sabato, 5 Ottobre, 2024
Esteri

Autobomba uccide responsabile russo della centrale di Zaporizhzhia. Kiev rivendica l’attentato

Mosca: l’Ucraina ha perso 16.650 soldati in una settimana

L’Ucraina ha chiesto al Tribunale arbitrale dell’Aia di ordinare a Mosca di smantellare il ponte di Crimea “costruito illegalmente”. Fonti Ue: “Manca accordo su estensione sanzioni asset russi”. Il ministero della Difesa russo afferma che questa settimana l’esercito ucraino ha perso più di 16.600 uomini negli scontri con le forze di Mosca in tutte le zone del fronte: “I dati più recenti indicano che l’esercito ucraino ha subito più di 3.050 perdite da parte del Battlegroup Nord, più di 2.880 vittime dal Battlegroup Ovest, circa 5.110 vittime da parte del gruppo tattico Sud, circa 4.210 perdite dal Gruppo di battaglia Centro, 890 dal gruppo di battaglia Est e 510 dal gruppo di battaglia Dnipro, si legge in un comunicato. Il totale è di 16.650 soldati uccisi”, secondo Mosca.

Unicef: giovedi nei raid sull’Ucraina ucciso bambino di 6 anni

“Altre tragiche notizie di bambini colpiti negli attacchi di ieri: un bambino di 6 anni è stato ucciso e due bambini sono stati feriti nella regione di Chernihiv. Due bambini sono stati feriti nella regione di Kharkiv. Le nostre più sentite condoglianze alle loro famiglie. E’ necessario fermare gli attacchi. Proteggere i bambini. Loro non sono un obiettivo!”. Lo scrive sul suo profilo X l’Ufficio Unicef in Ucraina.

I russi sono a 7 chilometri da Pokrovsk

Sergei Dobryak, capo dell’amministrazione militare della città di Pokrovsk, snodo cruciale del Donetsk da mesi sotto attacco russo, ha reso noto ieri che l’esercito russo si trova a 7 chilometri dalla periferia della città, e che l’80% delle infrastrutture critiche della città sono danneggiate. “A Pokrovsk restano 13mila persone, di cui 94 bambini. Il nemico ci lascia senza elettricità, senza acqua, senza gas”, ha detto Dobryak.

Feriti in attacchi regione di Sumy

Le forze russe hanno attaccato 14 comunità nell’Oblast di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina. Secondo quanto ha riferito l’amministrazione regionale gli attacchi avrebbero ferito 8 persone nel corso della giornata di ieri.

18 droni ucraini abbattuti in 3 regioni russe

Il ministero della Difesa di Mosca sostiene che 18 droni ucraini siano stati abbattuti nella notte sulle regioni russe di Belgorod, Voronezh e Rostov e sopra le acque del Mare di Azov: “Sei droni sono stati distrutti sulla regione di Belgorod, in aggiunta a sei distrutti e intercettati sulla regione di Voronezh, a cinque distrutti sul Mare di Azov e a uno sulla regione di Rostov”, afferma il dicastero russo.

Kiev rivendica attentato a funzionario russo della centrale di Zaporizhzhia

L’intelligence militare ucraina (Gur) ha rivendicato l’attentato reso noto ieri dal Comitato investigativo russo contro un funzionario del dipartimento di sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, morto in seguito all’esplosione di un ordigno piazzato sotto la sua auto a Energodar

Secondo il Gur si tratta di Andriy Korotkyi, “che ha collaborato volontariamente con la Russia. Ha fornito ai russi gli elenchi dei dipendenti della centrale con i loro dati personali, indicando i cittadini con una posizione filo-ucraina. Ha partecipato alla repressione del personale della centrale e ai crimini di guerra contro i civili a Energodar”. In un video di pochi secondi diffuso dal Gur e ripreso da vari media ucraini si vede una vettura bianca (sulla quale presumibilmente si trovava l’uomo) mentre esce da una curva e viene completamente distrutta da una potente esplosione.

Attaccato deposito carburanti nella regione di Voronezh

Le forze ucraine hanno attaccato la notte scorsa il deposito di carburanti e lubrificanti della società Annanaftoprodukt Llc nel villaggio di Anna nella regione russa di Voronezh, colpendo un carro armato che ha fatto scoppiare un incendio. Lo ha confermato lo stato maggiore dell’esercito di Kiev ieri nel tardo pomeriggio dopo che in precedenza, il governatore della regione di Voronezh, Oleksandr Gusev, aveva annunciato che un drone aveva attaccato il deposito della società.

incendio a deposito greggio dopo raid droni ucraini

Il governatore della regione russa di Voronezh, Alexander Gusev, afferma che in seguito a un raid di droni ucraini è divampato quello che lui definisce “un piccolo incendio in un serbatoio vuoto” del deposito petrolifero del distretto di Anninsky. Lo riporta l’agenzia Interfax. “Non ci sono stati danni al deposito petrolifero”, è la versione di Gusev, secondo cui le fiamme sarebbero state provocate da un drone a suo dire precipitato sul deposito petrolifero dopo essere stato abbattuto.

