un urgente rilancio della competitività europea, che richiede risorse consistenti derivanti sia da possibili strumenti comuni che da investimenti privati, per cui resta essenziale il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali”. Saltaquindi la parte relativa alla valorizzazione del potenziale del Mercato Unico, mentre compare – rispetto alla bozza circolata due giorni fa – l’impegno del governo a promuovere “una piena ed efficace applicazione delle sanzioni nei confronti della Federazione russa” e “ad adottare ulteriori effettive misure per contrastarne l’elusione, anche attraverso Paesi terzi”. Nella risoluzione definitiva inoltre compare l’invito al governo a lavorare per l’approvazione del Patto per il Mediterraneo “ispirato a un nuovo approccio paritario” della Ue nei confronti dei Paesi del vicinato Sud.

Mosca: “Nell’intesa con Pyongyang cooperazione anche nel settore della sicurezza”

Il Cremlino ha dichiarato, attraverso il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, che il previsto trattato di partenariato strategico globale tra Russia e Corea del Nord dovrebbe “prevedere una cooperazione strategica approfondita in tutti i settori, compresa la sicurezza. La formulazione del trattato non ha bisogno di essere chiarita, è abbastanza inequivocabile. La cosa principale è che il trattato prevede una cooperazione strategica approfondita in tutti i settori, compresa la sicurezza”, ha detto Peskov. Secondo Interfax, il portavoce del Cremlino stava rispondendo alla domanda “se la Russia potrebbe parteggiare per la Corea del Nord in caso di conflitto nella penisola coreana, in linea con le disposizioni del trattato” e “gli è stato anche chiesto se la Russia, a sua volta, si aspetta assistenza militare della Corea del Nord, se necessario”.

Finlandia: “La stanchezza occidentale verso Kiev sta crescendo”

I paesi occidentali sperano sempre più in una qualche forma di risoluzione del conflitto e alcuni funzionari occidentali hanno iniziato a discutere in privato le modalità per raggiungere un cessate il fuoco, nonostante le forze di Putin occupino circa un quinto del territorio ucraino. Questa lìopinione del ministro degli Esteri finlandese, Elina Valtonen, che avverte del pericolo “reale e crescente” della stanchezza dei paesi occidentali nell’aiutare l’Ucraina. Secondo Valtonen, il conflitto in Medio Oriente distoglie attenzione e risorse.

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Redazione

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