Con i primi rientri avvenuti lo scorso fine settimana e l’ultimo grande controesodo previsto per il prossimo weekend, molte famiglie italiane si trovano a gestire la delicata fase tra il ritorno dalle vacanze e la riapertura delle scuole. Per occupare i propri figli durante queste ultime settimane estive, i genitori cercano soluzioni pratiche e sicure. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, il 36% dei genitori italiani ha optato per i centri estivi, mentre un fortunato 28% può contare sull’aiuto dei nonni. Ma un 13% delle famiglie ha dovuto rinunciare ai centri estivi per ragioni economiche, cercando soluzioni alternative. Tra le alternative più apprezzate e in crescita c’è quella rappresentata dalle fattorie didattiche, vere e proprie oasi di natura spesso situate nei pressi dei centri urbani. Queste strutture offrono ai bambini un’esperienza immersiva e educativa, permettendo loro di entrare in contatto diretto con il mondo agricolo e con le sue attività tradizionali. Le fattorie didattiche non solo garantiscono un luogo sicuro e stimolante per i più piccoli, ma proseguono e ampliano il lavoro educativo avviato durante l’anno scolastico grazie al progetto ‘Educazione alla Campagna Amica’, promosso da Donne Impresa Coldiretti.
Negli ultimi vent’anni, questo progetto ha coinvolto circa 10 milioni di bambini, con una media di mezzo milione all’anno. La maggior parte dei partecipanti, circa il 70%, appartiene alla fascia d’età tra i 4 e gli 11 anni, provenienti dalla scuola materna e primaria. Il restante 30% è costituito da studenti delle scuole medie e superiori, che partecipano a laboratori più avanzati.
Fattorie didattiche
Il 2024 ha visto un aumento significativo delle fattorie didattiche in Italia, che hanno raggiunto quota 3.448, con una crescita del 4% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è il risultato dell’impegno costante di Donne Coldiretti, in collaborazione con le scuole, nel promuovere un’educazione basata sul rispetto per l’ambiente e la sana alimentazione. Secondo l’Osservatorio Coldiretti e le rilevazioni Ismea-Rrn di gennaio 2024, l’obiettivo principale delle fattorie didattiche è quello di formare consumatori consapevoli, sensibilizzando i bambini ai principi della dieta mediterranea e all’importanza della stagionalità dei prodotti. La mappa aggiornata delle fattorie didattiche, pubblicata a gennaio 2024, mostra una distribuzione capillare lungo tutta la Penisola, con una maggiore concentrazione in alcune regioni. Veneto, Campania, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia, Lombardia e Toscana sono le aree con il maggior numero di strutture, rispettivamente con 449, 319, 295, 295, 213, 211 e 208 fattorie didattiche.
Nelle fattorie didattiche, i bambini non solo imparano a seminare, raccogliere e trasformare i prodotti della terra, ma partecipano a una varietà di laboratori creativi ed educativi. Tra le attività proposte, spiccano il laboratorio del bio pittore, dove i piccoli artisti dipingono utilizzando colori estratti da foglie, fiori e ortaggi, e il laboratorio dei baby chef, che insegna ai bambini a cucinare in modo semplice e sostenibile. Inoltre, laboratori sensoriali permettono ai partecipanti di sviluppare la capacità di riconoscere piante aromatiche e di assaporare diverse varietà di miele.