Nasir Ahmad Tawhidi, 27 anni, cittadino afghano residente in Oklahoma, è stato accusato di cospirazione in un tentativo di attacco terroristico negli Stati Uniti, per conto del gruppo terroristico dello Stato Islamico. Tawhedi aveva pianificato l’attacco per il giorno delle elezioni, il 5 novembre. L’uomo ha confermato che il piano mirava a colpire grandi raduni, con l’intento di morire da martire insieme a un giovane complice, descritto come un cittadino afghano con status di residente permanente legale. L’arresto è avvenuto dopo un incontro con due fonti riservate e un agente dell’FBI sotto copertura, che si sono finti soci in affari in una località rurale dell’Oklahoma, per acquistare fucili, caricatori e munizioni. I documenti del tribunale rivelano che Tawhedi aveva cercato di liquidare i beni di famiglia, reinsediare i suoi familiari in Afghanistan e procurarsi fucili d’assalto AK-47 e munizioni. L’arresto di Tawhedi arriva in un momento di crescenti preoccupazioni per la violenza politica in vista delle elezioni del prossimo mese. Il presidente Joe Biden ha espresso fiducia sul fatto che le elezioni possano essere libere e giuste, ma ha mostrato incertezza sulla loro pacificità. Sia Biden che la vicepresidente Kamala Harris hanno condannato la violenza politica in seguito ai tentativi di assassinio dell’ex presidente Donald Trump. La portavoce della campagna del tycoon, Karoline Leavitt, ha usato l’arresto di Tawhedi per criticare l’amministrazione Biden in materia di immigrazione, affermando che Harris aveva “srotolato il tappeto rosso per terroristi come Nasir Ahmad Tawhedi”. Gli USA continuano a combattere la minaccia dell’ISIS sia a livello nazionale che internazionale. Tawhedi è entrato negli Stati Uniti con un visto speciale per immigrati nel settembre 2021, un mese dopo il ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan.