domenica, 22 Dicembre, 2024
Salute

Arriva in Italia tirzepatide, nuovo trattamento per obesità e diabete

L’azienda farmaceutica Lilly riceve l’ok dell’Aifa per la commercializzazione

L’azienda farmaceutica Lilly ha ottenuto dall’Agenzia italiana del farmaco l’autorizzazione all’immissione in commercio per il tirzepatide, aprendo così la strada alla commercializzazione di un farmaco innovativo indicato per il trattamento dell’obesità, del sovrappeso con comorbidità e del diabete di tipo 2. Il medicinale è ora disponibile sul mercato italiano su prescrizione medica. Tirzepatide rappresenta una novità assoluta in quanto è il primo farmaco di una nuova classe terapeutica capace di attivare simultaneamente i recettori Gip (polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente) e Glp-1 (peptide glucagone-simile 1). Grazie a questo doppio meccanismo d’azione, il farmaco favorisce un miglior controllo del peso e della glicemia. I risultati degli studi clinici hanno dimostrato una riduzione significativa del peso corporeo negli adulti con obesità o sovrappeso associato ad almeno una comorbidità, oltre a un miglioramento nel controllo glicemico nei pazienti con diabete tipo 2.

Il trattamento dell’obesità è da tempo una sfida complessa sia per i professionisti sanitari sia per i sistemi sanitari, a causa della natura multifattoriale e cronica della malattia. In Italia, oltre 6 milioni di persone soffrono di obesità, mentre circa 25 milioni sono in sovrappeso, condizioni che rappresentano un rischio significativo per la salute e sono associate a patologie gravi come malattie cardiovascolari, diabete e vari tipi di cancro.

Efficacia clinica

Come sottolineato da Rocco Barazzoni, Presidente della Società italiana di obesità, “l’obesità rimane una condizione difficile da trattare, ma con l’introduzione di farmaci innovativi come tirzepatide, entriamo in una nuova fase del trattamento, con un approccio farmacologico che mira a rispondere a bisogni assistenziali ancora insoddisfatti e a migliorare la qualità di vita dei pazienti”. L’autorizzazione all’immissione in commercio per tirzepatide si basa sui risultati di un vasto programma di studi clinici. Tra questi, lo studio di fase 3 Surmount-1 ha evidenziato una riduzione del peso fino al 22,5% nei pazienti trattati con la dose più alta del farmaco, in aggiunta a dieta ed esercizio fisico. Tirzepatide ha dimostrato di ridurre l’assunzione calorica, migliorare la secrezione e la sensibilità all’insulina e agire positivamente sul tessuto adiposo.

Per quanto riguarda il diabete tipo 2, tirzepatide ha mostrato nei cinque studi del programma Surpass significativi miglioramenti nel controllo della glicemia, con una riduzione dei livelli di emoglobina glicata e una perdita di peso rilevante.

Un impatto globale

L’obesità è stata riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità come una malattia cronica e recidivante che colpisce oltre un miliardo di persone nel mondo. In Italia, questa condizione ha un impatto notevole sulla salute pubblica, con complicanze che includono malattie cardiovascolari, diabete e cancro, le principali cause di mortalità globale. L’introduzione di tirzepatide segna un passo avanti significativo per affrontare una delle sfide più complesse della medicina moderna. Lilly sta lavorando per rendere il farmaco disponibile a carico del Servizio sanitario nazionale, il che potrebbe ampliare l’accesso al trattamento per un numero crescente di pazienti italiani.

Elias Khalil, Presidente e Amministratore delegato di Lilly Italy hub, ha dichiarato che “tirzepatide rappresenta un nuovo capitolo nell’impegno di Lilly nel miglioramento della qualità di vita per le persone affette da obesità e diabete tipo 2, ridefinendo i confini del trattamento di queste malattie croniche”.

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