mercoledì, 18 Settembre, 2024
Esteri

Ue sanziona Iran per missili forniti a Putin. Mosca: mandato contro due inviati Rai, convocato ambasciatore a Roma

Ucraina: USA e GB sul punto di dare il via libera per armi a lungo raggio

Joe Biden sarebbe “sul punto” di dare all’Ucraina il via libera per usare armi occidentali a lungo raggio a patto che non utilizzi armi fornite dagli Stati Uniti. Lo riferiscono funzionari europei al New York Times.

La Russia ha dichiarato persone ricercate gli inviati della Rai Stefania Battistini e Simone Traini, accusati di essere entrati illegalmente sul territorio nazionale con le truppe ucraine nel Kursk. Con loro sono ricercati altri giornalisti occidentali. Roma convoca l’ambasciatore di Mosca.

Accuse a giornalisti italiani “allarmanti”.

Gli eurodeputati Pd in una lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen hanno definito “allarmanti” e accuse mosse dalle autorità russe alla giornalista Stefania Battistini, corrispondente italiana della Rai, e Simone Traini, cameraman, “perché sembrano minare i principi stessi della libertà di stampa e della trasparenza, che sono fondamentali per garantire una comunità internazionale informata, soprattutto in tempo di guerra”.

“Inoltre – continua la lettera – la potenziale punizione per queste accuse, fino a cinque anni di carcere per ingresso illegale, ha effetto non solo sui giornalisti che lavorano nella regione, ma anche sugli standard globali di libera informazione”. Il comunicato sottolinea come il fatto che anche altri giornalisti stranieri “siano stati inseriti nella lista dei ricercati dalla Russia suggerisce una tendenza più ampia a mettere a tacere le voci critiche durante questo conflitto”.

Tajani: “Nessun intento ostile”, convocato ambasciatore russo

“Siamo rimasti molto sorpresi dalla decisione”, commenta a caldo il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dei lavori della Giornata dello Sport italiano nel mondo. “Abbiamo fatto convocare l’ambasciatore a Roma perchè siamo rimasti molto sorpresi dalla decisione di inserire tra i ricercati i due giornalisti italiani che hanno fatto i giornalisti. Non c’era alcun intento ostile nei confronti della Federazione russa. E sinceramente abbiamo il dovere di tutelare i nostri giornalisti e la loro sicurezza”.

Zelensky, altri 49 prigionieri ucraini sono tornati a casa

Volodymyr Zelensky ha annunciato ieri su Telegram un nuovo scambio di prigionieri: “Un altro ritorno della nostra gente, per il quale aspettiamo e lavoriamo sempre. 49 uomini e donne ucraini a casa. Questi sono soldati delle forze armate ucraine, della guardia nazionale, della polizia nazionale, del servizio di frontiera statale e dei nostri civili. In particolare, Umyerova è una ragazza che è stata presa in ostaggio dai russi quando è venuta a prendersi cura del padre malato. È stato anche possibile liberare un’altra parte dei difensori dell’Azovstal. Anche l’eroe dell’Ucraina, il medico militare Viktor Ivchuk, è a casa”.

Abbattuti 20 droni ucraini nella notte

Il ministero della Difesa di Mosca ha dichiarato che la sua contraerea ha abbattuto nella notte 20 droni ucraini su sei regioni diverse della Russia. Stando a quanto riportato, otto droni sarebbero stati abbattuti sulla regione di Briansk, quattro su quella di Belgorod, tre su quella di Kursk, due su quella di Smolensk, due su quella di Oryol e uno su quella di Kaluga.

Attacco russo nella regione di Kharkiv, 3 morti e 9 feriti

Tre morti e nove feriti, tra cui tre soccorritori, il bilancio di due attacchi russi nella regione di Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina spesso obiettivo delle forze russe. Questo il bilancio riferito le autorità locali, precisando che il peggio è avvenuto nel villaggio di Borova. Un altro bombardamento aereo ha colpito il quartiere di Kyivskyi a Kharkiv ferendo cinque persone.

