giovedì, 19 Settembre, 2024
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Calcio in lutto: è morto Schillaci, l’eroe di Italia 90

È morto questa mattina Totò Schillaci: era ricoverato all’ospedale Civico di Palermo, dov’era in cura a seguito di un recidivo cancro al colon. L’ex calciatore della nazionale italiana aveva solo 59 anni. Proprio l’anno scorso si era raccontato rivelando della sua lotta contro il tumore: “Sono stato operato due volte, mi è caduto il mondo addosso”. Nonostante i bollettini degli ultimi giorni, che parlavano di “condizioni di salute in miglioramento”, la situazione è peggiorata repentinamente, portandolo fino al decesso. La camera ardente sarà allestita allo stadio Renzo Barbera, casa del Palermo FC.
Chi era Totò Schillaci
La storia di Salvatore Schillaci affonda le sue radici in un quartiere povero di Palermo, come era il Cep di San Giovanni Apostolo. Lavoro e allenamenti diventano la sua routine irrinunciabile, il suo unico biglietto per non cadere nella trappola delle “cattive amicizie” e andare a coronare il sogno di diventare un calciatore. Nel 1982 passa al Messina, squadra che gli dà l’opportunità di mettersi in mostra: parte dalla C2 e arriva in serie B, dove nella sua ultima stagione siciliana segna 25 gol in 39 partite. Da quel momento il sogno si avvera: la Juventus lo nota e lo acquista nel 1989 alla modica cifra di 6 miliardi di lire. Nel suo esordio in serie A diventa subito determinante per la conquista dello scudetto e della coppa UEFA, realizzando ben 21 reti nel suo primo anno in bianconero. La sua prestazione convince l’allora CT Azzurro Azeglio Vicini, che sceglie di convocarlo per i mondiali ’90. Da questa scommessa ha inizio uno dei momenti più iconici della storia del calcio italiano: entrato come sostituto nel match contro l’Austria, Schillaci va subito a segno di testa, per poi ripetersi altre 6 volte, diventando il bomber assoluto del torneo. Purtroppo l’Italia vincerà “solo” il bronzo a quell’edizione, ma Schillaci verrà consacrato al calcio internazionale, vincendo il premio MVP della manifestazione.
“Ci sono periodi nella vita di un calciatore in cui ti riesce tutto, basta che respiri e la metti dentro. Ai Mondiali è andata più o meno così”. Ma questi periodi di grazia non sono eterni, purtroppo. Dopo il passaggio all’Inter Schillaci non ritrova più la stessa continuità del periodo bianconero, decidendo di provare l’esperienza del calcio giapponese, dove militerà nella massima serie dal ’94 al ’99, anno del ritiro definitivo (aveva 35 anni). Oltre ai ben noti record del mondiale, Schillaci è anche il primo giocatore italiano ad aver partecipato a una competizione giapponese, dove darà nuovamente prova delle sue straordinarie doti, con ben 56 gol in 78 presenze.
Dopo l’esperienza da calciatore vivrà una breve avventura politica tra le fila di Forza Italia (sarà nel consiglio comunale di Palermo dal ’97 al ’99, anno delle dimissioni). Ma il suo personaggio riemerge grazie alla tv: infatti, oltre alle numerose ospitate e interviste, prenderà parte al reality show “L’isola dei famosi” nel 2004 (arrivando terzo) e al più recente “Pechino Express”, ottenendo grandi consensi dal pubblico di casa.

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