lunedì, 18 Novembre, 2024
Esteri

Ucraina: Perso il 40% della produzione elettrica, black out d’emergenza. Kiev attacca deposito carburante a Rostov

Testata ucraina inesplosa vicino centrale Kursk. Madrid dona 7 generatori e rinnova il 'supporto totale' a Kiev

Tutte le centrali idroelettriche ucraine sono state attaccate dai russi. In fiamme il deposito di carburante nella regione russa di Rostov. Trovata testata a grappolo vicino centrale atomica di Kursk. L’Aiea lancia l’allarme per gli scontri nel Kursk: “esiste il pericolo di un incidente nucleare, visto tracce di attacchi di droni”.

Kiev, bombe russe in villaggio del Donetsk, morta intera famiglia

I soccorritori hanno recuperato tra le macerie i corpi di una donna e di un uomo, di 45 e 53 anni, e quelli di un ragazzo di 17 anni e una ragazza di 24 anni. L’ ufficio del procuratore generale ucraino, ripreso dal Guardian, ha annunciato così che un’intera famiglia è stata uccisa dopo che un aereo da guerra russo ha sganciato una bomba sulla loro casa nel villaggio di Izmailivka, nella regione di Donetsk. L’ufficio del procuratore generale, che ha documentato e indagato su tutti i possibili crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina, ha affermato che le forze russe avevano precedentemente preso di mira la zona con bombe aeree teleguidate.

Centrali ucraine colpite, black out di emergenza

Nel frattempo, nella giornata di ieri tutte le centrali idroelettriche in Ucraina sono state colpite dai russi perdendo circa il 40% della produzione. Lo ha riferito RBC-Ucraina riportando le affermazioni del direttore generale di “Ukridroenergo” Ihor Syrota.

Percià interruzioni elettriche di emergenza si stanno verificando nelle regioni di Kiev, Odessa, Kharkhiv e Donetsk dopo gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine. Nella regione di Kharkiv si verificheranno interruzioni della fornitura di energia elettrica a seguito del bombardamento di alcuni impianti energetici, ha affermato Kharkiv Energy su Telegram.

Sin dall’inizio della guerra, le centrali strategiche e snodi della rete di approvvigionamento energetico sono stati tra i principali obiettivi sia di Mosca che di Kiev.

Mosca: “Nella notte abbattuti 12 droni ucraini”

In tutto le forze di difesa aerea russe hanno quindi abbattuto la notte scorsa 12 droni ucraini su due regioni del Paese, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo. Quattro su Rostov, otto droni sono stati intercettati sul territorio della regione di Voronezh.

Il governatore di Rostov, Vasily Golubev, ha reso noto ieri in un post su Telegram che quattro droni lanciati dall’Ucraina sono stati distrutti nella regione, ma non ha inizialmente fatto menzione di un attacco a un deposito petrolifero. Secondo Reuters, tuttavia, dei droni ucraini avrebbero dato fuoco a diversi serbatoi di petrolio nel deposito di Glubokinskaya nel distretto di Kamensky nella regione russa di Rostov. Il vasto incendio è stato confermato in seguito dalle autorità.

In fiamme deposito carburante a Rostov

L’attacco avvenuto nel distretto di Kamensky ha quindi provocato un “incendio in un deposito di carburante”, ha scritto su Telegram Golubev, assicurando che “nessuno è rimasto ferito”. Dall’inizio del conflitto nel 2022, Kiev ha ripetutamente preso di mira gli impianti di petrolio e gas in Russia, alcuni situati a centinaia di chilometri dai suoi confini, in quelli che ha definito “giusti” attacchi alle sue infrastrutture energetiche.

Un altro incendio causato da droni è in corso dal 18 agosto in un deposito di carburante – a Proletarsk, a circa 200 chilometri dal confine ucraino, sempre nella regione di Rostov. Secondo le autorità locali, almeno 41 vigili del fuoco sono rimasti feriti mentre cercavano di domare le fiamme.