Piloti addestrati in Romania con F-16 europei

Il ministro della Difesa rumeno, Constantin Spinu ha annunciato che un primo gruppo di piloti ucraini ha iniziato l’addestramento sui caccia F-16 presso l’hub regionale della Romania. Il paese membro della Nato ha inaugurato un centro di addestramento per gli F-16 nella sua base aerea di Fetesti – a circa 150 chilometri dalla capitale Bucarest – nel novembre 2023, impegnandosi a erogare “addestramento teorico e pratico” anche ai piloti ucraini. Gli aerei sono mantenuti dal costruttore statunitense Lockheed Martin, che fornisce anche l’addestramento.

L’esercito rumeno dispone di 26 F-16 in totale, di cui 17 acquistati dal Portogallo e nove dalla Norvegia. La Norvegia dovrebbe fornire altri 23 jet alla Romania entro la fine del 2025.Il ministro Spinu ha precisato che per i primi quattro pilotiucraini, l’addestramento pratico potrebbe iniziare “verso la fine dell’anno”. Il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha accolto con favore il programma sui social media, affermando che questo garantirà la presenza di “più F-16 nei cieli ucraini”.

Mandato arresto per comandante invasione ucraina Kursk

La Corte del distretto Khamovnichesky di Mosca ha emesso un mandato d’arresto per il generale Dmytro Krasilnikov, al comando dell’operazione che ha portato all’invasione della regione di Kursk da parte delle forze ucraine. Le accuse nei confronti dell’ufficiale ucraino sono: attacco terroristico, omicidio, ingresso illegale nel Paese. “Truppe della 22/a e 61/a Brigata meccanizzata, della 80/a Brigata d’assalto aerea e altre unità delle forze armate ucraine – si legge in un comunicato del Comitato investigativo – sotto il comando di Krasilnikov hanno varcato illegalmente il confine, hanno lanciato missili e fatto saltare in aria case, infrastrutture e veicoli civili con l’impiego di droni”. Inoltre, “hanno piazzato mine sulle strade per impedire l’evacuazione di civili”. “Le azioni criminali di Krasilnikov hanno portato alla morte e al ferimento di un numero significativo di civili”, si aggiunge nella nota.

Zelensky, vedrò Biden questo mese

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “Il mio incontro con il presidente Joe Biden è previsto per questo mese”, ha dichiarato Zelensky durante una conferenza internazionale a Kiev, confermando che presenterà il suo “piano di vittoria” per porre fine a due anni e mezzo di guerra con la Russia.

Pentagono: “Controffensiva russa nel Kursk per ora è marginale”

“La recente controffensiva di Mosca contro le forze ucraine nell’oblast’ di Kursk è “marginale” in questa fase. Il portavoce del Pentagono, il maggiore generale Pat Ryder ha affermato che”Quello che abbiamo visto è che le unità russe stanno iniziando a provare a condurre un qualche tipo di controffensiva nella regione di Kursk. A questo punto, direi che è marginale, ma è qualcosa che ovviamente stiamo tenendo d’occhio”, ha aggiunto Ryder.

L’Ue condanna l’Iran per i missili a Mosca: nuove sanzioni

Mentre il ministero degli Esteri francese convoca l’incaricato d’affari dell’ambasciata iraniana a Parigi per riferire sulle accuse mosse dagli USA a Teheran di aver trasferito missili balistici alla Russia, che probabilmente li userà contro l’Ucraina, l’Ue, attraverso l’Alto rappresentante Josep Borrell, non esita a emettere nuove sanzioni contro il paese.

“L’Unione europea condanna fermamente il recente trasferimento alla Russia di missili balistici di fabbricazione iraniana. Questo trasferimento costituisce una minaccia diretta alla sicurezza europea e rappresenta un’escalation sostanziale e materiale della fornitura di droni e munizioni iraniani, utilizzati dalla Russia nella sua guerra illegale di aggressione contro l’Ucraina”. Lo ha affermato Borrell. “La posizione dell’Unione europea sul coinvolgimento dell’Iran nella guerra della Russia è sempre stata chiara. L’Unione europea ha ripetutamente messo in guardia l’Iran contro i trasferimenti di missili balistici alla Russia. L’Une risponderà rapidamente e in coordinamento con i partner internazionali, anche con nuove e significative misure restrittive nei confronti dell’Iran, tra cui la designazione di individui ed entità coinvolti nei programmi iraniani relativi a missili balistici e droni, e a questo proposito sta valutando misure restrittive anche nel settore dell’aviazione iraniana”.

