La Nasa chiederà a SpaceX di riportare a casa Butch Wilmore e Suni Williams, i due astronauti bloccati, dall’inizio di giugno, sulla Stazione Spaziale Internazionale. La missione originale doveva durare otto giorni. Gli astronauti, arrivati a bordo della Boeing Starliner, rimarranno sulla stazione per altri sei mesi, fino a febbraio. “I voli spaziali sono rischiosi, specialmente quelli di prova – ha dichiarato l’amministratore della NASA Bill Nelson – La decisione di tenere Butch e Suni sulla Stazione Spaziale e di riportare a casa la Starliner senza equipaggio è una questione di sicurezza.” Prima del lancio di giugno, il programma Boeing Starliner era già in ritardo di anni e oltre 1,5 miliardi di dollari fuori budget. La Nasa libererà due posti sul prossimo lancio di SpaceX, Crew-9, previsto per il 24 settembre dal Kennedy Space Center in Florida. All’inizio del prossimo mese, la capsula Starliner tornerà sulla Terra senza equipaggio. Steve Stich, responsabile del Commercial Crew Program della NaSA, ha affermato che la decisione di usare SpaceX è stata unanime a causa dell’incertezza sui propulsori della Starliner. Boeing non ha partecipato ai briefing stampa della Nasa. Wilmore e Williams erano arrivati alla stazione spaziale il 6 giugno. Durante l’avvicinamento, cinque propulsori della Starliner avevano malfunzionato, con una perdita di elio rilevato dal sistema di propulsione della capsula, Ciò ha ritardato l’attracco di quasi un’ora. Non è chiaro come la Nasa procederà con la certificazione della Starliner. Boeing e SpaceX hanno sviluppato le loro capsule spaziali nell’ambito del Commercial Crew Program della Nasa, avviato nel 2011. Jim Free, amministratore associato della Nasa, ha elogiato i team Nasa e Boeing, affermando che il lavoro influenzerà le future missioni. “Impareremo da questo sforzo – ha dichiarato – e garantiremo la sicurezza dei nostri equipaggi e delle loro famiglie”.