Allarme carenza d’acqua dopo attacchi russi

Mosca ha preso sistematicamente di mira il sistema di servizi pubblici dell’Ucraina nel corso di degli ultimi due anni e mezzo di guerra, facendo crescere la preoccupazione che il Paese possa trovarsi a dover affrontare l’inverno più difficile dall’inizio del conflitto. Il governatore della regione orientale di Donetsk, Vadym Filashkin, ha dichiarato giovedì che 260.000 persone potrebbero essere colpite da carenza d’acqua. Gli attacchi russi del mese scorso hanno “danneggiato in modo critico” due impianti di approvvigionamento idrico, non lasciando “alcuna possibilità di ripristinare le attrezzature”, ha dichiarato il governatore, aggiungendo in un post su Telegram che “Il nord della regione di Donetsk rimarrà senza acqua per un periodo indefinito”. L’amministrazione regionale di Donetsk ha dichiarato che ci sono problemi di pressione dell’acqua in tutto il sistema. “C’è un problema con la fornitura d’acqua ai piani superiori (degli edifici)”, ha detto, senza fornire informazioni sul numero di persone coinvolte nella mancanza di servizi.

Kiev: ‘Corte Aia ordini a Mosca di smantellare ponte Crimea’

l’Ukrainska Pravda, che cita la rappresentante legale di Kiev, Oksana Zolotareva, riporta che l’Ucraina ha chiesto al Tribunale arbitrale dell’Aia, di ordinare a Mosca di smantellare il ponte di Crimea (noto anche come ponte di Kerch), costruito illegalmente. Il tribunale dell’Aia sta esaminando proprio in questi giorni un caso di violazione della Convenzione Onu sul Diritto del mare da parte della Russia, e l’Ucraina sostiene che lo smantellamento del ponte sia l’unico modo per ripristinare il passaggio per le navi di tutti i Paesi che hanno utilizzato lo stretto in passato e per le navi che lo utilizzeranno in futuro. Secondo Zolotareva, “La Russia ha costruito illegalmente questo ponte e ora deve rimuoverlo per garantire il passaggio attraverso lo stretto di Kerch in conformità con il diritto internazionale. La Russia deve farlo in conformità con i suoi altri obblighi Unclos (Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del mare) per proteggere l’ambiente marino e il patrimonio culturale sottomarino”.

Ue: ‘Su prestito all’Ucraina decisione entro fine mese’

“è realistico parlare di una conclusione delle discussioni entro la fine di questo mese” riguardo l’assistenza finanziaria europea all’Ucraina. Lo ha detto un alto funzionario europeo in vista delle prossime riunioni del Consiglio, a partire da quella dell’Ecofin martedì prossimo a Lussemburgo. “C’è una bozza di regolamento proposta dalla Commissione Ue che riguarda il meccanismo di prestito e l’assistenza macro finanziaria. Questa bozza di regolamento – ha spiegato l’alto funzionario – è in discussione al Consiglio ed è in programma che vengano finalizzate le discussioni per raggiungere un accordo la prossima settimana a livello di Consiglio Ue. Si tratta di un file con procedura di codecisione. Anche il Parlamento europeo sta discutendo la propria posizione e nella prossima plenaria di ottobre ci dovrebbero essere votazioni nelle diverse riunioni del comitato”. Tuttavia la decisione sul prestito da 35 miliardi da parte dell’Ue non è a rischio. “Sul tema si discuterà ancora”.

Manca accordo su estensione sanzioni asset russi

Inoltre, per il momento “manca il consenso in Consiglio” per una proroga temporale nel rinnovo delle sanzioni agli asset della Banca Centrale russa immobilizzati in Europa. L’Ungheria infatti si oppone. L’accordo è cruciale per far sì che gli Usa partecipino con una quota da 20 miliardi di dollari al prestito all’Ucraina deciso in ambito G7. Gli Stati Uniti hanno chiesto che le sanzioni vengano imposte a intervalli di 36 mesi e non 6, come ora.

“Putin aperto a incontro con Biden ma non se ne discute”

il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin sarebbe aperto alla possibilità di incontrare qualunque leader, compreso il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ma al momento i due paesi non ne stanno discutendo. In precedenza Biden aveva mostrato la sua disponibilità ad avere un colloquio con Putin a margine del summit del G20 che si terrà in Brasile il 18 e 19 novembre, anche se ha espresso dubbi sulla partecipazione all’evento del leader russo. “Non ci sono stati colloqui su questo tema e ad oggi, in questo momento, non ci sono i requisiti”, ha comunque detto Peskov, anche se, ribadisce, “il presidente russo ha più volte affermato di restare aperto a tutti i contatti”.

Cremlino informa Aiea di rischi centrale nucleare Kursk

Contemporaneamente, rende noto sempre il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, la Russia ha informato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) del pericolo che gli attacchi dell’Ucraina sul territorio russo comportano per la centrale nucleare di Kursk. Giovedi il governatore della regione di Kursk Alexei Smirnov aveva lanciato un allarme per un drone abbattuto nella zona di Kurchatov. “I sistemi di guerra elettronica hanno bloccato un UAV ad ala fissa ucraino nell’area di Kurchatov”. Fortunatamente, l’incidente “ha causato esplosioni in una struttura ausiliaria, che non ha nulla a che fare con la centrale nucleare di Kursk”, aveva poi precisato Smirnov su Telegram. La società statale russa per l’energia atomica Rosatom ha in seguito rilasciato una dichiarazione in cui affermava che la centrale nucleare di Kursk stava funzionando normalmente e che la radiazione di fondo nell’impianto rientrava nei limiti regolari. “Kiev continua a giocare col fuoco” ha detto Peskov ai giornalisti; “nei nostri contatti con l’AIEA, rendiamo nota la nostra posizione ai rappresentanti dell’agenzia”. Tuttavia Vladimir Putin non ha in programma per il momento di incontrare il direttore generale dell’AIEA Rafael Grossi, ha affermato Peskov.

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