domenica, 22 Dicembre, 2024
Attualità

Zelensky ieri a Londra per incontrare Starmer e Rutte, a Parigi da Macron, poi cena con Meloni a Roma

Oggi incontrerà il Papa. "La pace è possibile entro il prossimo anno"

Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha incontrato ieri a Londra il Segretario generale della NATO, Mark Rutte, e il primo ministro britannico, Keir Starmer. Zelensky e Starmer hanno entrambi descritto la guerra con la Russia come in un momento critico e il leader ucraino chiede all’Occidente missili a lungo raggio e altro supporto per cambiare l’equilibrio sul campo di battaglia. In seguito è stato ricevuto all’Eliseo da Emmanuel Macron. Questa quinta visita di Zelensky a Parigi dall’inizio della guerra giunge all’indomani della visita del capo dello Stato francese in una zona militare dell’est della Francia dove si svolge la formazione di una brigata ucraina. L’incontro è stato occasione per Macron di “riaffermare la determinazione della Francia a continuare a fornire, nel tempo e con l’insieme dei suoi partner, un sostegno incrollabile all’Ucraina e al popolo ucraino”, si legge in una nota dell’Eliseo. La premier italiana Giorgia Meloni ha poi ricevuto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky alle 20.15 a Villa Doria Pamphilj a Roma, ma non vi sono state dichiarazioni alla stampa.

Ucraina: attacco russo a porto Odessa 8 morti

Otto persone sono state uccise e altre nove ferite, secondo l’ultimo bilancio degli attacchi russi sulla regione costiera di Odessa, nel sud dell’Ucraina. L’attacco ha colpito due navi container civile battente una battente bandiera di Panama e un’altra di Palau. bandiera di Panama, ha spiegato il governatore Oleg Kiper su Telegram. Dall’inizio della guerra, la Russia ha preso di mira ripetutamente la regione costiera ucraina di Odessa, colpendo navi e silos di grano in quello che Kiev vede come un tentativo illegale di distruggere la sua capacita’ di esportazione. “Questo è il terzo attacco contro una nave civile negli ultimi quattro giorni”, ha aggiunto la stessa fonte. L’attacco è avvenuto due giorni dopo che un missile russo ha colpito una nave battente bandiera Palau nel porto di Odessa, uccidendo una persona a bordo, secondo le autorità locali.

Ue condanna attacchi russi contro mercantili nel Mar Nero

Il portavoce dell’Ue per gli Affari Esteri, Peter Stano, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, ha sottolineato che “Nei giorni scorsi la Russia ha intensificato gli attacchi contro navi civili che trasportavano grano ucraino nel Mar Nero, minando ulteriormente la sicurezza alimentare globale e la libertà di navigazione”. L’Unione Europea condanna fermamente taliazioni, che violano “palesemente” il diritto internazionale e vanno fermate “immediatamente”. Ieri, ha continuato, “due navi sono state prese di mira con missili balistici nel porto di Odessa”, “Gli attacchi al porto hanno provocato almeno 7 morti e 11 feriti. Pochi giorni fa è stata attaccata anche una nave proveniente da Saint Kitts e Nevis; il mese scorso la Russia ha bombardato una nave che trasportava grano in Egitto”, oltre ad aver attaccato un mercantile turco. “Tutte queste azioni – ha proseguito – si aggiungono alla distruzione da parte della Russia dei depositi di grano e delle infrastrutture portuali dell’Ucraina, con attacchi mirati giornalieri, e al continuo furto di grano ucraino”.

In Crimea aeroporti militari colpiti da droni di Kiev

Per il quarto giorno consecutivo è in fiamme l’aeroporto militare di Feodosia, in Crimea, mentre nella notte un’altra infrastruttura aeroportuale militare è stata colpita da droni ucraini nel sobborgo di Maykop. Lo ha riferito il governatore locale della penisola ucraina annessa a Mosca. Ieri sera, Kiev ha dichiarato di aver distrutto un deposito che ospitava centinaia di droni esplosivi Shahed nella vicina regione di Krasnodar, un modo per “ridurre significativamente” il potere d’attacco russo.

Mourat Koumpilov, funzionario locale della repubblica di Adygea (sud), ha dichiarato su Telegram “La scorsa notte, il sobborgo di Maykop è stato attaccato da droni nemici” assicurando che “non si registrano vittime”, ma ha riferito di un incendio che i vigili del fuoco “stanno spegnendo”. Secondo il suo commento all’agenzia di stampa Interfax, una quarantina di persone sono state evacuate dalla zona attorno al sito, tra cui 13 bambini. Il canale russo Telegram Mash, noto per essere vicino alle forze dell’ordine, ha assicurato che l’Ucraina ha “tentato di attaccare” l’aeroporto militare vicino a Maykop con droni PD 2. Da parte sua, Andrii Kovalenko, funzionario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino, ha affermato che l’aeroporto vicino a Maykop e’ stato “attaccato” dalle forze ucraine e che “continua a bruciare”. Secondo il suo racconto, l’esercito ucraino ha preso di mira e “distrutto” un “deposito di carburante e lubrificanti” industriale sul sito.