Testata ucraina inesplosa vicino centrale Kursk

Militari della Guardia nazionale russa hanno inoltre trovato e disinnescato una testata ucraina con munizioni a grappolo a cinque chilometri dalla centrale nucleare di Kursk. Secondo l’agenzia Tass, i militari hanno rinvenuto una testata lanciata da un sistema multiplo Himars contenente “180 elementi non esplosi”. Il comitato per le gestioni delle crisi della regione di Kursk ha pertanto annunciato di avere rafforzato le misure di sicurezza nell’impianto e nella vicina cittadina di Kurchatov. Nei giorni scorsi il presidente Vladimir Putin aveva accusato le truppe ucraine d’invasione di aver cercato di colpire la centrale di Kursk con un drone. Ieri, durante una visita all’impianto, Rafael Grossi, il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), ha detto di avere “visto tracce di attacchi di droni”, anche se non ha indicato i responsabili.

Mosca dopo visita capo Aiea: “Auspichiamo chiarezza e obiettività”

Questo ha provocato delle critiche da Mosca all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Dopo che ieri il direttore dell’Aiea, Rafael Grossi, è arrivato a Kurchatov per un’ispezione nella centrale nucleare di Kursk, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiato: “Vediamo come lavora l’Agenzia e quali valutazioni produce, ma ogni volta auspichiamo prenda una posizione più chiara, non necessariamente a favore della Russia o della posizione di Mosca, ma a favore dei fatti, con l’unico obiettivo di garantire la sicurezza e prevenire uno scenario disastroso, che è ciò verso cui il regime di Kiev sta spingendo tutti”.

Cremlino, “non ci fermeremo”

La Russia è quindi fermamente intenzionata a continuare la sua “operazione militare speciale” in Ucraina nonostante l’annuncio del presidente Volodymyr Zelensky di volere sottoporre un piano di pace ai candidati alla Casa Bianca, Kamala Harris e Donald Trump. Lo ha detto, Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. “Non è la prima volta – ha affermato – che sentiamo tali dichiarazioni da parte dei rappresentanti del regime di Kiev. Noi continuiamo la nostra operazione militare speciale e raggiungeremo tutti i nostri obiettivi”.

Russia, aeroporto di Kazan in Tatarstan sospende operazioni

Nel frattempo Mosca ha sospeso a partire dalle 7 del mattino di ieri tutte le operazioni dell’aeroporto di Kazan nella Repubblica russa del Tatarstan. L’Agenzia federale per il trasporto aereoriferisce secondo Interfax che “Sono state imposte restrizioni temporanee alle operazioni dell’aeroporto di Kazan nella mattinata del 28 agosto per garantire la sicurezza dei voli civili”. Non sono chiari però i motivi per cui si è ritenuto che fosse a rischio la sicurezza dello scalo. “Gli equipaggi degli aerei, i controllori del traffico aereo e i servizi aeroportuali stanno facendo tutto il necessario per garantire la sicurezza dei voli, che è la priorità principale”, annota Interfax. I voli da Mosca (Sheremetyevo) e Sochi diretti all’aeroporto di Kazan sono stati dirottati all’aeroporto alternativo di Samara.

Madrid dona 7 generatori e rinnova il ‘supporto totale’ a Kiev

Sette generatori donati dall’Agenzia spagnola di cooperazione internazionale e sviluppo (Aecid) che saranno inviati via Polonia in Ucraina, perché la popolazione civile possa far fronte “al nuovo inverno che si presenta particolarmente difficile”. Lo ha affermato il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, ricordando che dall’inizio dell’invasione russa è stato distrutto il 70% della capacità di produzione elettrica in Ucraina,in occasione della visita al poligono industriale di Arganda del Rey (Madrid). I 7 generatori si uniscono agli altri 14 e alle 2 ambulanze inviati da Madrid a Kiev nel novembre 2022.

Il supporto della Spagna all’Ucraina, ha aggiunto, “non vacillerà” e continuerà “senza soluzione di continuità” davanti all’aggressione russa, “ingiusta e che sarà sempre ingiustificabile”, con aiuti come l’invio di 7 nuovi gruppi elettrogeni, che giungeranno a Kiev nei prossimi giorni.

