Durante una cerimonia avvenuta ieri mattina al Quirinale, gli Alfieri della squadra olimpica Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi, e l’Alfiere della squadra paralimpica Ambra Sabatini, hanno restituito a Sergio Mattarella le Bandiere nazionali con le firme degli atleti vincitori di medaglia olimpica e paralimpica, ricevendo sùbito le congratulazioni del Presidente della Repubblica. Nel suo intervento, il Capo dello Stato ha sottolineato lo straordinario momento dello sport italiano, esaltando i successi delle squadre nazionali e le recenti vittorie di Filippo Ganna e Edoardo Affini ai Mondiali di Ciclismo. “Potremmo fare un bilancio di questi due grandi eventi di sport che avete vissuto e che abbiamo vissuto con voi – le sue parole – ne risalta l’eccellente stato di salute dello sport italiano”. L’entusiasmo del Presidente si è concentrato sull’alta qualità delle prestazioni degli atleti italiani che, anche a Parigi, hanno dimostrato di essere all’altezza del panorama sportivo internazionale, ottenendo risultati di rilievo sia in ambito olimpico che paralimpico.
Il Capo dello Stato ha quindi espresso grande soddisfazione per i risultati raggiunti dalla delegazione italiana, evidenziando il miglioramento rispetto ai Giochi di Tokyo 2020, un risultato difficile da conquistare “per il livello già raggiunto allora e per le Paralimpiadi lo era ulteriormente considerata la crescita di partecipazione da ogni parte del mondo”.
Grande continuità
Uno degli aspetti più straordinari della partecipazione tricolore a Parigi 2024, secondo Mattarella, è stata l’incredibile continuità con cui gli atleti hanno conquistato medaglie: “Colpisce che l’Italia abbia raccolto ogni giorno medaglie per così tanti giorni consecutivi”, una costanza che ha rappresentato un primato eccezionale, con l’Italia unica tra le nazioni a essere riuscita in questa impresa. Mattarella ha rivolto parole di elogio e riconoscenza agli atleti azzurri, con un pensiero speciale per Gianmarco Tamberi e Ambra Sabatini: “A loro vorrei dire che le loro medaglie le hanno conquistate con la loro partecipazione e l’affetto di tutti”. In pratica, il Presidente ha voluto rendere omaggio non solo ai medagliati, ma anche a tutti quegli atleti che, pur non avendo raggiunto il podio, hanno dimostrato la grande solidità del movimento sportivo italiano.
Il Presidente ha poi sottolineato, con ironia e affetto, un curioso dettaglio che ha accompagnato i successi azzurri in terra francese: la pioggia. “Dei successi a Parigi c’era stato un segno premonitore di carattere sportivo, ma anche di altro genere. Come noto nel nostro Paese si dice che la pioggia porti fortuna. E noi ne abbiamo presa”, ha detto, suscitando il sorriso dei presenti.
La cerimonia
La cerimonia si è aperta con l’esecuzione dell’Inno nazionale e la proiezione di un video dal titolo ‘Parigi 2024’ realizzato da Rai Sport. Sono intervenuti il Presidente del Comitato olimpico nazionale italiano Giovanni Malagò e il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli. All’incontro hanno partecipato i dirigenti del Cio, del Coni e del Cip, i Commissari tecnici delle discipline vincitrici di medaglie, e i vertici delle Forze Armate e dei Corpi dello Stato in rappresentanza dei rispettivi Gruppi sportivi. Malagò ha voluto esprimere un sentito ringraziamento a Mattarella, definendolo la “prima medaglia d’oro” della spedizione azzurra. Malagò ha voluto sottolineare come, rispetto al passato, in cui il Capo dello Stato seguiva i successi olimpici a distanza, questa volta Mattarella abbia deciso di partecipare attivamente, condividendo con la delegazione azzurra i giorni cruciali dei Giochi: “In passato lei mi chiamava, invece stavolta è stato con noi, ci ha regalato alcuni giorni dimostrando al mondo intero di superare anche le avverse condizioni meteorologiche per onorare la squadra che sfilava sul battello, la bandiera e gli alfieri”. L’Impegno del Capo dello Stato è stato notato anche a livello internazionale: “I miei colleghi sono invidiosi, mi hanno detto ‘beato te che hai un presidente della Repubblica così vicino al mondo dello sport’”, ha concluso il numero uno del Coni.