“La Russia sta preparando attacchi contro le centrali nucleari ucraine, con un alto rischio di incidente”. L’allarme arriva dalle autorità ucraine, che segnalano il crescente pericolo rappresentato dagli attacchi russi contro le infrastrutture strategiche del Paese. Nella regione di Sumy, le forze russe hanno già colpito impianti energetici con droni kamikaze, lasciando migliaia di abitazioni senza elettricità. Nel frattempo, un drone d’attacco delle forze armate ucraine ha colpito le posizioni delle truppe russe, i cosiddetti ‘Fearless’, nella regione di Kharkiv, intensificando ulteriormente il conflitto.
Attacchi alle centrali nucleari: rischio di incidente
Le autorità ucraine hanno lanciato un allarme riguardo a possibili attacchi russi contro le centrali nucleari del Paese, sottolineando l’elevato rischio di incidenti. Secondo quanto riferito dall’amministrazione militare di Kiev, Mosca starebbe pianificando operazioni mirate contro le strutture energetiche, compresi i reattori nucleari, aumentando la preoccupazione internazionale per la sicurezza in Ucraina. Il timore è che eventuali bombardamenti possano provocare gravi incidenti, con conseguenze devastanti non solo per l’Ucraina ma per tutta l’Europa.
Droni kamikaze colpiscono Sumy: blackout energetico
Le truppe russe continuano a intensificare gli attacchi contro le infrastrutture energetiche ucraine, soprattutto in vista dell’inverno. Nella serata del 21 settembre, droni kamikaze russi hanno colpito impianti energetici nell’oblast di Sumy, lasciando molte abitazioni senza elettricità. Il Governatore della regione, Filip Pronin, ha confermato che i servizi di emergenza sono intervenuti sul posto per cercare di ripristinare la fornitura di energia. Gli attacchi agli impianti energetici ucraini sembrano essere parte di una strategia volta a destabilizzare il Paese e mettere sotto pressione la popolazione civile durante i mesi più freddi.
Raid ucraino nella regione di Kharkiv
In risposta alle operazioni militari russe, le forze armate ucraine hanno intensificato i loro attacchi nella regione di Kharkiv. Un drone d’attacco ucraino ha colpito le posizioni delle truppe russe note come i ‘Fearless’. Questo gruppo militare, considerato tra i più temibili nelle file russe, è stato obiettivo di un’operazione mirata, che ha causato ingenti danni. L’azione fa parte della strategia di Kiev per respingere le forze russe dal territorio ucraino, mantenendo alta la pressione sul fronte orientale, dove i combattimenti restano particolarmente intensi.
Il rischio di escalation nel conflitto energetico
Gli attacchi alle infrastrutture energetiche e i raid mirati sulle posizioni militari russe aumentano il rischio di un’escalation nel conflitto, soprattutto in vista dell’inverno. Da una parte, la Russia sembra voler colpire duramente le strutture energetiche ucraine per indebolire il Paese, dall’altra l’Ucraina continua a rispondere con forza, cercando di ottenere il sostegno internazionale per potenziare le proprie difese. Il conflitto si fa sempre più aspro, con conseguenze potenzialmente gravi per la popolazione civile e per la sicurezza dell’intera regione.
Le preoccupazioni internazionali
Oltre agli attacchi diretti contro le infrastrutture ucraine, il Presidente Volodymyr Zelensky ha sottolineato l’importanza della determinazione degli alleati occidentali nel porre fine al conflitto. Zelensky ha ribadito che la fine della guerra dipende dal supporto continuo in termini di forniture militari e dall’approvazione all’uso di armi a lungo raggio contro obiettivi russi. Il Presidente ucraino, volato negli Stati Uniti per presentare il suo “piano di vittoria”, ha incontrato i leader mondiali per cercare ulteriori garanzie e sostegni. Zelensky ha anche visitato una fabbrica di munizioni in Pennsylvania, simbolo dell’importanza dell’aiuto militare occidentale nella difesa dell’Ucraina.
Attacchi russi a Kharkiv e Donetsk
La regione di Kharkiv è stata colpita più volte dalle forze russe. In uno degli attacchi più recenti, 21 persone sono rimaste ferite, tra cui tre minori di età compresa tra gli 8 e i 17 anni. Le bombe russe hanno preso di mira un edificio residenziale, provocando danni ingenti e l’evacuazione di decine di persone. A Donetsk, invece, tre persone sono morte e altre dodici sono rimaste ferite a seguito di un raid russo. La situazione nelle città orientali ucraine continua a essere critica, con attacchi quotidiani che colpiscono infrastrutture civili e militari.
Jet della Nato intercettano aerei russi
Le tensioni non si limitano solo al territorio ucraino. Nelle ultime ore, i jet della Nato hanno intercettato sei aerei russi sopra il Mar Baltico. Secondo quanto riportato dall’aeronautica militare lettone, gli aerei russi volavano senza transponder né piani di volo, una pratica frequente che sembra mirata a testare le reazioni dei Paesi Nato. La risposta dell’Alleanza è stata immediata, con l’intervento di caccia Eurofighter, incaricati di sorvegliare lo spazio aereo dei Paesi baltici come parte della missione di polizia aerea dell’Alleanza.
Le ultime dal fronte
Sul fronte dei combattimenti, la situazione resta estremamente tesa. Lo stato maggiore ucraino ha riportato che il sabato si sono verificati 163 scontri tra le forze ucraine e russe. Le aree più calde si concentrano nelle direzioni di Lyman, Pokrovsk e Kurakhiv. La maggiore intensità degli attacchi russi è stata osservata nei pressi di Selydove, nella regione di Donetsk, dove le truppe russe stanno cercando di avanzare. Kiev continua a difendersi, ma gli scontri restano incessanti, con un bilancio pesante per entrambe le parti.