Albares è stato accompagnato nella visita dall’ambasciatore ucraino in Spagna, Sergy Pogoreltsev, che ha ringraziato per i gruppi elettronici che “mitigheranno le conseguenze dei bombardamenti incessanti russi contro le infrastrutture critiche e aiuteranno a garantire una fornitura elettrica stabile”. “Impotenti per conquistare obiettivi sul campo di battaglia, le truppe russe ricorrono ai metodi del terrore contro la popolazione civile”, ha condannato l’ambasciatore ucraino, citato da Efe. Pogoreltsev ha ricordato gli attacchi recenti contro le installazioni di uso civile, fra cui quello a un ospedale pediatrico e quello di lunedì in cui sono stati impiegati oltre 200 missili e droni contro vari impianti elettrici. E ha segnalato che “questo gesto della Spagna invia al Cremlino un segnale inequivocabile che tutti i piani per conquistare Ucraina, spezzare le volontà del popolo ucraino e costringerlo alla resa, sono condannati al fallimento”.

Mosca, comprensione su Trump, Biden russofobo

Mosca prende anche posizione, implicitamente, sulle elezioni americane. Da un lato il ministero degli Esteri russo, presentando la misura come una “risposta” a quella che definisce “la linea russofoba perseguita dall’amministrazione Biden con l’obiettivo dichiarato di ‘infliggere una sconfitta strategica a Mosca”, ha vietato l’ingresso sul suo territorio a 92 cittadini americani, tra cui giornalisti del Wall Street Journal, Washington Post e New York Times.

Dall’altro il portavoce di Putin, Dmitri Peskov ha detto che “Molti paesi del cosiddetto Occidente collettivo sono immersi fino alle orecchie in questo conflitto e ne sono direttamente coinvolti. Attacchi come quello nella regione di Kursk stanno sicuramente portando la tensione ai massimi livelli. Detto questo, ci sono tutte le ragioni per essere preoccupati, e questo tipo di dichiarazioni allarmistiche possono essere trattate con comprensione”,.

Preoccupazione USA per sostegno Cina a industria bellica russa

Nella dichiarazione della Casa Bianca a conclusione della due giorni di colloqui, alle porte di Pechino, tra il capo della diplomazia cinese Wang Yi e il consigliere per la Sicurezza Usa Jake Sullivan, si legge che quest’ultimo ha ribadito “le preoccupazioni per il sostegno della Cina all’industria bellica della Russia e per il suo impatto sulla sicurezza europea e transatlantica”.

Sullivan ha sottolineato “l’importanza di mantenere la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan” e riaffermato “l’impegno degli Stati Uniti a difendere i propri alleati Indo-Pacifici e espresso preoccupazione per le azioni destabilizzanti nei confronti delle operazioni marittime legali delle Filippine nel Mar cinese meridionale”.

La dichiarazione spiega poi che i due hanno “discusso le condivise preoccupazioni riguardo alla Corea del Nord, la Birmania e il Medio Oriente”. “Sullivan e Wang hanno evidenziato l’importanza di questo canale strategico di comunicazione negli scorsi 18 mesi e si sono impegnati a mantenere in modo regolare consultazioni diplomatiche ad alto livello ed a livello di lavoro”, conclude la nota.

Nato: alleati intensificano aiuti militari

“L’Ucraina continua a intercettare missili russi quotidianamente, salvando innumerevoli vite. Ma la capacità dell’Ucraina di mantenere le proprie difese richiede maggiori rifornimenti e più supporto. Sulla scia dell’ultimo assalto russo, gli Alleati hanno ribadito oggi che stanno intensificando i loro aiuti militari all’Ucraina”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che oggi ha presieduto la riunione del Consiglio Nato-Ucraina a livello di ambasciatori. “Dobbiamo continuare a fornire all’Ucraina l’equipaggiamento e le munizioni di cui ha bisogno per difendersi dall’invasione russa. Ciò è fondamentale per la capacità dell’Ucraina di rimanere in lotta”, ha aggiunto.

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