Lo Sri Lanka si prepara a eleggere un nuovo presidente nelle prime elezioni post-proteste del 2022, che destituirono il presidente Gotabaya Rajapaksa. Questo voto è visto come un referendum sulle riforme economiche per il rilancio del Paese. Tuttavia, molti cittadini lottano per arrivare a fine mese a causa dell’aumento delle tasse e dei tagli ai sussidi. “L’inflazione, il costo della vita e la povertà hanno spinto l’elettorato a cercare soluzioni per stabilizzare i prezzi e migliorare la qualità della vita – ha dichiarato Soumya Bhowmick, ricercatrice presso l’Observer Research Foundation – Queste elezioni rappresentano un momento cruciale per tracciare il percorso di ripresa dello Sri Lanka e ripristinare la fiducia nella governance.” Si ricandida l’attuale presidente, il 75enne Ranil Wickremesinghe, incaricato di guidare il Paese fuori dal collasso economico, che ha represso il movimento di protesta e negato le accuse di proteggere la famiglia Rajapaksa. Un altro contendente è Anura Kumara Dissanayake, politico di sinistra con una piattaforma anticorruzione che ha guadagnato consenso pubblico. Candidati anche il leader dell’opposizione Sajith Premadasa e Namal Rajapaksa. Lo spoglio inizierà alla chiusura dei seggi alle 16:00 ora locale ma i risultati non saranno noti prima di domenica mattina. La rivolta “Aragalaya” depose l’ex presidente a causa del crollo economico. Il 13 luglio 2022, la folla invase il palazzo presidenziale. Dopo la fuga di Rajapaksa, il governo di Wickremesinghe impose misure di austerità. In Sri Lanka, gli elettori eleggono un unico vincitore classificando fino a tre candidati. Se un candidato riceve la maggioranza assoluta, viene dichiarato vincitore. In caso contrario, si procede a un secondo turno di conteggio. Nessuna elezione è mai passata al secondo turno, ma i sondaggi suggeriscono che potrebbe accadere questa volta.