venerdì, 15 Novembre, 2024
Esteri

Kuleba ai partner: serve via libera per attacchi a lungo raggio. Lavrov: Occidente ha sempre cercato di distruggere la Russia

Ucraina: 3 bimbi su 4 vivono nella paura secondo Save The Children. Presto accordo su partenariato Mosca -Teheran

Putin visita la Mongolia, Ue: “dovrebbe essere arrestato”. Intanto Kiev rinnova le richieste sull’uso di armi occidentali. Memorie di Navalny presto pubblicate anche in russo.

Il presidente russo Putin ha affermato che il tentativo ucraino di isolare le forze russe invadendo la regione russa di Kursk “è fallito”, e Mosca “si occuperà dei banditi ucraini” che hanno cercato di destabilizzare la regione. Almeno 13 i feriti, tra cui 4 bambini, nell’attacco missilistico russo che ieri ha colpito un centro di riabilitazione infantile e un orfanotrofio a Sumy.

Ucraina, Save the Children: “3 bambini su 4 vivono nella paura costante”

Secondo l’indagine realizzata da Save the Children intervistando oltre 1.500 bambini, genitori e insegnanti in 12 regioni ucraine a partire dal novembre 2023, 3 bambini su 4 soffrono di stress psicologico ed emotivo in un contesto sempre più difficile per la salute mentale, a causa anche della recente escalation di violenza, con attacchi missilistici e droni. Secondo il Rapporto ‘I want a peaceful sky. Education and children’s wellbeing in wartime Ukraine’, il 73% dei bambini intervistati si sente insicuro o impaurito, il 64% prova disinteresse per l’apprendimento e il 54% è pervaso da tristezza o scarsa fiducia in se stesso.

Mosca: conquistato altro villaggio a Pokrovsk, nuovi raid su siti energetici

Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le forze di Mosca hanno conquistato il villaggio di Skuchnoe, nella regione ucraina di Donetsk, situato tra Avdiivka e Pokrovsk, e che nella notte tra domenica e lunedi hanno compiuto nuovi bombardamenti su “impianti energetici e complessi militari-industriali dell’Ucraina”. Secondo quanto si legge in un comunicato del dicastero postato sul suo canale Telegram, sono stati presi di mira tra l’altro siti dove si svolgeva “la produzione e la riparazione di aerei e armi missilistiche, così come siti di assemblaggio e stoccaggio di droni, punti di schieramento temporaneo di formazioni nazionaliste e mercenari stranieri”. Il ministero afferma che “tutti i bersagli designati sono stati colpiti”.

Kuleba ai partner: “Serve via libera per attacchi a lungo raggio”

Intanto continuano le richieste sull’uso di armi occidentali fuori dall’Ucraina, a cui l’Italia, rappresentata dal ministro Tajani, si è opposta. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha esortato di nuovo ieri i partner di Kiev a concedere il permesso per attacchi a lungo raggio in Russia dopo il raid russo di questa mattina su Kiev. Secondo Kuleba, la Russia ha lanciato missili nordcoreani e ha invitato i partner asiatici a considerare di aumentare gli aiuti militari all’Ucraina. “Nel difendersi da queste due barbare macchine da guerra, l’Ucraina è costretta a combattere con le mani legate dietro la schiena. Non è assurdo?”, scrive su X.

Lavrov: ‘Occidente ha sempre cercato di distruggere la Russia’

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, parlando agli insegnanti e agli studenti dell’Mgimo, l’Istituto statale di Mosca per le relazioni internazionali ha dichiarato che “Al posto della Russia, hanno bisogno di uno spazio dipendente, in declino, morente, dove possano fare quello che vogliono, per questo hanno riunito sotto le armi una coalizione di circa 50 paesi, per cercare di smembrare anche la Russia, così come fece Hitler, che mise messo sotto le armi quasi tutta l’Europa”.

Cremlino: “Kiev ha rifiutato intesa su centrali nucleari”

Inoltre Lavrov ha accusato nella stessa occasione l’Ucraina di avere rifiutato un accordo mediato dalla Turchia che prevedeva anche garanzie di sicurezza nel conflitto per le centrali nucleari. Due settimane fa il presidente russo Vladimir Putin ha accusato le forze d’invasione ucraine di avere cercato di bombardare la centrale di Kursk. Secondo Lavrov la clausola era contenuta in una bozza d’accordo elaborata la primavera scorsa che puntava a rinnovare l’intesa per la sicurezza delle esportazioni di grano dai porti ucraini del Mar Nero. “Ci siamo detti d’accordo, ma subito gli ucraini hanno detto di no, a quanto apre avevano già dei piani per bombardare le centrali nucleari”, ha aggiunto il ministro russo affermando che gli stessi ucraini avevano chiesto di inserire nel documento la clausola relativa alla sicurezza delle centrali atomiche.

