La procura di Parigi ha confermato lunedì che Pavel Durov, fondatore di Telegram, è stato arrestato dalle autorità francesi in relazione a un’indagine su accuse di “complicità” in transazioni illegali e distribuzione di immagini pornografiche di minori. Il presidente francese Emmanuel Macron ha confermato l’arresto, sottolineando che non si è trattato di una decisione politica e che le accuse sono basate su prove concrete. Telegram è accusato di complicità in frode organizzata, commercio di stupefacenti e fornitura di servizi di crittografia senza certificazione adeguata. Jean-Michel Bernigaud, capo dell’OFMIN, un’agenzia francese dedicata alla lotta contro i crimini contro i minori, ha messo in risalto la mancanza di moderazione e cooperazione di Telegram nella lotta alla pedofilia come punto cruciale dell’accusa. L’arresto ha scatenato reazioni indignate da parte di molte personalità influenti, tra cui Elon Musk ed Edward Snowden, che hanno criticato l’azione come un attacco alla libertà di parola e alla privacy digitale. Pavel Durov, un magnate della tecnologia, ha fondato e possiede Telegram, una delle poche app di messaggistica non strettamente legate agli Stati Uniti o alla Cina, e si è sempre distinto per la sua riluttanza a moderare i contenuti. Sebbene affermi di applicare norme rigorose contro i contenuti illegali nei suoi canali, dichiara di non monitorare i messaggi privati tra gli utenti. Telegram sostiene di aver moderato i contenuti pedopornografici fin dalla sua creazione e di chiudere regolarmente i canali che li diffondono. Tuttavia, il National Center for Missing & Exploited Children (NCMEC) ha dichiarato che la società di messaggistica ha rifiutato ripetutamente il suo contatto, sollevando ulteriori preoccupazioni sulla sua cooperazione.