Ricorrono quest’anno i venticinque anni dall’istituzione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, un appuntamento che si è affermato come un’importante occasione per riscoprire e valorizzare un patrimonio davvero ricco, parte integrante della storia europea e italiana. La città capofila di questa edizione sarà Torino, che vanta una presenza ebraica sin dal 1424, e che oggi diventa simbolo del dialogo e dell’incontro tra culture.
Nel suo messaggio alla Presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato il valore della conoscenza come strumento per superare le degenerazioni che minano la convivenza civile “che i principi fondanti della Repubblica scolpiscono nell’uguaglianza di tutti i cittadini”.
Il Capo dello Stato ha poi ricordato il ruolo cruciale della cultura, soprattutto in un momento storico segnato da cambiamenti epocali e conflitti devastanti. In questo contesto, la pluralità delle tradizioni culturali diventa una risorsa indispensabile per la difesa dell’umanità. Mattarella ha espresso apprezzamento per le numerose iniziative organizzate in tutto il Paese, riconoscendo l’importanza di mantenere vivi l’incontro e il dialogo tra le diverse comunità, parte di una stessa “famiglia umana”. Concludendo il suo messaggio, il Capo dello Stato ha invitato a proseguire nel lavoro comune verso obiettivi di pace, amicizia e libertà, valori centrali per la costruzione di una società inclusiva e giusta.
Messaggio agli autieri
Sempre ieri, in occasione del XXXI Raduno nazionale degli Autieri d’Italia, Mattarella ha inviato un messaggio di saluto e apprezzamento ai partecipanti, riconoscendo l’importante ruolo svolto dall’Associazione, che unisce le generazioni di autieri (nel linguaggio militare sono quei soldati la cui mansione è la guida degli autoveicoli per il trasporto di uomini e di materiali) in servizio e in congedo, mantenendo vivi i valori e le tradizioni delle Forze Armate nella società civile.
Il Presidente ha ricordato come l’Arma dei Trasporti e Materiali, cui appartengono appunto gli autieri, sia stata fondamentale nell’evoluzione dell’Esercito Italiano, svolgendo un ruolo cruciale nel supporto operativo delle forze armate. Il contributo degli autieri è stato determinante per garantire l’efficienza logistica e il sostegno nelle operazioni militari, sia in patria che nei teatri di crisi internazionali. Il Capo dello Stato ha evidenziato come oggi l’Arma rappresenti uno strumento essenziale per la proiezione delle forze italiane all’estero.
Nel suo messaggio Mattarella ha espresso un pensiero particolare per i caduti dell’Arma dei Trasporti e Materiali, che hanno sacrificato la loro vita al servizio della Patria e delle sue Istituzioni: “Mi inchino al labaro che ne raccoglie memoria ed eredità”, ha detto, rendendo omaggio al simbolo che conserva il ricordo di coloro che sono caduti in servizio.
Oggi in Sardegna
Intanto oggi, presso il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Cagliari, si terrà la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2024/2025, un appuntamento di grande rilievo che vedrà la partecipazione di Mattarella e del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
Per il Presidente questa sarà l’undicesima visita ufficiale in Sardegna, un gesto di grande significato che sottolinea la vicinanza del Capo dello Stato alla popolazione isolana e l’attenzione costante verso i bisogni e le aspettative del territorio. La prima visita ufficiale del capo dello Stato nell’isola risale al 2 ottobre 2017, quando partecipò all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Cagliari e alla commemorazione dell’ottantesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci. Da allora, Mattarella ha ripetuto la sua presenza in diverse occasioni, consolidando un legame speciale con la Sardegna.