Presto accordo su partenariato Russia-Iran

“È simbolico che dovremmo completare a breve gli ultimi preparativi, ci sono ancora dettagli tecnici, per un nuovo trattato interstatale su un partenariato globale tra Russia e Iran. E sarà un passo simbolico nelle nostre relazioni con la nuova leadership iraniana”, ha detto il capo della diplomazia russa alla stessa conferenza. Sergey Lavrov sostiene che dovrebbero essere “completati a breve gli ultimi preparativi” per “un nuovo accordo interstatale su un partenariato globale tra Russia e Iran. Le nostre relazioni si stanno sviluppando rapidamente. Ci sono molti progetti, compresi progetti che fanno parte di una delle rotte logistiche più promettenti. Si tratta del corridoio Nord-Sud, che rende possibile raggiungere il Golfo Persico direttamente da San Pietroburgo, e poi raggiungere l’Oceano Indiano”. Lavrov ha ricordato che “molti progetti bilaterali sono già in funzione, sia la centrale nucleare che altri progetti di investimento congiunti. Credo che le cifre che caratterizzano l’aumento del commercio e dei volumi di investimento parlino da sole. Queste cifre sono in costante aumento. Quindi il nostro futuro sembra promettente”, ha concluso.

Navalny, libro memorie uscirà anche in russo

Le memorie del defunto oppositore russo La vedova di Aleksei Navalny, Yulia Navalnaya, ha annunciato ieri sui social che le memorie dell’oppositore di Putin saranno pubblicate, anche in russo, il 22 ottobre. Intitolate ‘Patriot’ (Patriota), si tratta di memorie scritte durante gli ultimi anni della sua vita: “Quando ho annunciato l’autobiografia di Aleksey in aprile, la domanda più popolare è stata: “Sarà in russo?” E ora posso tranquillamente dirvelo: accadrà. E uscirà lo stesso giorno di tutti i Paesi – il 22 ottobre”, ha riferito, annunciando la possibilità dei preordini anche per l’edizione russa.

Von der Leyen: “Mosca ha ucciso Navalny ma il suo sogno vive”

La presidente della Commissione Europea, in visita a Bled, in Slovenia, ha accolto così la notizia: “Cara Yulia Navalnaya, non abbiamo dimenticato il destino del tuo coraggioso marito Alexei. Lo hanno combattuto. Lo hanno imprigionato. E alla fine lo hanno ucciso. Ma non possono uccidere il sogno di Alexei Navalny di una Russia libera! Perché continua a vivere in te, cara Yulia, e in tanti altri”.

L’Ue alla Mongolia “dovrebbe arrestare Putin”

Contemporaneamente un portavoce della Commissione Europea ha dichiarato ieri, riferendosi al viaggio di Putin in visita in Mongolia, che “C’è un mandato di arresto spiccato dalla Corte penale internazionale ai danni di Vladimir Putin, la Mongolia è firmataria dello statuto di Roma dal 2002, abbiamo sollevato i nostri dubbi sulla visita” del presidente russo “alle autorità mongole attraverso la nostra delegazione e chiediamo che i firmatari dello statuto assistano l’indagine”.

Cremlino: “Nessun problema in Mongolia”

La Russia ribatte tuttavia che “non ha problemi con la Mongolia in merito alle decisioni della Corte penale internazionale”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito all’arrivo previsto nelle prossime ore del presidente Vladimir Putin nel Paese asiatico, che, riconoscendo la giurisdizione della stessa Corte, sarebbe in teoria tenuto ad eseguire il mandato di arresto nei confronti dello stesso Putin, accusato di deportazione di bambini ucraini.

Polonia: è un dovere abbattere droni russi

Il ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, in un’intervista al Financial Times online, sostenendo che Varsavia ha l’obbligo di garantire la sicurezza dei propri cittadini, a prescindere dal timore che le intercettazioni sul territorio ucraino possano coinvolgere l’Alleanza atlantica nella guerra russa contro l’Ucraina. “L’adesione alla Nato non esclude la responsabilità di ciascun Paese di proteggere il proprio spazio aereo: è un nostro dovere costituzionale” ha detto Sikorski.

Il quotidiano della City ricorda che all’inizio dell’estate Varsavia e Kiev hanno stipulato un accordo bilaterale di sicurezza che prevede l’impegno per le Parti a a esaminare “la fattibilità di un’eventuale intercettazione nello spazio aereo ucraino di missili e Uav lanciati in direzione del territorio polacco”. “Personalmente, ha dichiarato Sikorski, sono dell’idea che, quando missili ostili sono in procinto di entrare nel nostro spazio aereo, sarebbe legittima l’autodifesa (colpirli) perché una volta che attraversano il nostro spazio aereo, il rischio che i detriti feriscano qualcuno è significativo”. Sikorski ha quindi insistito sul diritto del suo Paese di intercettare dopo che un sospetto drone russo ha attraversato la Polonia il 26 agosto. Da allora le autorità polacche sono alla ricerca del drone, che potrebbe essere atterrato nuovamente in territorio ucraino. Di contro, il segretario generale uscente della Nato, Jen Stoltenberg, ha avvertito del rischio che ciò possa far diventare l’alleanza “parte del conflitto”.

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