giovedì, 19 Settembre, 2024
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Ucraina: 49 morti in attacco missilistico. Tre ministri si dimettono. Zelensky incalza gli occidentali sulle armi

Putin accolto in Mongolia con tutti gli onori

Due missili balistici hanno colpito la città di Poltava colpendoun istituto scolastico e il vicino ospedale, almeno 49 morti e centinaia di feriti. Parzialmente distrutto un edificio dell’Istituto delle Comunicazioni. Una colonna di mezzi militari e soldati ucraini è stata distrutta nella regione russa di Kursk e le difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa due droni ucraini sulle regioni di Bryansk e Kaluga.

Almeno 49 morti e oltre 219 feriti accertati in attacco a Poltava

La città di Poltava, 300mila abitanti, a circa 140 km dal confine russo esituata a circa 130 km a sud-ovest della seconda città dell’Ucraina, Kharkiv, è stata colpita ieri da due missili russi che hanno centrato anche una scuola, proprio all’inizio dell’anno accademico. “Due missili balistici hanno colpito Poltava finendo su un istituto scolastico e sul vicino ospedale. Uno degli edifici dell’Istituto delle Comunicazioni è stato parzialmente distrutto. La gente si è ritrovata sotto le macerie. Più di 180 persone sono rimaste ferite. Sfortunatamente molti sono morti, al momento 41”. Così ha scritto ieri su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in seguito a una delle giornate più nere della guerra.

Governatore della regione: “Giornata terribile, donate il sangue”

Il governatore della regione ucraina di Poltava, Philip Pronin, in un post su Telegram ha commentato “Una giornata terribile per Poltava”, e ha invitato gli ucraini a donare il sangue per salvare quante più vite possibile.
Sebbene la città e la regione siano state oggetto di regolari attacchi missilistici, non hanno mai subito bombardamenti paragonabili a quelli delle regioni più vicine al fronte orientale. Secondo il Ministero dell’Istruzione, uno degli edifici dell’istituto è stato parzialmente distrutto e molte persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie.

“La Russia ci sta togliendo la cosa più preziosa”; tre giorni di lutto

Grazie al lavoro coordinato di soccorritori e medici sono state salvate quasi subito 25 persone, 11 delle quali da sotto le macerie. “L’intervallo di tempo tra l’allarme e l’arrivo dei missili mortali è stato così breve” che le persone non sono riuscite a raggiungere il rifugio antiaereo, hanno spiegato i servizi di emergenza. “Questa è una tragedia scioccante per tutta l’Ucraina.” Ha scritto su X la first lady ucraina Olena Zelenska. “Il nemico ha colpito un istituto scolastico e un ospedale. La Russia ci sta togliendo la cosa più preziosa: la vita. Non lo dimenticheremo mai. Memoria eterna”, scrive la first lady ucraina. Intanto le autorità ucraine hanno decretato 3 giorni di lutto nella città.

Zelensky : “La feccia russa pagherà”, e incalza gli occidentali sulle armi

Veemente la reazione del presidente ucraino, che dopo aver annunciato la tragedia ha dichiarato su Telegram che “La feccia russa sarà sicuramente ritenuta responsabile per questo attacco”, tornando a incalzare gli alleati occidentali: “Continuiamo a dire a chiunque nel mondo abbia il potere di fermare questo terrore: i sistemi di difesa aerea e i missili sono necessari in Ucraina, non in un magazzino da qualche parte. Gli attacchi a lungo raggio che possono proteggerci dal terrore russo sono necessari ora, non in un secondo momento. Sfortunatamente, ogni giorno di ritardo significa perdita di vite umane”.

Rischi per la centrale nucleare di Zaporizhzhia

Nel frattempo anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai russi e luogo strategico per le operazioni di guerra e di difesa, è stata dichiarata di nuovo in situazione di emergenza. In seguito ai bombardamenti russi di due giorni fa, secondo l’ente Energoatom, è stata danneggiata una delle due linee d’aria esterne e la centrale è attualmente collegata al sistema elettrico ucraino solo da una linea di trasmissione elettrica. Se l’unica linea rimasta “viene danneggiata, si verificherà una situazione di emergenza a causa della perdita di alimentazione esterna alle pompe”.

Energoatom ha spiegato che sono queste pompe a raffreddare le zone attive dei reattori e le vasche di contenimento del combustibile della Znpp. Il direttore dell’Aiea Rafael Grossi proprio oggi sarà a Zaporizhzhia: “Andrò alla centrale nucleare per continuare la nostra assistenza e aiutare a prevenire un incidente nucleare”.

Si dimettono tre ministri del governo ucraino

Sempre nella giornata di ieri si sono dimessi tre ministri ucraini ma non è ancora chiaro se sia dovuto alla strage di Poltava o no. Si tratta del ministro responsabile della supervisione della produzione di armi durante la guerra Oleksandr Kamyshin, in carica dal marzo 2023 e anche consigliere di Zelensky, il ministro della Giustizia Denys Maliuska e il ministro dell’Ambiente Ruslan Strilets hanno presentato la lettera di dimissioni. È stata ricevuta una lettera di dimissioni anche dal presidente del Fondo demaniale dell’Ucraina Vitalii Koval.

Putin in Mongolia, cerimonia di accoglienza

Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato ieri il suo omologo mongolo Ukhnaagiin Khurelsukh a Ulaanbaatar. Si tratta della prima visita del presidente russo, su cui pende un mandato di arresto l’anno scorso per crimini di guerra commessi in Ucraina, in un paese membro della Corte penale internazionale. Tuttavia Putin non è stato arrestato dalle autorità mongole. Khurelsukh ha invece accolto Putin per una grande cerimonia con alti funzionari di entrambe le parti nella piazza centrale della capitale, intitolata a Gengis Khan. I colloqui, molto probabilmente, si concentreranno sul progetto di un nuovo gasdotto che collegherà Russia e Cina attraverso la Mongolia.

Kiev, mancato arresto Putin in Mongolia “duro colpo” a diritto

Per il ministero degli Esteri ucraino si tratta di un “duro colpo” al sistema del diritto penale internazionale, ha denunciato i, mentre il leader del Cremlino e’ arrivato ieri a Ulan Bator per. Si tratta della prima visita di Putin in un Paese che aderisce alla Corte penale internazionale (Cpi) dopo che il tribunale dell’Aia ha spiccato un mandato di arresto nei suoi confronti per la deportazione illegale di bambini ucraini.

‘Usa verso accordo su missili a lungo raggio a Kiev’

Mentre in Ue si discute tra chi vuole autorizzare l’uso di armi occidentali fuori dal territorio ucraino, e chi si oppone, come l’Italia, gli Stati Uniti da parte loro sono vicini a un accordo per fornire all’Ucraina missili da crociera a lungo raggio per gli F 16. SI tratta di armi che potrebbero raggiungere la Russia in profondità, ben oltre il confine occidentale. Kiev però dovrà attendere alcuni mesi: gli esperti statunitensi stanno ancora risolvendo dei problemi tecnici prima di poter iniziare qualsiasi spedizione, secondo quanto affermato da funzionari americanicitati da Reuters. Lannuncio ufficiale dell’inclusione dei Joint Air-to-Surface Standoff Missiles (Jassm) in un pacchetto di armi dovrebbe arrivare entro autunno, secondo le fonti, anche se non è stata ancora presa una decisione definitiva.

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