Iniziati ieri i lavori del G7 dell’Agricoltura a Siracusa. Le organizzazioni agricole mondiali fanno per la prima volta fronte comune per lanciare un messaggio forte ai Governi sul ruolo, tutela e forza strategia geo politica ed economica dell’agricoltura.
Al centro del vertice, un focus rivolto al continente africano, la necessità di sostenere il settore agricolo dinanzi agli effetti dei cambiamenti climatici che rischiano di pregiudicarne la capacità di garantire cibo a una popolazione mondiale in crescita, mentre guerre e tensioni internazionali pesano sui flussi commerciali e sulla vita stessa delle persone.
Summit, presenze e relatori
L’iniziativa, che vede come capofila e coordinatrice la Coldiretti, è promossa in collaborazione con la World Farmers Organisation, l’organizzazione mondiale degli agricoltori, e della World Farmers Markets Coalition, che riunisce i mercati contadini del globo. Assieme al presidente di Coldiretti Ettore Prandini e al segretario generale Vincenzo Gesmundo presenti al summit i vertici delle organizzazioni agricole dei Paesi del G7: Nfu (Stati Uniti), Cia Agricoltori Italiani (Italia), Ja Zenchu (Giappone), Dbv (Germania), Nfu (Regno Unito), Cfa (Canada), Fnsea (Francia). Previsto anche l’intervento di Nosipho Jezile, presidente del Comitato per la Sicurezza Alimentare mondiale, dell’amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia e di Ron Hartman, direttore per l’impegno globale, i partenariati e la mobilitazione delle risorse dell’Ifad.
Il documento finale
Al termine dei lavori sarà diffuso un documento comune che verrà consegnato al Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, presidente di turno del G7 agricolo e a John Steenhuisen, Ministro dell’Agricoltura del Sud Africa, per essere poi presentato ai ministri agricoli del G7 riuniti a Ortigia.