Evacuato oltre un milione di civili dal Donetsk controllato da Kiev

Il capo del dipartimento delle operazioni e delle comunicazioni presso l’amministrazione militare della regione, Dmytro Petlin,ha reso noto che “durante il periodo di evacuazione dal territorio della regione di Donetsk sotto il controllo ucraino, sono state ricollocate circa 1.161 milioni di persone, tra cui 185.500 bambini e circa 46.000 persone con disabilità”. “Nella zona controllata dalle autorità ucraine nel Donetsk rimangono circa 335.000 persone”, ha aggiunto Petlin, spiegando che le evacuazioni vengono effettuate quotidianamente.

Esperti nordocreani dispiegati con le forze della Russia

Fonti ucraine e sudcoreane citate dal Guardian sostengono che decine di ingegneri militari nordcoreani stanno operando al fianco delle forze russe, dietro le linee, per aiutarle a orientare i missili balistici KN-23 contro obiettivi ucraini. Questa la tesi di Andriy Kovalenko, direttore del Centro per il contrasto della disinformazione ucraino, confermata anche dal ministro della difesa sudcoreano Kim Yong-hyun. Nei giorni scorsi i militari ucraini hanno reso noto di aver distrutto munizioni nordcoreane in un raid contro un magazzino della regione russa di Bryansk.Inoltre nelle zone occupate dell’Ucraina ci sono già stati dei nordcoreani uccisi, in particolare nel raid missilistico ucraino contro le zone controllate dai russi nella regione di Donetsk della scorsa settimana. Questa sarebbe la prima volta in cui un governo straniero ha inviato militari in uniforme per combattere al fianco della Russia.

Starmer: discusso “piano vittoria” con Zelensky e Rutte

Il cosiddetto “piano della vittoria” evocato da Volodymyr Zelensky come road map permettere fine alla guerra con la Russia nel 2025 è stato al centro di una discussione a tre avuta stamani dal presidente ucraino a Downing Street con il premier britannico Keir Starmer e con il nuovo segretario generale della Nato, Mark Rutte, unitosi a un certo punto ai colloqui. Lo ha sottolineato lo stesso Starmer a conclusione dell’incontro.

Zelensky: “Con Starmer lavoreremo al Piano per la vittoria”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi al suo incontro col premier britannico a Londra ieri, ha scritto su X: “Durante il mio incontro con il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, ho delineato i dettagli del nostro Piano per la vittoria. Abbiamo concordato di lavorarci insieme ai nostri alleati. Il piano mira a creare le giuste condizioni per una giusta fine della guerra. Ringrazio il Regno Unito per il suo continuo supporto alla difesa del nostro Paese, anche con armi a lungo raggio”.

“Sostegno militare a Kiev chiave per la pace”

Oltre al Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer Zelenski ha avuto un colloquio con il segretario generale Nato Mark Rutte che Zelensky ha commentato così, su X: “Gli argomenti chiave delle nostre discussioni sono stati l’integrazione euro-atlantica e il rafforzamento militare dell’Ucraina. Questi sono i passi che creeranno le migliori condizioni per ripristinare una pace giusta. Abbiamo anche discusso della rapida attuazione delle decisioni del Summit NATO di Washington e concordato i nostri prossimi passi”.

“Opportunità” per porre fine alla guerra nel 2025

Secondo Zelensky, che lo ha affermato al vertice Ucraina-Europa sudorientale a Dubrovnik, la situazione sul campo di battaglia “crea opportunità” di prendere provvedimenti per porre fine alla guerra in Ucraina entro il 2025. “In ottobre, novembre e dicembre abbiamo la possibilità di muovere le cose verso la pace e la stabilità duratura. La situazione sul campo di battaglia crea l’opportunità di fare questa scelta – la scelta di un’azione decisiva per porre fine alla guerra non più tardi del 2025”.

Nella stessa sede, ha sottolineato che l’Unione europea deve “unire l’intero continente, tutte le nazioni democratiche d’Europa, comprese tutte le vostre. Anche se possono esserci tensioni politiche, dobbiamo garantire che la nostra unione in Europa rimanga il più stabile possibile. Se l’Europa non sarà unita oggi, non sarà in pace. I processi di adesione devono quindi essere completati”.

Budapest: “Se Ucraina nella Nato ora è guerra mondiale”

Un ingresso dell’Ucraina nella Nato “nelle attuali circostanze” provocherebbe la “Terza guerra mondiale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, parlando con i giornalisti a margine del Forum internazionale del gas a San Pietroburgo. “Se l’Ucraina viene accettata come membro della Nato nelle attuali circostanze, significherebbe lo scoppio della Terza guerra mondiale, e noi ci siamo dichiarati contrari a provocare uno scontro diretto tra la Russia e la Nato”, ha affermato Szijjarto, citato dalla Tass.

24 leader e Guterres al vertice dei Brics in Russia

Oltre a ventiquattro capi di Stato o di governo, anche il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres sarà presente al vertice dei Paesi Brics, in programma dal 22 al 24 ottobre a Kazan, in Russia. Lo ha reso pubblico ieri il consigliere presidenziale russo per la politica estera, Yuri Ushakov, precisando che nove dei dieci Paesi Brics (Russia, Brasile , India , Cina, Sudafrica, Egitto, Etiopia, Iran, Emirati arabi uniti)saranno rappresentati a livello di leader, mentre il decimo, l’Arabia Saudita, invierà il ministro degli Esteri. Altri otto Paesi saranno rappresentati a livello minore. Il consigliere ha aggiunto inoltre che a margine dell’evento il presidente Vladimir Putin ha in programma una ventina di incontri bilaterali, che cominceranno già il 21 ottobre.

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