GB, i missili iraniani alla Russia sono i Fath 360

Anche per Londra non c’è dubbio. L’Iran ha fornito alla Russia i missili balistici a corto raggio Fath-360, “pericolosi per le città in prima linea dell’Ucraina”, secondo quanto scrive il ministero della Difesa su X. “La fornitura di missili balistici iraniani completerà e rafforzerà la capacità della Russia di sferrare attacchi mirati contro obiettivi militari ucraini o infrastrutture civili vicino alla linea del fronte e consentirà alla Russia di mantenere la maggior parte delle sue capacità a lungo raggio da utilizzare contro obiettivi situati nelle profondità dell’Ucraina”, sostiene il ministero della Difesa britannico. Il Fath-360 iraniano (noto anche come BM-120) può essere schierato su vari lanciatori mobili stradali, incluso uno in grado di lanciare fino a sei missili e lanciare una testata da 150 chilogrammi a una distanza di 120 km con una precisione dichiarata inferiore a 30 metri.

Londra: “I missili Gb sono cruciali per fermare Putin”

Per questo i missili forniti all’Ucraina dalla Gran Bretagna, ha detto il ministro degli Esteri britannico David Lammy in un intervista al Daily Telegraph sono “cruciali” in vista dei combattimenti in inverno contro l’esercito di Vladimir Putin. Lammy ha aggiunto che Londra e Washington devono dare all’Ucraina ciò di cui ha bisogno “per vincere” contro Mosca. Nel frattempo infatti nel vertice di ieri alla Casa Biancail premier Keir Starmer e il presidente Joe Biden hanno discussodel via libera all’uso dei missili Storm Shadow, forniti dal Regno Unito, contro obiettivi situati in profondità nel territorio della Russia.

Mosca ritira accreditamento 6 diplomatici Gran Bretagna: “Spionaggio”

Per tutta risposta il servizio di sicurezza russo Fsb ha ritirato l’accreditamento a sei diplomatici del regno Unito in Russia per sospetto spionaggio. I sei diplomatici dell’ambasciata britannica a Mosca sarebbero stati coinvolti in attività volte a “danneggiare il popolo russo” e che andavano “ben oltre” l’ambito della Convenzione di Vienna. Lo ha dichiarato all’agenzia Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Condividiamo pienamente le valutazioni espresse dall’Fsb sull’attività dei diplomatici britannici”, ha sottolineato Zakharova, aggiungendo che “l’ambasciata britannica è andata ben oltre i limiti delineati dalla Convenzione di Vienna. Non si tratta dell’aspetto formale della questione o del mancato rispetto delle attività dichiarate, ma di azioni volte a danneggiare il popolo russo”.

Russia, Gb su espulsione diplomatici: “Accuse infondate”

Accuse “completamente infondate” ribattte il Foreign Office di sua Maestà tramite un portavoce citato da Sky News. “Il mese scorso le autorità russe hanno revocato l’accreditamento diplomatico di sei diplomatici britannici in Russia, in seguito alle misure adottate dal governo britannico in risposta alle attività dirette dallo Stato russo in Europa e nel Regno Unito”, afferma il portavoce. “Non ci scusiamo di tutelare i nostri interessi nazionali”, ha aggiunto.

Starmer: “Russia può mettere fine alla guerra ora”

Il primo ministro britannico Keir Starmer, dopo che Putin ha minacciato guerra aperta con la Nato se l’Alleanza Atlantica avesse permesso all’Ucraina di usare armi a lungo raggio per colpire obiettivi in territorio russo, ha solo ricordato che “la Russia ha iniziato questo conflitto. La Russia ha invaso illegalmente l’Ucraina. La Russia può porre fine a questo conflitto immediatamente”.

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