venerdì, 20 Settembre, 2024
Società

Nell’Ue quasi 1 milione di disabili non riesce a esprimere il proprio voto

L’Agenzia europea per i diritti fondamentali denuncia la discriminazione

L’Agenzia europea per i diritti fondamentali sottolinea che una persona su quattro nell’UE ha una disabilità. Di questi si stima che oltre 800.000 cittadini non hanno potuto votare nelle elezioni del Parlamento europeo a causa della loro disabilità. Le comunicazioni della FRA nel corso del tempo rivelano che le motivazioni sono dovute a molteplici fattori: innanzi tutto le restrizioni legali. Le leggi in sette paesi (Bulgaria, Cipro, Estonia, Malta, Polonia, Portogallo e Romania) escludono automaticamente le persone sotto la tutela legale dal voto. Tuttavia, diversi paesi hanno rimosso le restrizioni di voto in base alla capacità giuridica, in particolare per le persone con disabilità intellettive e psico-sociali.

Mancanza di dispositivi adeguati

Poi gli standard di accessibilità, in particolare per i seggi elettorali, i siti web e le emittenti, hanno reso più facile per le persone votare. Tuttavia, le persone con disabilità visive, uditive o intellettive devono ancora affrontare notevoli barriere, come la mancanza di dispositivi di voto tattile, informazioni in Braille, audio o formati di facile lettura. In 17 paesi dell’UE vi sono delle iniziative che affrontano specificamente la partecipazione politica. Ma spesso manca una consultazione sistematica e significativa con le organizzazioni per la disabilità. Infine non mancano gli ostacoli amministrativi all’ottenimento delle informazioni, la registrazione al voto e l’ottenimento del sostegno durante le elezioni.

Strategie per rimuovere ostacoli

L’Agenzia suggerisci alcune strategie per rendere meno pesanti le discriminazioni, come, ad esempio, rimuovere per legge le restrizioni sul diritto di voto e di candidarsi per le elezioni. Rendere il voto, le strutture e i materiali elettorali più accessibili. Fornire formazione di sensibilizzazione alla disabilità per le autorità elettorali e coinvolgere le organizzazioni di disabilità nella formazione e durante tutto il processo elettorale. Rimuovere gli ostacoli amministrativi alla partecipazione politica e sostenere meglio le persone in modo che possano esprimere il loro voto. Misurare la partecipazione politica delle persone con disabilità attraverso la raccolta di dati. Inoltre, vanno promosse campagne accessibili, piani d’azione per le emittenti pubbliche e la fornitura di trasporti dedicati per facilitare il voto.

Rautio: “Ancora lavoro da fare”

Tutti i paesi dell’UE e la stessa UE hanno ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Essa sancisce il diritto alla partecipazione politica per le persone con disabilità. Inoltre, la strategia dell’UE sulla disabilità mira a mobilitare i paesi per garantire tali diritti. Sirpa Rautio, direttore della FRA ha dichiarato in più occasioni: “Essere in grado di votare e candidarsi alle elezioni è un elemento chiave delle democrazie ben funzionanti. Ma troppe persone con disabilità continuano a essere negate questo diritto fondamentale. Mentre c’è progresso, c’è ancora del lavoro da fare per superare le sfide persistenti in modo che tutte le voci delle persone con disabilità siano ascoltate nelle elezioni”.

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