venerdì, 15 Novembre, 2024
Esteri

Usa: Israele più flessibile per accordo con Hamas

l ministro della Difesa Gallant si oppone a vasta operazione contro Hezbollah

L’ambasciatore statunitense in Israele Jack Lew ha dichiarato durante la conferenza annuale sulla sicurezza che ci sono segnali di flessibilità da parte di Israele per l’accordo sul rilascio degli ostaggi e nei colloqui di cessate il fuoco con Hamas. Lew ha aggiunto: “Sebbene non sappiamo se Hamas sia disposto ad accettare l’accordo, tutti noi stiamo facendo il possibile per trovare una via di mezzo”. Il leader palestinese Sinwar, intanto, ha fatto sapere che a giorni invierà un “messaggio diretto al popolo palestinese e al mondo”. Intanto l’inviato del Presidente Joe Biden per il Medio Oriente Amos Hochstein dovrebbe incontrare oggi il premier Benyamin Netanyahu, il Presidente Isaac Herzog e il ministro della Difesa Yoav Gallant. In missione diplomatica anche il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, che incontra il suo omologo Sergey Lavrov a Mosca. L’ambasciatore egiziano in Russia Nazih Nagari ha detto che il colloquio riguarderà un’ampia gamma di questioni riguardanti il Medio Oriente: “Certamente, la situazione in Palestina e a Gaza è della massima importanza per noi. Proprio come la situazione nella regione in generale, tra cui Libia e Sudan.” Intanto l’Iran dichiara di non aver fornito agli Houthi il missile ipersonico usato per attaccare Israele. Lo ha detto Masoud Pezeshkian nella sua prima conferenza stampa da quando è stato eletto Presidente della Repubblica islamica.

Israele arruola africani?

Molto più attivi delle diplomazie sono i militari e proprio ieri il quotidiano israeliano Haaretz ha scritto che l’esercito israeliano sta cercando di attirare circa 30mila richiedenti asilo provenienti da Paesi africani, offrendo loro la residenza permanente in cambio dell’arruolamento nelle forze armate. Si tratta di immigrati che mirano a lavorare nell’agricoltura. Citando funzionari della Difesa, il giornale afferma che queste procedure vengono condotte “in modo organizzato, con la guida dei consulenti legali dell’establishment della difesa”. Tuttavia, “non sono state affrontate le considerazioni etiche relative al reclutamento dei richiedenti asilo”.

Tensioni tra Netanyahu e Gallant

Intanto all’interno del Governo ci sarebbero nuove tensioni per l’atteggiamento da tenere riguardo gli attacchi da Hezbollah. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant si starebbe opponendo all’avvio di una grande operazione militare contro il Libano in questo momento, con alcuni vertici delle Forze di difesa israeliane (Idf) che invece spingerebbero per un’offensiva di terra e il premier Benjamin Netanyahu che minaccerebbe ancora una volta di licenziare Gallant. L’emittente pubblica Kan e il notiziario Channel 13 riportano entrambi che il capo del Comando settentrionale delle Idf, Gordin, sta facendo pressioni per lanciare un attacco su larga scala, mentre Gallant e il capo di stato maggiore Herzi Halevi sono molto più cauti.

Squadre di sicurezza a nord di Israele

Nel frattempo il Ministero della Difesa israeliano ha riferito che sono state distribuite nuove attrezzature e armi a 97 squadre di sicurezza nelle comunità del nord di Israele, vicine al confine con il Libano. Alle comunità, tra cui Kiryat Shmona e Nahariya nel nord di Israele, sono stati forniti kit che comprendono equipaggiamento da combattimento, medico, e protettivo. Il Ministero ha inoltre informato che nelle prossime settimane anche le comunità sulle alture settentrionali del Golan in Israele saranno riequipaggiate, portando il numero totale delle squadre di sicurezza a 120. Il Ministero ha aggiunto che acquisterà circa 9.000 fucili tipo Arad per le squadre di sicurezza nelle comunità nelle regioni di confine di Israele, al costo di circa 13,4 milioni di dollari. Ciò si aggiunge ai circa 5.000 fucili acquistati dal Ministero della Difesa all’inizio della guerra.

Netanyahu scioccato per attentato a Trump

Riguardo l’attentato all’ex Presidente americano Donald Trump il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è detto “scioccato dal secondo tentativo di assassinio contro” e nel contempo “sollevato nello scoprire che anche questo è fallito”. “Ma non dovremmo affidarci alla fortuna”, sottolinea Netanyahu. Mia moglie “Sara ed io inviamo i nostri migliori auguri a Donald e Melania, auspicando che vengano prese tutte le misure necessarie per sventare in anticipo attacchi così mortali contro un candidato alla presidenza degli Stati Uniti.”

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