Un giudice federale ha approvato, venerdì, un accordo di patteggiamento tra i pubblici ministeri e un medico di San Diego in relazione alla morte per overdose dell’attore Matthew Perry. Durante la sua prima comparizione in tribunale a Los Angeles, il 54enne Mark Chavez è stato accusato di cospirazione per la distribuzione di ketamina. Si dichiarerà colpevole in un secondo momento. Il giudice Jean Rosenbluth ha autorizzato il rilascio di Chavez con una cauzione non garantita di 50.000 dollari, imponendo condizioni come la consegna del passaporto e la cessazione dell’attività medica. Chavez, che rischia fino a 10 anni di carcere, è uno dei cinque imputati accusati di aver fornito ketamina a Perry nelle settimane precedenti la sua morte. La star della sitcom “Friends” utilizzava la ketamina per la terapia prima del suo decesso avvenuto in ottobre. I funzionari federali hanno riferito che Kenneth Iwamasa e Erik Fleming, anch’essi imputati, hanno ammesso le proprie colpe. Iwamasa, 59 anni, ha confessato di aver iniettato ketamina a Perry, anche il giorno del decesso. Fleming, 54 anni, ha confessato la cospirazione per la distribuzione di ketamina. Al contrario, Jasveen Sangha e Salvador Plasencia, gli ultimi due imputati, hanno dichiarato la propria innocenza. Sangha, 41 anni, è accusata di molteplici reati legati alla distribuzione di ketamina, mentre Plasencia, 42 anni, è imputato per cospirazione nella distribuzione di ketamina. Secondo l’incriminazione, gli eventi che hanno portato alla morte della star sono iniziati a settembre, quando Plasencia ha contattato Chavez per ottenere ketamina per l’attore, venduta, poi, a Perry per 4.500 dollari. Iwamasa, cercando ulteriore ketamina, ha contattato Fleming, che a sua volta si è rivolto a Sangha. Il 28 ottobre, Iwamasa avrebbe iniettato ketamina a Perry, trovato, poi, privo di sensi in piscina.