Venerdì sera, durante un comizio in Arizona, Donald Trump ha accolto Robert F. Kennedy Jr. sul palco, elogiando la “straordinaria campagna” da candidato indipendente alla presidenza. Poche ore prima, il nipote del 35esimo Presidente degli Stati Uniti aveva sospeso la propria campagna elettorale ed espresso il suo sostegno al tycoon. “Con tutti quei voti che avrebbe potuto ottenere, avrà un’enorme influenza su questa campagna”, ha dichiarato Trump a Glendale, un sobborgo di Phoenix. L’ex Presidente ha promesso che, se eletto, istituirà una commissione sugli assassinii dei fratelli Kennedy e pubblicare i documenti rimanenti sulla morte di JFK non divulgati durante il suo mandato. Kennedy jr. ha parlato di temi comuni con Trump, come la sicurezza alimentare e la lotta alle malattie croniche. Sospendendo la sua campagna presidenziale, ha chiesto: “Non volete un presidente che renda di nuovo sana l’America?”. L’alleanza tra Trump e Kennedy segna una nuova fase, dopo anni di critiche reciproche. Trump aveva definito Kennedy un “falso idiota radicale di sinistra” e un “lunatico liberale”. Kennedy, in un editoriale del 2018, aveva criticato la presidenza di Trump come un discredito per la democrazia. Tuttavia, venerdì RFK jr. ha sostenuto Trump a Phoenix, promettendo di ritirare il suo nome dalla scheda elettorale in “circa 10 stati chiave”, lasciando agli elettori la scelta di votare per lui negli altri stati. Alcuni sostenitori di Kennedy in Arizona, hanno dichiarato di voler sostenere il tycoon. Bruce Brimacombe, residente a Scottsdale, ha affermato: “Voterò per Trump perché se Bobby è in grado di fare ciò che gli è stato chiesto, lo sosterrò”. Casey Westerman, elettore di Trump nel 2016 e nel 2020, che avrebbe sostenuto Kennedy, ora intende sostenere di nuovo Trump, dicendo: “Mi fido di Bobby”.
