“Dal manifestarsi dell’emergenza legata al diffondersi del coronavirus, il ministero del lavoro è stato impegnato nello studio di misure idonee per limitarne gli impatti sul mondo del lavoro. Con il decreto Cura Italia abbiamo tutelato quasi 19 milioni di lavoratori”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, nel corso dell’informativa alla Camera sulle iniziative per fronteggiare l’emergenza Covid-19.
“Ci si è trovati – ha continuato – a dover fare fronte a una emergenza mai conosciuta prima nel mondo del lavoro. Nonostante la farraginosità del sistema, il ministero ha messo in campo un reticolato a maglie strette di misure, adoperando le norme vigenti e snellendo le procedure”.
“Il ministero del Lavoro – ha aggiunto poi Catalfo – è attualmente impegnato nell’elaborazione delle norme per il prossimo decreto per garantire a tutti i cittadini, le famiglie e le imprese le necessarie tutele e permettere una graduale riapertura delle attività in sicurezza. Si è trovato a dover dare corso a una molteplicità di attività volte a dettagliare e verificare le procedure amministrative per il rilascio dei diversi sostegni al reddito”. Per Catalfo “è doveroso che il Paese sappia che è stato fatto tutto il possibile per accelerare e semplificare le procedure”, mentre “il dialogo con le parti sociali è stato costante e proficuo”.
“Ho mantenuto e mantengo costante – ha evidenziato – il rapporto con le Regioni, al fine di ripartire le risorse destinate alla cassa integrazione in deroga e agevolare dialogo e comunicazioni istituzionali tra Regioni e Inps”.
Sui disagi riscontrati sul portale Inps lo scorso 1 aprile, illustrando alcuni passaggi tecnici, Catalfo ha evidenziato:
“L’Inps ha deciso di collocare il personale in smart working e ha dovuto gestire il contesto emergenziale utilizzando gli strumenti contrattuali già nella sua disponibilita’”. Per Catalfo, ci sono stati “potenziamenti che hanno portato al raddoppio della capacità delle infrastrutture dell’Inps. L’infrastruttura tecnologica dell’istituto – ha detto – è stata bersaglio di attacchi nelle ultime settimane, portati all’attenzione della Procura. Sin dall’inizio del mio mandato – ha spiegato Catalfo -, ho chiesto che venisse data la possibilità ad Inps di poter reinvestire in informatica i risparmi provenienti dalla spending review”.
Secondo il ministro, sono state “assunte tutte le misure atte a porre rimedio alla situazione di rischio”.
“Nonostante la numerosità e la portata degli attacchi subiti – ha aggiunto -, l’Istituto è riuscito efficacemente a garantire la presentazione delle domande per le prestazioni. Alle 16 di ieri, le domande per prestazioni Inps previste dal decreto Cura Italia pervenute telematicamente sono 4 milioni 709 mila per più di 8,8 milioni di beneficiari”. (Italpress)