In mattinata prima l’incontro con il Ministro per le Politiche Ue, la Coesione, il Sud e il Pnrr Raffaele Fitto e poi un bilaterale con il Premier Giorgia Meloni; nel pomeriggio la visita all’interno della sede dell’Udc per incontrare il Segretario del partito Lorenzo Cesa e il Presidente del partito Antonio De Poli. In serata una cena con il leader di Forza Italia Antonio Tajani. Una giornata, quella di ieri, ricca di impegni per il Capogruppo del Partito popolare europeo all’Eurocamera Manfred Weber. Inutile dire che è stato l’incontro con il Primo Ministro l’appuntamento più importante, in un momento in cui le relazioni tra il governo italiano e il Ppe sono più che mai delicate. Dopo le tensioni emerse nei mesi scorsi, culminate con la mancata conferma del sostegno italiano a un secondo mandato per Ursula von der Leyen, la visita di Weber è vista come un tentativo di ricucire un rapporto che appare fondamentale per le ambizioni italiane in Europa.
Clima di fiducia
Meloni, consapevole dell’importanza strategica dell’incontro, ha cercato di ristabilire un clima di fiducia con Weber, indispensabile per ottenere il sostegno del Ppe, il principale gruppo parlamentare europeo, nella formazione del prossimo esecutivo comunitario. Al centro delle discussioni vi è stato anche il nome di Raffaele Fitto, che sembra essere in pole position per un incarico di peso nella prossima Commissione von der Leyen. L’Italia indicherà domani, quasi certamente, proprio il nome dell’ex Governatore della Puglia per questo ruolo.
Oltre ai temi specificamente legati alla nomina dei commissari europei, l’incontro ha fornito l’occasione per discutere di questioni più ampie legate al futuro dell’Italia Weber e Meloni hanno affrontato dossier fondamentali per l’Italia, come la la procedura per deficit eccessivo e la manovra, con la richiesta all’Europa di più flessibilità.
L’ok dell’Udc
Dopo la riunione a Palazzo Chigi con Meloni, Weber sì e recato nella sede dell’Udc per incontrare il segretario del partito Lorenzo Cesa e il Presidente del partito Antonio De Poli. All’incontro erano presenti anche il coordinatore regionale del Lazio, Regino Brachetti, e il coordinatore politico della Sicilia, Decio Terrana. Due i temi al centro della discussione durante l’incontro: da un lato i centristi italiani hanno appoggiato l’iniziativa del governo italiano in Europa, ribadendo l’opportunità di sostenere il ministro Fitto per le prossime nomine europee. Per l’Udc è fondamentale riconoscere una delega di peso all’Italia che sta svolgendo un ottimo lavoro in Europa. In secondo luogo si è discusso del ruolo dei democratici cristiani all’interno del Partito Popolare Europeo e della spinta che quest’ultimo deve portare avanti nell’Unione per definire una politica estera e di difesa comune. “In un mondo sempre più globalizzato e con numerosi conflitti in atto, il Partito Popolare ha il compito storico di farsi promotore di questo cambio di passo per dare maggiore forza e centralità internazionali alle nostre istituzioni comunitarie”, si è letto in una nota diramata dall’Udc
Nuovo scontro
La giornata politica di ieri è stata contraddistinta inoltre da uno scontro tra la Conferenza episcopale italiana e la Lega. Motivo del contendere, l’appello dei Vescovi all’accoglienza dei migranti. “È singolare che la Cei avanzi critiche senza, invece, spiegare quanti immigrati intenderebbe accogliere in Vaticano e, soprattutto, se per questo ‘realismo’ dell’accoglienza spenderebbe i soldi dell’otto per mille donati da noi italiani” le parole della Senatrice Mara Bizzotto, Vicepresidente vicario dei senatori del Carroccio. “Sarebbe il caso di sapere quanti migranti vorrebbero accogliere in Vaticano e se intendono investire i soldi dell’8 per mille. Numeri insomma, piuttosto che parole, per evitare di essere fraintesi” il commento della senatrice della Lega Tilde Minasi. Ieri Monsignor Gian Carlo Perego, Presidente della Fondazione Migrantes della Cei, aveva criticato tramite il sito FarodiRoma.it le politiche del governo in merito ai salvataggi in mare: “Oggi i politici, ma anche i media, si voltano dall’altra parte o negano la realtà”.