Tragedia in India. Circa 46 persone, tra cui donne, uomini e principalmente bambini, sono annegate mentre facevano il bagno in fiumi e stagni che si erano ingrossati a causa delle recenti inondazioni. Le autorità locali hanno dichiarato che la tragedia è avvenuta durante una festività religiosa indù celebrata da milioni di persone nel nord dell’India. Una nota rilasciata dal dipartimento di gestione dei disastri del Bihar, ha riportato che, tra le vittime, si contano 37 bambini e sette donne, tutti annegati, mercoledì, nello stato orientale del Bihar in vari incidenti sparsi in 15 distretti. Non è la prima volta che si verificano incidenti simili. In passato, l’India ha assistito a incidenti mortali avvenuti durante eventi religiosi. Tuttavia, episodi di annegamento di massa durante le festività, come il recente, sono relativamente rari. I media locali hanno riferito che alcuni fiumi e stagni dello Stato erano stati ingrossati dalle potenti inondazioni provocate dalle intense piogge recenti. I devoti indù stavano celebrando la festa annuale di Jivitputrika Vrat, durante la quale le donne osservano un digiuno di 24 ore e offrono preghiere per il benessere dei loro figli. Le persone si recano nei fiumi e negli stagni del loro quartiere per fare il bagno, molto spesso accompagnate dai loro figli. Secondo la dichiarazione ufficiale, il governo dello Stato ha annunciato un risarcimento di 400.000 rupie (corrispondenti a circa 4.784 dollari) per le famiglie di ciascuno dei defunti. La giornata Jivitputrika Vrat, in cui le madri osservano il digiuno Nirjala per tutto il giorno e la notte per il benessere dei loro figli, si osserva durante il Krishna Paksha Ashtami nel mese di Ashwin secondo il calendario lunare indù. Il digiuno è osservato principalmente negli stati indiani di Bihar, Jharkhand e Uttar Pradesh.