venerdì, 20 Settembre, 2024
Attualità

Confesercenti: vendite ancora deboli, piccoli negozi in difficoltà

Non bastano il calo inflazione e il rinnovo dei contratti, imprese sempre più in affanno

I saldi estivi e il settore moda non rilanciano i negozi. È la constatazione unita alla delusione che la Confesercenti rileva dopo un sondaggio sui saldi: il 61,9% delle piccole imprese della distribuzione moda registra vendite inferiori rispetto allo scorso anno

Famiglie in affanno

La spesa delle famiglie è ancora in affanno, “il dato istat sulle vendite al dettaglio del mese di luglio”, commenta la Confesercenti, “ci consegna un quadro di debole miglioramento, con una variazione media delle vendite anno su anno positiva in valore, dell’1%, e leggermente sopra lo zero in volume, ad indicare che la spesa in termini reali arranca e non riesce a superare la dinamica dei prezzi, seppur in forte contrazione”.

Vendite in negativo

Le considerazioni non si fermano solo ai saldi estivi, ma nell’arco di tempo più ampio, le vendite restano con il segno negativo. “Nel periodo gennaio-luglio le vendite in volume sono ancora ampiamente in campo negativo”, sottolinea la Confesercenti, “-1%, ed in particolare mostrano segnali di forte criticità le piccole imprese con una variazione negativa che raggiunge l’1,8%”.

Segnali negativi e positivi

L’analisi della Confederazione è improntata alla cautela. “Dunque, nonostante i miglioramenti sul fronte del reddito disponibile, l’occupazione che continua a registrare andamenti positivi e da una dinamica inflattiva in netto ridimensionamento”, osserva la Confesercenti, “le famiglie stentano ancora ad accrescere in maniera consistente gli acquisti, anche perché stanno ricostituendo le disponibilità di risparmio. Nonostante il mese dei saldi di luglio, nel comparto non alimentare le vendite di abbigliamento e pellicceria crescono solo dello 0,8%, aumento che temiamo trainato da web e grande distribuzione: secondo un sondaggio condotto tra i nostri associati in occasione dei saldi estivi da poco terminati nella maggior parte delle regioni italiane, il 61,9% delle piccole imprese della distribuzione moda che abbiamo interpellato ha registrato vendite inferiori rispetto allo scorso anno, mentre solo il 27,9% segnala una performance stabile e appena il 10,2% in crescita”

Contratti e meno tasse

Per la Confederazione non rimane altro che attendere le prossimi mesi confidando in una svolta. “Auspichiamo perciò che nei prossimi mesi si manifestino i benefici di una tornata contrattuale che ha recuperato sulla dinamica inflazionistica degli scorsi anni: l’effetto sarebbe più netto”, conclude la Confesercenti, “come chiediamo da tempo, se gli incrementi salariali fossero detassati”.

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